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Speedlink Omnivi Core - recensione

Il mouse di punta di Speedlink in rotta di collisione con Logitech e Razer.

Lo scorso gennaio abbiamo recensito il primo mouse Decus Respec di Speedlink, questo mese proseguiamo con un nuovo prodotto dell'azienda tedesca che rappresenta il modello di gamma superiore nella sua linea di mouse. Si tratta dell'Omnivi Core, un controller più elaborato del Decus Respec nell'estetica, nelle funzionalità, ma anche nei materiali. Dall'unboxing video siamo stati abbastanza prodighi di dettagli sulla sua configurazione e sui materiali usati che sono di buon livello, soprattutto per quanto riguarda le plastiche del telaio, la copertura antiscivolo della parte superiore assolutamente gradevole al tatto, e tutta una serie di finiture ben realizzate.

Il bordo argentato nella parte sottostante è una di quelle, così come i pattini teflonati e la conformazione del tastierino laterale con i tasti funzione per il pollice molto comoda come posizionamento e come sensibilità. La presa è simile a quella del Decus Respec proprio per i materiali usati nella parte superiore, mentre è diversa per la conformazione laterale: in quel caso l'anulare e il mignolo avevano la possibilità di appoggiare su uno scasso dedicato, mentre ora è solo il mignolo a toccare il pattino sul lato destro. Sul lato sinistro è presente un altro appoggio per il pollice, che completa un comfort notevole per la presa complessiva adatta ai palm-gripper, ma che tutto sommato non sfigura nemmeno nelle mani della minoranza dei claw e finger gripper.

Il peso non è eccessivo, 145 grammi: anche se si tratta di un mouse abbastanza voluminoso, il grip nella parte laterale e superiore è ottimo e permette di muoverlo facilmente senza troppe difficoltà. Tornando alle funzionalità a cui avevamo accennato inizialmente, oltre alla rotella gommata e al tasto che permette di alternare tra i vari profili di sensibilità, sono degni di nota i due tasti funzione a lato del tasto principale sinistro, poco utilizzabili in un contesto gaming, ma soprattutto i quattro tasti funzione sull'appoggio del pollice.

Cover image for YouTube videoSpeedlink Ominvi Core: l'unboxing
DIDA

Di tutti i mouse che abbiamo recensito negli ultimi tempi, questa di Speedlink è probabilmente la soluzione migliore: i tasti a disposizione sono infatti quattro e tutti sagomati in modo da creare una "conca" in cui il pollice appoggia alla perfezione. In questo modo, con un rapido movimento nelle quattro direzioni, grazie anche alla forma "scavata" dei tasti, si riesce facilmente ad effettuare l'attivazione che di fatto non richiede neppure di abituarsi, da tanto l'ergonomia è semplicemente perfetta per un utilizzo immediato.

I due tasti nella parte superiore sono difficilmente utilizzabili ma i quattro nella parte laterale sinistra riescono a sopperire ampiamente alle necessità di molti titoli: sparatutto e anche MMORPG o MOBA che richiedono reazioni veloci. Molto corta è anche la corsa del tasto integrato nella rotella, mentre decisamente più lunga è quella dei due tasti a fianco di quello principale, che come abbiamo detto non sono molto adatti al gaming "reattivo" perché non possono essere attivati velocemente e soprattutto perché costringono l'utente a togliere l'indice dal tasto principale, aspetto decisamente controproducente nelle situazioni più critiche.

L'Omnivi è quindi un buon mouse sotto l'aspetto costruttivo e dei materiali impiegati e valido anche sotto l'aspetto ergonomico. I contenuti sono parecchi anche lato software: la suite dedicata di Speedlink, permette di sfruttare appieno tutte le sue caratteristiche. Le schermate di configurazione del mouse permettono di impostare tutti i tasti a seconda della funzione desiderata associandoli a macro impostabili a piacimento, funzioni media e Office di Windows. Una pecca risiede nel fatto di non poter impostare un colore e un effetto unificato per il logo presente sul dorso e quello sui bordi laterali argentati, cosa che ci avrebbe fatto molto piacere sotto l'aspetto puramente estetico, ma rimane il fatto che l'Omnivi al buio fa comunque la sua bella figura.

I bordi nella parte bassa sono illuminati secondo sequenze impostabili dall'utente.

Oltre all'editor di macro, identico a quello del Decus Respec, la schermata più importante per personalizzarne le prestazioni è quella del sensore, che è il PixArt PMW 336. È possibile impostare sei livelli di sensibilità differenti che possono essere richiamati dal tasto nella parte superiore ciclando nel consueto modo. La retroilluminazione della rotella del mouse è associata di default a un colore per individuare al volo la sensibilità impostata in quel momento. Assolutamente fuori parametro il livello massimo di sensibilità che può arrivare fino a 12000 DPI, decisamente molto oltre le necessità di qualsiasi highsenser appartenente al genere umano. Degna di nota anche la possibilità impostare il pooling rate USB sugli step di 125, 250, 500 e 1000Hz per chi vuole rifinire al massimo le possibilità di configurazione.

Abbiamo usato l'Omnivi nel normale Office/Windows di tutti i giorni e ci siamo trovati decisamente bene: è un mouse gaming che risulta molto efficace anche nelle situazioni di produttività grazie all'alto numero di tasti funzione. Ovviamente in ambito gaming dà il meglio di sé, e le prove che abbiamo effettuato con Overwatch confermano quest'impressione. La stabilità della base è eccellente e il grip ottimo, così come i livelli di sensibilità elevatissimi che permetteranno a chiunque di trovare il compromesso migliore per il proprio stile di gioco.

Per chi apprezza gli sparatutto, degno di nota è la possibilità di passare tra due sensibilità predefinite identiche e questo ci è tornato molto utile in Overwatch con Widowmaker e Ana usando il fucile da cecchino e passando rapidamente da una sensibilità all'altra. Una feature che in molti mouse non è impostabile in quanto i valori non possono scalare alternativamente verso il basso e verso l'alto. Ottime le prestazioni anche con League of Legends, Metal Gear Solid V in versione Steam e Assassin's Creed Unity.

Le dimensioni sono notevoli ma il peso di soli 134 grammi permette un'ottima maneggevolezza.

Dopo un confortevole prodotto di fascia media qual'era il Decus Respec, Speedlink con l'Omnivi fa una capatina in quella medio-alta del mercato e riesce a mantenere inalterato il rapporto qualità/prezzo del suo fratello minore. Questa versione costa infatti venti euro in più (69) ma è caratterizzata da un'ergonomia superiore che si riflette in una migliore compatibilità con vari tipi di presa, una rifinitura migliore e soprattutto un tastierino per il pollice veramente azzeccato e funzionale.

I due tasti extra nella parte superiore sono l'unica cosa a non convincere veramente in un contesto di gioco, ma possono servire in ambito lavorativo per macro o attivazione di funzioni diverse. Curioso anche il fatto che non si possa impostare un sistema d'illuminazione unificato tra il logo del dorso e quelli laterali, aspetto che non siamo riusciti ad aggirare in alcun modo. Tolte queste mancanze, non ci sono altri elementi degni di nota a caratterizzare in negativo questo Omnivi Core, che possiamo considerare un ottimo mouse per funzionalità, ergonomia e rapporto qualità/prezzo. Per questo motivo ci sentiamo di consigliarvelo senza riserve.

9 / 10

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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