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République Remastered - recensione

Il Grande Fratello ci osserva anche su PlayStation 4.

Eccoci di nuovo a parlare dell'ennesimo porting, questa volta proveniente da PC, Mac e dispositivi mobile. République è arrivato anche su PlayStation 4, accompagnato dal quinto ed ultimo episodio rilasciato in contemporanea anche su tutte le altre piattaforme.

Camouflaj, lo studio dietro quest'avventura stealth in seconda persona, ha finalmente portato a termine il progetto dopo oltre due anni dall'uscita del primo episodio, dopo una fortunata campagna Kickstarter che ha portato nelle tasche degli sviluppatori oltre 500.000 dollari.

A quanto pare, però, il fatto di voler concludere la storia in concomitanza con la versione PlayStation 4, e dopo così tanto tempo rispetto all'esordio, apre una piccola e doverosa riflessione sulla distopica trama, che in molti hanno trovato un po' vaga.

Lasciamo ovviamente a voi il piacere (se così possiamo definirlo) di scoprire come si concludono le avventure di Hope, la ragazza attorno a cui ruotano le strane vicende narrate in République. La nostra giovane protagonista infatti è tenuta prigioniera in un centro di detenzione con l'accusa di possesso di un manifesto illegale capace di deviare le menti delle persone.

Graficamente il titolo dei Camouflaj non impressiona, ma nel suo piccolo è riuscito comunque a convincerci. Per la fascia di produzione a cui appartiene République, possiamo ritenerci più che soddisfatti.

Ed è proprio Hope a contattarci e a chiedere il nostro aiuto per poter evadere dalla struttura piena di guardie. Il modo in cui possiamo interagire con lei è alquanto intrigante, ovvero tramite il sistema di sicurezza che ci permette di 'spostarci' da una telecamera all'altra per scrutare l'ambiente e soprattutto per sbloccare eventuali porte chiuse elettronicamente.

Il tutto funziona in maniera molto simile a come abbiamo già visto in Watch Dogs, ma in questo caso l'intera esperienza si basa sul non lasciarsi scoprire dai nemici, che a dire il vero non sono dotati di un'intelligenza artificiale molto raffinata. Premendo R2 si entra in modalità OMNIView, con la quale è possibile bloccare l'azione sullo schermo e scrutare tutti i dettagli della zona inquadrata dalla telecamera.

In questo modo possiamo raccogliere informazioni sulle guardie leggendo il loro documento d'identità, vedere il percorso che effettuano e interagire per sbloccare porte e cassette di sicurezza o leggere i vari manifesti affissi sulle pareti. Ogni azione però farà scendere di una tacca la batteria del terminale OMNI e se non lo usiamo con attenzione si corre il rischio di rimanere senza aiuti, magari proprio durante una situazione critica.

Per ricaricare il dispositivo è necessario portarlo presso uno dei terminali posizionati solitamente all'interno delle celle nelle quali Hope viene confinata dopo essere stata scoperta. Sempre tramite queste postazioni si possono scambiare i vari documenti e gli indizi raccolti ed ottenere crediti spendibili per l'acquisto di diversi tipi di potenziamenti, come mostrare sulla mappa la posizione delle guardie o sfruttare radio e altoparlanti per distrarle.

Entrando in modalità OMNIView è possibile ottenere informazioni sulle guardie, sbloccare porte e cassette di sicurezza, oltre che ad evidenziare eventuali documenti.

Premendo nuovamente il grilletto destro del DualShock l'azione tornerà in tempo reale e sarà possibile prendere il controllo di Hope. È bene sottolineare che la visuale è sempre e comunque relegata a quella del sistema di sicurezza e quindi dovremo necessariamente tornare nella stanza dove si trova la ragazza per poterla effettivamente vedere e aiutarla nelle sua prossima mossa. Nel caso ci trovassimo troppo distanti da lei, grazie ad un comando potremo tornare comunque in maniera automatica alla sua posizione

Cosa succede però se Hope viene scoperta dalle milizie nemiche? Niente paura, i game over istantanei sono scongiurati dato che può difendersi col fido taser o i simpatici spray al peperoncino che sono in grado di provocare piacevoli ustioni agli occhi dei malcapitati e distrarli per qualche istante. Procedendo con l'avventura l'lA diventerà un po' più fetente e certi tipi di nemici saranno completamente immuni ai nostri attacchi.

Il tutto è condito da un'atmosfera e una narrazione di buona fattura, e ora che tutti e cinque i capitoli sono disponibili non si corre il rischio di finire nella solita narrazione a singhiozzo che caratterizza questo tipo di produzioni. Ma, come dicevamo in apertura, se durante la prima parte del gioco tensione e curiosità si mantengono su livelli alti, mano a mano che si procede alcuni giocatori potrebbero cominciare a storcere il naso.

La versione PlayStation 4 che abbiamo recensito sfoggia un comparto grafico sufficiente, ma dato il particolare tipo di produzione non possiamo certo lamentarci. I modelli poligonali sono ben realizzati, anche se un po' di varietà in più non avrebbe guastato. Spiace però dover sopportare tempi di caricamento non propriamente immediati durante i passaggi tra una telecamera e l'altra, e dato che questa è una delle chiavi del gameplay non possiamo certo chiudere un occhio.

La componente narrativa di République, nonostante qualche difetto, è ben realizzata e riesce a tenere il giocatore sulle spine durante la maggior parte dell'avventura.

Segnaliamo poi la completa assenza della lingua italiana, che implica obbligatoriamente una buona conoscenza dell'Inglese per poter godere della storia. Parlando di doppiaggio, la presenza di David Hayter non ha certo bisogno di molte presentazioni, così come quella della voce di Jennifer Hale, attrice che si avvale anche del Guinness dei primati per la doppiatrice più prolifica nell'industria dei videogiochi. Non manca poi una colonna sonora ben confezionata, con brani per lo più elettronici e uno scintillante platino per tutti i cacciatori e collezionisti di trofei.

In definitiva République Remastered è un titolo longevo e interessante, che però si porta appresso qualche lacuna a livello narrativo e dei tempi di caricamento a nostro avviso migliorabili. Il gameplay alla lunga potrebbe scoraggiare i giocatori meno pazienti e, visto l'elevato numero di file da ascoltare e leggere, la conoscenza della lingua inglese è assolutamente fondamentale per poter comprenderne la trama. Consigliato a chi vive di pane e stealth, e a chi ha apprezzato il sistema di hacking di Watch Dogs.

7 / 10