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Facebook ha creato una grande piattaforma per il gaming - intervista

Il lancio nel mondo dei videogiochi arriva con Instant Games, su Messenger e nella home.

All'inizio dello scorso mese, è trapelata la notizia secondo cui Facebook era sul punto di lanciare una nuova iniziativa per offrire dei titoli direttamente giocabili su Messenger o sulla home di Facebook. Il colosso dei social ha poi effettivamente confermato il lancio del suo programma Instant Games, che inizia con diciassette titoli, inclusi i preferiti della vecchia scuola: Pac-Man, Galaga, Space Invaders e Arkanoid, insieme a titoli nuovi come The Tribez: Puzzle Rush (di Game Insight), Words with Friends: Frenzy (di Zynga), Endless Lake (di Spilgames) e altri.

Come ha notato Alissa Ju, product manager della sezione giochi di Facebook, gli utenti del social network possono accedere ad Instant Games sia dal web che da mobile senza bisogno d'installare una nuova app per giocare. Per iniziare a giocare bisognerà semplicemente cliccare sull'icona del controller appena al di sopra di dove si scrivono i messaggi. "Offre un'esperienza divertente e social con dei giochi basati sul punteggio, sulle classifiche e conversazioni di gruppo per sfidarsi e competere contro chiunque sia presente su Messenger".

Abbiamo raggiunto Leo Olebe, director della Global Games Partnerships presso Facebook, per scoprire di più sulla strategia dietro Instant Games. "Questo è qualcosa di cui non possiamo ancora parlare come società", ha detto. "Gli sviluppatori creano il proprio gioco in HTML5, che non verrà giocato soltanto dalle centinaia di milioni di persone che usano Messenger, ma anche dall'enorme pubblico che scorre la home di Facebook. Abbiamo appena aperto una piattaforma per il gaming molto, molto grande per gli sviluppatori e i produttori di tutto il mondo".

I giochi sui social network sono in rapido declino dopo i fasti di Farmville, e società come Zynga hanno dovuto virare gradualmente là dove la presenza dei giocatori è più massiccia, ovvero su mobile. Olebe, tuttavia, è contro l'idea che il gaming sui social abbia bisogno di essere rilanciato. Lui vede semplicemente gli Instant Games come una naturale evoluzione di Facebook, che permettere di giocarli ovunque.

Leo Olebe, director della Global Games Partnerships presso Facebook.

"Il social gaming su Facebook è ancora un enorme spazio di opportunità per noi e rappresenta un grande business. Abbiamo annunciato di aver speso oltre 2,5 miliardi di dollari per gli sviluppatori nel 2015 e se si fa un passo indietro e ci si pensa, questo ci rende una delle migliori dieci piattaforme di gaming nel mondo", ha osservato Olebe.

"Tutto ciò grazie alla base di persone che giocano casual games sul web. Che non è affatto piccola come si crede. Le persone ci sono, sono attive e oltre il 15% del tempo su Facebook.com viene trascorso giocando. Ci sono società come Zynga, Playtika e altre che fanno grandi affari su Facebook e che ancora esistono e continuano a prosperare. Facebook è anche presente su mobile, piattaforma verso cui si sono spostate diverse società, visto che lì sono attivi la maggior parte dei giocatori", ha continuato.

"Molti di loro stanno usando Facebook Connect, Sharing, Analytics, FriendFinder. La domanda da porsi è dove giocano le persone oggi? Numero uno, ci sono ancora molte persone che giocano su Facebook.com e numero due, ci sono milioni di persone che giocano su dispositivi mobile ma che sono anche connessi su Facebook e sono membri molto attivi della più vasta community social".

Il CEO di Super Data, Joost van Dreunen, ritiene che l'iniziativa Instant Games di Facebook sia molto sensata. "Il gaming sui social è in declino da un po', proprio a causa dello spostamento su mobile. Attualmente stimiamo che il social gaming abbia un valore di 8 miliardi di dollari l'anno su scala mondiale e abbiamo scoperto che è particolarmente diffuso nei mercati emergenti. Con Instant Games, Facebook non sta solo cercando di aggiungere un tocco in più al social network, ma è intenzionata a dargli proprio maggiore consistenza. Mentre la popolarità della piattaforma si sta facendo lentamente strada tra i diversi segmenti distinti di pubblico, ampliare l'offerta è un modo concreto per ringiovanirla e raddoppiare la clientela esistente", ha spiegato.

Secondo Olebe, il legame è sicuramente importante. I giocatori devono continuare a tornare e ad essere coinvolti da Facebook ed Instant Games ogni giorno. Olebe non è voluto entrare nei dettagli della monetizzazione ma crede che i vantaggi di una piattaforma enorme come Facebook parlino da soli.

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"Prima di tutto, si tratta dei primi giorni e dobbiamo ancora scoprire come si evolverà in futuro", ha ammesso. "In secondo luogo bisogna fare un passo indietro e pensare realmente a come Facebook costruisca prodotti in generale, qualcosa che coinvolge molto le persone e le fa innamorare. Una volta raggiunto quel livello penseremo poi a come monetizzarlo. Sin dal primo giorno, questo è stato il nucleo centrale del lavoro di Facebook per portare nuovi contenuti alla piattaforma in generale".

"Risponderò ad una domanda con una domanda: qual è l'utilità di essere il primo operatore nel mercato su una piattaforma con oltre un miliardo di persone al mese su Messenger e 1,8 miliardi di persone su Facebook? Se si pensa a questa domande, è probabilmente facile trovare la risposta, no? C'è molto lavoro da fare ogni giorno per entrare in contatto con gli sviluppatori e i produttori e per aiutarli a far crescere il loro marchio e mostrare i loro giochi a persone nuove. Se mi mettessi nei panni del reparto marketing, che poi è quello che ho fatto per molto tempo, e qualcuno mi chiamasse al telefono e mi dicesse: 'Ehi, ho l'opportunità di mettere il vostro marchio o gioco di fronte ad un pubblico enorme, sareste interessati?', la riposta sarebbe affermativa. In fin dei conti vogliamo sempre dare importanza sia alle persone presenti sulla piattaforma che agli sviluppatori e ai produttori coinvolti. Siamo ancora all'inizio ma nel corso del tempo aumenteremo l'importanza della piattaforma".

A differenza del periodo d'oro del gaming sui social, quando il giocatore tipico era la mamma quarantenne o cinquantenne, Olebe ora vede ogni genere di giocatori su Facebook, che è il motivo per cui sono presenti nella lista dei titoli di lancio diversi giochi arcade tra i più famosi. "Sulla piattaforma sono presenti tutti i tipi di giocatori e tutti vengono coinvolti in modi diversi, che si tratti di persone come me, che condividono la passione per Overwatch direttamente sulla propria pagina, di qualcuno che gioca ad un titolo del genere Match 3 o che semplicemente scorre la home di Facebook. Per questo vogliamo essere sicuri di fornire delle esperienze a cui potrebbe essere interessata una grande varietà di persone. Lo spostamento delle masse di videogiocatori ha seguito il grosso cambiamento del gameplay. C'è qualcosa che si può dire sulla grafica, sul suono, ma tutto ciò porta sempre al gameplay, ad avere una buona esperienza e a poterla condividere con gli altri", ha detto.

"Alcuni dei primi giochi, quando si lavorava con la tecnologia a 8-bit e con una memoria molto limitata, dovevano concentrarsi sul gameplay e sull'interazione ed è così che sono nati Pac-Man, Space Invaders e altri del genere. Cerchiamo perciò di portare quel tipo di giochi ad un nuovo pubblico e di rendere felici quei giocatori che sono davvero appassionati di queste cose".

Guardando al futuro di Instant Games, Olebe non ha escluso il multiplayer in tempo reale o anche giochi più complessi che possano supportare i controller. Immaginate di ricreare l'esperienza arcade di Street Fighter II su Messenger, ad esempio. "Risponderò alla domanda prendendo in prestito una frase di un grande programmatore mio amico, che ama dire 'Sai cosa? Col software si può fare tutto'. Non ci sono limiti. Quello che avete descritto potrebbe essere davvero un bel futuro per la piattaforma. Capcom vorrebbe farlo e i giocatori lo giocherebbero? Non lo so. Col software e la tecnologia sempre in crescita, tutto quello che possiamo fare è aprire nuove opportunità ogni giorno, mentre la tecnologia diventa sempre migliore e le persone diventano sempre più creative nel modo di trarne vantaggio", ha detto.

Gli sviluppatori al lavoro durante il lancio sembrano nutrire buone speranze verso il programma Instant Games. Anatoly Ropotov, CEO di Game Insight ha commentato: "Facebook, come Game Insight, ha sempre dato molta importanza al collegamento coi giocatori ovunque essi siano. Sta diventando sempre più evidente che il futuro delle app di messaggistica vada sicuramente oltre la possibilità di chattare e videochiamare. Le app di messaggistica adesso sono piattaforme, una tela bianca con miliardi di utenti che attendono di vedere cosa arriverà dopo. Instant Games di Facebook espande quella tela ancora di più, consentendo una vasta gamma di esperienze di gioco costruite da zero per il nuovo modello di consumo, raggiungibile in un attimo".

"Siamo sempre alla ricerca di un modo per ridurre la frustrazione dei giocatori, e Instant Games sulla home di Facebook e su Messenger è una fantastica soluzione che consente d'iniziare a giocare immediatamente. Conosciamo bene i nostri utenti e sappiamo che apprezzeranno tantissimo questo nuovo approccio semplificato al gaming su Facebook e Messenger", ha aggiunto Johan Persson, vice presidente di MAG Interactive (Wordalot Express).

Per Olebe e Facebook, Instant Games è solamente il prossimo passo per rendere il gaming davvero universale. "Dal momento che i dispositivi diventano sempre più potenti e le persone sempre più connesse, la possibilità di giocare in una moltitudine di spazi è esponenziale", ha detto. "Questo con il tempo accadrà sempre più spesso. S'inizia con l'idea di poter giocare a Pac-Man su Messenger ed è una cosa davvero fantastica. Sono tornato indietro nel tempo, quando ebbi da bambino alcune tra le esperienze di gioco più social, quando nella sala giochi si consumavano monete e si parlava di continuo con gli amici. È un gesto forte il poter tornare a quella componente sociale e dargli una così grande importanza".

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James Brightman

Contributor

James Brightman has been covering the games industry since 2003 and has been an avid gamer since the days of Atari and Intellivision. He was previously EIC and co-founder of IndustryGamers and spent several years leading GameDaily Biz at AOL prior to that.
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