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Berserk and the band of the Hawk - recensione

I fan di Miura ringraziano.

Ormai è da un po' che il genere dei musou ha rinunciato a evolversi, preferendo concentrare gli sforzi sull'acquisizione di licenze sempre più gustose e croccanti con cui mettersi alla prova. In questo caso, il gameplay classico dei titoli preferiti di Koei Tecmo è stato applicato a una serie semplicemente perfetta per questo approccio.

Il team di Omega Force ha avuto la fortuna di trovarsi fra le mani la licenza di Berserk, l'acclamato manga di Kentaro Miura di cui, con ogni probabilità, le persone nate negli anni 70/80 non riusciranno a vedere la conclusione. Lasciando da parte il veleno legato ai tempi di produzione biblici dell'autore giapponese, Koei Tecmo non poteva scegliere una serie migliore per il suo nuovo musou. Berserk offre ambientazioni medievali squisitamente europee, personaggi pieni di carisma e dallo stile di combattimento unico, una storia appassionante (almeno nella prima metà) e una quantità incredibile di antagonisti.

Proprio per questo, quando venne annunciato Berserk and the band of the Hawk sapevamo già che i fan di questo discusso genere si sarebbero trovati fra le mani qualcosa di incredibile. Il risultato finale, fortunatamente, non ha deluso le aspettative. Nel gioco si può affrontare una lunga modalità storia che ripercorre le avventure di Gatsu, da prima che si unisse alla squadra dei Falchi fino al viaggio verso le terre degli elfi. L'ampiezza dell'arco narrativo è notevole e garantisce un gran numero di missioni in cui mettere alla prova le proprie capacità di button masher.

In alcune occasioni il campo di battaglia è così pieno di nemici da rendere difficile capire cosa accade sullo schermo. Nel dubbio, attaccate a testa bassa.

Missione dopo missione, oltre a Gatsu si sbloccano molti altri personaggi legati alla serie, non necessariamente appartenenti alla fazione dei "buoni". Alcuni di questi possono essere usati anche durante la modalità storia (ma solo nelle missioni generiche, senza boss specifici o situazioni narrative degne di nota), mentre l'intero cast può essere scelto nella modalità libera o nella Endless Eclipse.

La prima permette di affrontare le varie missioni del gioco con ogni personaggio sbloccato, senza vincoli di alcun tipo. La seconda è forse uno degli elementi più interessanti presenti nel gioco. Nella modalità Endless Eclipse, infatti, si viene imprigionati nella dimensione oscura causata dall'Eclissi, dove il personaggio selezionato deve affrontare orde di nemici sempre più potenti e agguerriti.

Questa modalità si sblocca subito dopo aver portato a termine la prima missione della storia, permettendo di fatto di andare a caccia di oggetti e potenziamenti sempre più potenti, utili per rendere più abbordabili le missioni della storia principale. Il motivo per cui vi spingerete sempre più in profondità nella Endless Eclipse, però, sarà il puro e semplice divertimento. Un campo di battaglia infinito in cui si possono affettare senza sosta orde di demoni assetati di sangue è un vero e proprio paradiso, soprattutto vestendo i panni di un personaggio come Gatsu.

Le meccaniche di gioco sono quelle già viste in tanti altri titoli appartenenti al genere dei musou. Ogni combattente può contare su un'arma principale e alcune armi/abilità secondarie. Alternando il tasto Quadrato e il tasto Triangolo, può esibirsi in combo a dir poco devastanti con cui falciare senza difficoltà interi eserciti di nemici.

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Di tanto in tanto, tra la carne da cannone si trovano combattenti più abili, contro i quali è necessario preoccuparsi anche della difesa o del modo per rompergli la guardia. Nella frenesia delle battaglie si devono portare a termine diverse missioni, collegate all'acquisizione delle uova Bejelit. Le uova sono associate ai frammenti delle illustrazioni ed è necessario sbloccarle tutte per comporre gli splendidi disegni presenti nella galleria.

Affettando i nemici si riempie la barra delle abilità awakening, che una volta attivate garantiscono un momentaneo potenziamento del personaggio controllato dal giocatore. In alcuni casi al potenziamento è associata anche una trasformazione in linea con le caratteristiche del personaggio. La versione avanzata di Gatsu, per esempio, si lascia possedere dall'armatura del berserker per seminare distruzione sul campo di battaglia, mentre il massiccio Zodd assume la sua forma demoniaca per liberarsi dei nemici come se fossero degli stuzzicadenti.

Come accade nel manga e nell'anime di Berserk, anche in questo gioco nella prima parte della storia l'azione si concentra sugli esseri umani e sulle battaglie tra soldati, salvo poi spostarsi gradualmente verso mostri e demoni di ogni tipo. Per garantire la massima fedeltà possibile con l'opera originale, Koei Tecmo e Omega Force hanno inserito un gran numero di sequenze narrative estrapolate direttamente dall'anime, alcune delle quali vengono mostrate perfino durante le missioni.

L'arrivo di boss particolarmente potenti o le trasformazioni di personaggi importanti (come il mastodontico demone Zodd) vengono sempre annunciate attraverso un video animato, dettaglio che aumenta di molto l'immersione. Per i fan di Berserk, quindi, non potrebbe esserci gioco migliore con cui rivivere le avventure di Gatsu, Grifis, Caska e degli altri personaggi nati dalla (lentissima) matita di Kentaro Miura. L'unico appunto riguarda la scelta di sfruttare una storia ancora incompleta, incappando così in un muro invalicabile nelle fasi finali.

Il manga e l'anime di Berserk sono pieni di personaggi incredibili. Troverete di certo quello più in linea con i vostri gusti.

Da questo punto di vista avremmo preferito un approccio simile a quello del vecchio gioco uscito su SEGA Dreamcast, dove gli sviluppatori sfruttarono una storia originale scritta da Miura in persona. In quell'occasione il celebre mangaka creò un vero e proprio capitolo alternativo ambientato durante il viaggio di Gatsu e Caska, prima dell'incontro con Serpico e gli altri personaggi del secondo arco narrativo.

Oltre alla storia, Miura si era occupato anche del design dei nuovi personaggi. Nonostante il sistema di combattimento legnoso, quel gioco aveva un approccio intelligente verso una serie ancora in corso d'opera.

Al di là di questo appunto, tuttavia, Berserk and the band of the Hawk è un ottimo esponente del genere musou. Probabilmente il migliore insieme a quello di Zelda uscito su Wii U e 3DS. Se non detestate i musou e siete fan di Berserk, acquistando questo titolo vi troverete fra le mani il modo migliore per rivivere le avventure di Gatsu, prendendo anche parte alle innumerevoli battaglie contro umani e creature demoniache.

8 / 10

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Berserk

PS4, PlayStation Vita, PC

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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