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MilitAnt - recensione

La frustrazione fatta videogioco.

Un disastro. Non ci sono altre parole per definire MilitAnt, il nuovo gioco dei messicani Xibalba Studios appena rilasciato su PlayStation 4 e PC. Un disastro che poteva però essere evitato, se solo gli sviluppatori si fossero concentrati maggiormente sul sistema di controllo della formica protagonista di questo platform/action in 2.5D.

L'idea di base di MilitAnt non è certo originale ma per un piccolo studio indipendente potevamo anche chiudere un occhio: il regno degli insetti è nel caos e le più importanti fazioni di questo mondo (termiti, scorpioni e vespe) sono sul piede di guerra per contrastare il dominio delle formiche.

Ora prendete un classico come Contra, farcitelo con centinaia d'insetti che sbucano fuori da ogni angolo e conditelo con un gameplay altamente frustrante, tanto da essere in grado di spazientire anche il giocatore più calmo e concentrato. Il nostro alter ego è in grado di saltare, eseguire attacchi fisici a corto raggio, scattare in orizzontale per evadere da situazioni pericolose e naturalmente riversare contro i nemici tutta la potenza del suo arsenale.

La micidiale formica può infatti essere equipaggiata con quattro diverse armi contemporaneamente e utilizzarne due alla volta grazie alle sue molteplici zampe. L'unico problema è che dopo una manciata di secondi le armi cominceranno a surriscaldarsi e sarà necessario cambiarle al volo per evitare di subire troppi danni.

Non c'è niente di meglio che affrontare un minuscolo boss con centinaia di altri insetti che volano in secondo piano sullo schermo e un pessimo sistema di controllo. O forse si?

Portando a termine determinati obiettivi e raccogliendo i cristalli nascosti negli stage è possibile acquistare nuova attrezzatura nell'Armeria come cannoni, lanciafiamme, balestre e mitragliatrici, strumenti essenziali per affrontare con meno problemi la seconda parte dell'avventura.

La modalità storia è composta da otto livelli, che oltre ad infinite ondate di insetti più o meno raccapriccianti propongono classiche sezioni platforming, puzzle ambientali piuttosto semplici (trova l'interruttore, apri la porta, ecc.), trappole mortali come spuntoni e terreni che crollano e gli immancabili boss di metà e fine livello.

Ognuno di essi necessita un approccio differente per essere eliminato, peccato che già dopo pochi istanti la noia cominci a prendere il sopravvento. L'energia del cattivone di turno (di solito una versione extra-large e corazzata dei classici nemici), scende con una lentezza micidiale e dover alternare le armi ogni 3/4 secondi e correre a destra e sinistra dello schermo per evitare gli attacchi è di una banalità e ripetitività sconcertante.

Come se non bastasse, le collisioni fanno acqua da tutte le parti e non è raro rimanere incastrati sulla testa di un soldato scarafaggio senza alcun motivo. Chiude il paragrafo delle oscenità il malefico sistema di mira: da 'buon' twin stick shooter, MilitAnt permette di muoversi con la levetta sinistra e di mirare con quella destra, sfortunatamente però per sparare bisogna usare entrambi i grilletti del pad.

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Questo gunplay ancora ancora si salva sull'asse bidimensionale, ma quando c'è bisogno di sterminare nemici piazzati su un piano focale diverso dal nostro, la scarsa precisione del sistema di puntamento alimenta soltanto la voglia di scagliare il pad contro la parete.

Il comparto tecnico di MilitAnt è tutto sommato piacevole ed è forse l'unico aspetto positivo della produzione Xibalba Studios. Il motore gira tranquillamente a sessanta fotogrammi al secondo e in generale le ambientazioni sono ben realizzate, peccato che lo stesso non si possa dire dei modelli poligonali e del level design, banale e per niente accattivante.

Su PlayStation 4 segnaliamo infine la presenza del cross save con le versioni Vita e PlayStation 3 (non ancora disponibili nel momento in cui vi scriviamo), e di un modesto doppiaggio in italiano sia nei menù che durante i filmati d'intermezzo.

Il gameplay frustrante ed eccessivamente ripetitivo, unito ad un livello di difficoltà volutamente elevato, penalizzano così tanto il gioco tanto da non poterlo consigliare a praticamente nessuna categoria di giocatori. Al contrario, se siete dei sadici e avete 9.99 Euro che vi avanzano sulla carta di credito, allora MilitAnt potrebbe 'regalarvi' qualche ora di malsana frustrazione.

4 / 10

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A proposito dell'autore
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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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