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Blackmagic Design Intensity Pro 4K - recensione

La soluzione a tutto tondo per acquisire immagini in Ultra HD.

Sono passati quasi tre anni da quando Google decise di dare la possibilità agli utenti di YouTube di caricare e, di conseguenza, di fruire di contenuti video in 4K. Negli ultimi mesi anche Microsoft e Sony hanno dimostrato interesse nei confronti dell'Ultra HD e proprio quest'ultima lancerà a breve sul mercato la console PlayStation 4 Pro, progettata per supportare un segnale video in uscita in 4K.

Ora più che mai, i giocatori impegnati nella produzione di contenuti video da condividere su Internet e in attesa di acquistare una PS4 Pro o una Xbox Scorpio, potrebbero essere interessati ad una soluzione adatta alla cattura di immagini in 4K. Ecco che Blackmagic Design viene loro incontro proponendo una scheda di acquisizione utile allo scopo.

Intensity Pro 4K è l'evoluzione della precedente Intensity Pro, sempre prodotta da Blackmagic Design, che supportava una cattura fino a 1080p a 30 frame al secondo. Il produttore australiano ha però questa volta deciso di puntare maggiormente su noi videogiocatori che, sempre più spesso, con le nostre abitudini spostiamo radicalmente gli equilibri del mercato.

L'originale Intensity Pro, di cui il Digital Foundry aveva parlato quattro anni fa, era infatti venduta principalmente come scheda di acquisizione economica per riprese amatoriali di alta qualità con la videocamera. Anche la nuova versione 4K è pensata per catturare in studio filmati senza passare per l'algoritmo di compressione delle videocamere, ma questa volta, fin dalla confezione vengono pubblicizzate le caratteristiche di acquisizione dalle console da gioco, con tanto d'immagine della PlayStation 4.

Intensity Pro 4K è quindi un prodotto a tutto tondo, che si distingue proprio per questo motivo dalla concorrenza. Tale caratteristica consente di sfruttare la scheda anche per digitalizzare i nostri vecchi VHS, che giacciono impolverati in qualche ripostiglio. Per farlo è sufficiente connettere alla scheda il cavo breakout, presente all'interno della confezione e collegare il videoregistratore sfruttando i cavi component.

Blackmagic Design si occupa di prodotti per l'industria del cinema e della televisione, anche amatoriale, e per questo Intensity Pro 4K non è pensata espressamente per noi videogiocatori.

In alternativa, è possibile collegare la scheda anche ad una periferica con uscite analogiche RCA: connettendo semplicemente il cavo giallo composite allo spinotto verde del component. In questo caso, però, la risoluzione del segnale video sarà limitata a 576i per i dispositivi PAL, corrispondente a 768 x 576 pixel in digitale. Blackmagic Design fornisce anche, assieme alla scheda, un adattatore per dispositivi che sfruttano l'uscita S-Video.

Intensity Pro 4K è una scheda PCIe e per acquisire le immagini sul proprio computer fisso è quindi necessario connetterla alla scheda madre attraverso uno slot PCIe 4x, 8x o 16x. A questo punto è sufficiente scaricare, dal sito di Blackmagic Design, l'ultima versione del pacchetto software Desktop Video e installarlo. All'interno della confezione è disponibile una versione del programma salvato su una scheda SD.

Assieme al software e al manuale digitale è anche disponibile una seconda scheda SD contenente la versione Lite dell'editor proprietario DaVinci Resolve, scaricabile comunque gratuitamente dal sito del produttore. In ogni caso, la scheda di acquisizione s'interfaccia automaticamente con i principali programmi di editing video, tra cui Adobe Premiere, After Effects, Final Cut e Sony Vegas che abbiamo usato per i nostri test. In questo modo si potrà restare all'interno di un unico ambiente di lavoro, senza passare da un programma all'altro per la cattura e il montaggio dei video.

A tal proposito, Intensity Pro 4K supporta anche programmi di streaming via internet. Noi abbiamo testato, con ottimi risultati, le dirette online con il programma XSplit Broadcaster. Ovviamente in questo caso è quasi totalmente inutile la possibilità di catturare sorgenti video in Ultra HD, visto che, a causa di limiti infrastrutturali, non si tratta ancora di uno standard comune per lo streaming online.

Oltre alle due prese HDMI, il prodotto comprende un cavo breakout per supportare sorgenti video analogiche.

La suite contenuta nel pacchetto Desktop Video comprende una serie di software utili. Il primo è sostanzialmente un programma di setup essenziale per impostare la tipologia di connettori utilizzati per l'input e l'output video. La seconda applicazione si chiama Disk Speed Test e misura la velocità del disco fisso per fornire un'indicazione delle risoluzioni e dei formati video supportati dal nostro computer. Per acquisire sorgenti ad alte risoluzioni, a 60 fps e magari in un formato non compresso è necessario un veloce SSD o un sistema di hard disk in RAID 0. Il nostro consiglio è quello di scaricare la suite prima dell'acquisto per farvi un'idea delle prestazioni raggiungibili dalla vostra macchina.

Il terzo e ultimo software fondamentale, disponibile nella suite di Blackmagic Design, è il Media Express che serve per catturare le sorgenti video senza passare da programmi di terze parti. Nelle impostazioni del programma è essenziale selezionare la corretta combinazione di risoluzione e frame rate per visualizzare l'immagine da catturare. Per fortuna ci viene in soccorso il programma stesso, che ci indica il tipo di segnale in ingresso, da scegliere però manualmente. Vi consigliamo di sfruttare questa applicazione per capire se la scheda sta funzionando correttamente, anche se desiderate acquisire il segnale sfruttando altri software.

Dal Media Express dovremo scegliere anche il formato dei file video con cui salvare le acquisizioni. Prima di tutto bisognerà decidere se usare un formato non compresso o compresso. In quest'ultimo caso la nostra unica scelta dovrà ricadere sul Motion JPEG, che salva i file in AVI. Nel nostro test un'acquisizione di un minuto a 1080p60 ha occupato quasi 1 GB. Le possibilità si ampliano invece per quanto riguarda i formati non compressi. Potremo infatti scegliere tra gli spazi colore YUV a 8 o 10-bit o il modello RGB a 10-bit. Anche in questo caso i file salvati saranno AVI e nel nostro test in RGB a 10-bit un minuto di registrazione a 1080p60 ha occupato quasi 6,5 GB.

È quindi evidente che per registrare sorgenti in formati non compressi è necessario un disco fisso non solo molto veloce, ma anche particolarmente capiente. La differenza di definizione tra l'acquisizione non compressa e quella in Motion JPEG è evidentissima. Quando possibile, sarebbe ovviamente preferibile lavorare in partenza con video della migliore qualità, visto che questa tenderà ad essere compromessa dagli algoritmi di compressione dell'editor e dei siti di condivisione dei video.

Intensity Pro 4K è esteticamente molto grezza, ma le sue ridotte dimensioni non danno troppo nell'occhio all'interno di un case finestrato.

Abbiamo però notato che l'unica alternativa di compressione in Motion JPEG offerta dal Media Express di Blackmagic produce un risultato particolarmente scadente. Abbiamo testato la qualità dei video prodotti registrando la stessa sequenza di gioco con Media Express e XSplit Broadcaster sfruttando Intensity Pro 4K. Il risultato è che un minuto in Motion JPEG pesa circa 880 MB e mostra un'immagine poco satura e rovinata da una sorta di patina verdastra. Al contrario, il file .mp4 compresso con il formato H264 da XSplit ha prodotto un'immagine più vivace, simile nella qualità dei colori ad un'acquisizione non compressa, e apparentemente più definita. Inoltre, un minuto di registrazione in H264 con una qualità impostata su "molto alta" pesa appena 160 MB.

Come già accennato e come s'intuisce dal nome, Intensity Pro 4K consente di acquisire video fino ad una risoluzione massima di 2160p, ma a 30 e non a 60 fps. La scheda monta infatti dei connettori HDMI con standard 1.4b e non permette di raggiungere frame rate superiori in Ultra HD. Scordatevi quindi di registrare i vostri gameplay di Call of Duty: Infinite Warfare in 4K a 60 fps su PlayStation 4 Pro.

Per acquisire video ad una risoluzione superiore ai 1080p è ovviamente necessaria una sorgente adeguata. In attesa della prossima PlayStation 4 Pro e della futura Xbox Scorpio le alternative possono essere ad esempio una videocamera 4K o un computer. Abbiamo testato la registrazione da un portatile con buoni risultati e siamo anche riusciti ad acquisire l'immagine dalla stessa macchina su cui era installata Intensity Pro 4K. Questo sistema potrebbe essere utile per ridurre il carico sulla CPU e aumentare il frame rate raggiunto dal computer in fase di registrazione.

Più complesse risultano invece le operazioni di archiviazione dei propri Blu Ray, visto che Intensity Pro 4K non aggira, per ovvi motivi, la protezione HDCP presente sul segnale HDMI. Allo stesso modo, per registrare i gameplay da PlayStation 3 è necessario acquistare un cavo component-AV o eventualmente un sistema di bypass della protezione HDCP per sfruttare l'HDMI. Nessun problema quindi per i possessori di Xbox 360, Xbox One e PlayStation 4, che possono collegare le proprie console alla scheda di Blackmagic tramite un cavo HDMI senza impensierirsi troppo.

Media Express - Formato compresso in Motion JPEG.
Media Express - Formato non compresso in RGB 10-bit.
XSplit - Formato compresso in H264 con qualità 'molto alta'.
XSplit - Formato compresso in H264 con qualità 'standard'.
Abbiamo usato un gioco con una grafica vettoriale come Castle Crashers per visualizzare meglio le differenze tra i formati video da noi testati.

Come di consueto, per questo genere di prodotti, anche Intensity Pro 4K supporta delle uscite audio-video per visualizzare su un secondo schermo il segnale della nostra sorgente. Nella fattispecie sono presenti un'uscita HDMI e il già citato breakout comprensivo di cavi component out o composite out. Bisogna comunque sottolineare che il video mostrato attraverso il programma di acquisizione gira in tempo reale, anche se potrebbe sporadicamente scattare.

Non essendo Blackmagic Design un'azienda di prodotti pensati espressamente per i videogiocatori, anche Intensity Pro 4K non cambia radicalmente il target di riferimento. Per questo motivo il software di gestione è più complesso rispetto alle proposte della concorrenza, ma rende la scheda più duttile per differenti usi.

Anche l'aspetto estetico tradisce la natura professionale di Intensity Pro 4K, visto che il circuito stampato della scheda è completamente nudo senza alcun genere di copertura. Questo potrebbe rivelarsi un difetto, seppur secondario, per tutti quelli che tengono all'aspetto del proprio computer con interni a vista.

Difetti più significativi sono invece riconducibili alla natura PCI Express di Intensity Pro 4K. Innanzitutto la scheda può essere montata esclusivamente su computer desktop e di conseguenza è necessario avere nella stessa area di lavoro anche le console da gioco da cui acquisire la sorgente video.

In secondo luogo, per avere accesso agli ingressi del dispositivo bisogna raggiungere il retro del computer fisso e ciò potrebbe rivelarsi particolarmente scomodo nel caso in cui si riveli necessario mettere spesso mano ai cavi. Se ciò non bastasse, il prodotto di Blackmagic Design non indica sul frontalino quale tra le due prese HDMI sia d'ingresso e quale d'uscita, costringendoci ad andare a tentoni.

Cover image for YouTube videoBlackmagic Design Intensity Pro 4K - unboxing
Il nostro Pier Giorgio mostra i contenuti presenti all'interno della confezione d'Intensity Pro 4K.

Intensity Pro 4K resta comunque una validissima soluzione per tutti i giocatori desiderosi di mostrare al mondo le proprie prodezze in Ultra HD. Che si abbia a disposizione un computer in grado di gestire giochi in 4K o che si aspetti PlayStation 4 Pro o Project Scorpio, la soluzione proposta da Blackmagic Design potrebbe fare al caso vostro.

Se a questo aggiungiamo un prezzo competitivo, che in Italia si aggira attorno ai €230 e una varietà di utilizzi molto vasta, Intensity Pro 4K è un acquisto quasi obbligato. Gli unici avvertimenti che possiamo darvi sono che dovrete essere preparati a smanettare più del solito e che avrete bisogno di dischi fissi molto spaziosi e veloci per catturare immagini in Ultra HD.

9 / 10

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Pier Giorgio Liprino

Contributor

Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.

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