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Xenoraid - recensione

Nostalgia delle sale-giochi.

Quello degli shooter spaziali è uno dei generi storici per i videogame. Dopo Pong e Breakout, sono titoli come Asteroids e Space Invaders a occupare i posti della nostalgia per i giocatori più stagionati. Si parla infatti della fine degli anni '70 e dell'inizio degli '80, ovvero l'alba dei tempi per il nostro hobby preferito: ciò vuol dire sale-giochi e le prime console targate Atari e Intellivision.

Ma il genere degli shooter spaziali, siano essi orizzontali o verticali, non è mai veramente scomparso e ogni anno noi giocatori possiamo assaporare qualche variazione sul tema; non moltissimo, è vero, ma quanto basta per dedicare a quel tipo di gameplay (francamente oggi decisamente superato) un po' di meritata attenzione.

Xenoraid, un titolo PS4 (disponibile anche per PC e Vita e in lavorazione per iOS e Android), rientra pienamente tra questo gruppo di titoli 'nostalgici' e ci propone un gameplay semplice ma molto ben focalizzato. Questo vuol dire che offre soltanto due modalità, 'story mode' e 'survival', affrontabili entrambe in singolo o in cooperativo locale (niente multiplayer online).

La modalità story propone una semplicissima struttura a livelli in cui una breve introduzione scritta ci introduce a vicende abbastanza ordinarie quando si parla di ambientazione spaziale. Al giocatore spetta quindi decidere come affrontare i nemici e poi passare all'azione.

L'astronave dotata di lanciafiamme è una delle più bizzarre e divertenti da utilizzare.

Il gameplay di Xenoraid è infatti basato sul fatto che il giocatore dispone di quattro astronavi, di cui una sola pilotabile alla volta. Ogni astronave delle quattro può essere scelta tra sette diversi tipi e personalizzata acquistando dei power-up. Inoltre, ogni astronave può essere riparata tra un livello e un altro (se si dispone dei crediti ovviamente) e, infine, è possibile acquistare power-up 'generali' che conferiscono buff all'intera squadra.

Questa parte è fondamentale perché i sette tipi di astronavi sono molto diversi in quanto alle armi a disposizione, e ognuna di esse si sposa con uno stile di gioco e con nemici particolari. Tra i quattro tipi a disposizione da subito ci sono immediatamente scelte interessanti. Se vi piace colpire a breve raggio in maniera devastante (prendendo i relativi rischi), allora scegliete lo Starlite SMod; se invece preferite rimanere più lontani dalla mischia e utilizzare un laser continuo selezionate il Cerberus.

Lo Starlite S4 è invece un tipo di nave classica negli shooter con rosa di proiettili di ampiezza media (una sorta di via di mezzo tra le prime due navi), mentre il Minotaur utilizza grappoli di granate per eliminare gruppi di nemici. Tra le altre navi sbloccabili abbiamo apprezzato particolarmente quella dotata di lanciafiamme: una volta appiccato il fuoco alle navi nemiche queste esploderanno nel giro di pochi secondi (ma rimarranno completamente attive fino a esplosione avvenuta). Tutto questo senza considerare il fatto che ogni nave dispone anche di un'arma secondaria...

La modalità co-op di Xenoraid è estremamente divertente; poche storie, gli shooter spaziali hanno sempre un fascino innegabile…

Insomma, se giocate da soli potete scegliere, ad esempio, di avere quattro navi identiche utilizzando la vostra tipologia preferita, oppure mescolarle per usarle in momenti diversi. Se giocate con amici potete distribuire i tipi di navi e i relativi ruoli. Questa parte dell'esperienza è decisamente ben pensata, divertente e parecchio soddisfacente.

Nell'azione vera e propria Xenoraid mostra di avere le idee altrettanto chiare sposando uno stile molto preciso, ovvero quello di un numero limitato di nemici sullo schermo accompagnato dalla richiesta al giocatore di fare fuoco soltanto quando il bersaglio è presumibilmente certo. I nemici sono contati in ogni livello (nella modalità Story) ed è sempre possibile vedere quanti ne mancano alla fine del quadro; inoltre in ogni astronave che utilizziamo troviamo una meccanica di gioco per cui le armi si surriscaldano se utilizzate troppo intensamente. Un'arma surriscaldata si inceppa per un periodo tra i 3 e i 5 secondi, che è un'eternità in un gioco del genere...

Queste due caratteristiche (nemici limitati e armi che si surriscaldano) creano una sorta di rapporto più ravvicinato con i nemici e l'esperienza di gioco che ne risulta è forse meno frenetica di altri titoli (tipo Ikaruga per fare un esempio) ma più coinvolgente. Imparare i pattern è ancora più importante, come lo è utilizzare i proiettili al meglio e far sì che ogni sparo conti: insomma l'abilità conta più di tutto in Xenoraid.

Sul lato della grafica Xenoraid è decisamente meno brillante con una qualità di produzione soltanto sufficiente. Nemici, esplosioni e sfondi sono tutti troppo generici e spesso sembrano appena usciti da un kit di creazione di videogiochi; le animazioni sono discrete (soprattutto le navi del giocatore si muovono con un'inerzia molto credibile) ma la grafica è decisamente il punto debole dell'intera produzione.

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La musica, all'opposto, è eccezionale; trionfante e drammatica, risulta a volte forse sin troppo coinvolgente per uno shooter. Il risultato è che vi troverete a canticchiare alcuni passaggi proposti e che in-game vi godrete un trionfo di sintetizzatori; gli effetti sonori sono nella media, ma accompagnati da una tale qualità musicale sembrano anch'essi ottimi.

La modalità 'Survival' si concentra sul numero di minuti per cui riuscirete a sopravvivere; non ci sono livelli né pause, soltanto un numero di crediti prefissato con cui scegliere una quantità limitata di power-up per poi buttarvi nella mischia e resistere il più a lungo possibile. Anche qui le idee del developer sono chiare e le opzioni del giocatore piuttosto limitate.

In definitiva Xenoraid è un buon titolo che ha idee estremamente chiare su quale esperienza vuole offrire al giocatore. Le scelte strategiche sono interessanti e la modalità cooperativa in locale è un piccolo gioiello in grado di offrire tanto divertimento e coinvolgimento sfruttando soprattutto le scelte di navi e power-up. La mancanza della modalità online, ma soprattutto una parte estetica approssimativa, limitano un po' l'appeal di un titolo che rimane comunque un interessante e godibile, soprattutto per gli appassionati del genere.

7 / 10

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A proposito dell'autore
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Davide Pessach

Contributor

Studia, scrive, videogioca da tanto, tanto tempo. Quando si annoia rimescola le carte e sposta le priorità, ma i tre ingredienti principali rimangono quelli . Obiettivi? Solo due: curiosità e divertimento.
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