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Snake Pass - recensione

Un'idea diversa dal solito? Un platform in cui non si salta!

La gavetta non è semplice per nessuno, in nessun ambito, e anche il mondo dei videogiochi non è di certo da meno dato che questa fase è applicabile anche a intere software house. È necessario sottostare a ciò che il mercato propone, ricoprire anche ruoli non particolarmente ambiziosi, che probabilmente deludono ma che comunque permettono di farsi conoscere e possibilmente apprezzare. Il segreto è saper aspettare il momento propizio, attendere il gioco in grado di far fare davvero il salto di qualità, la classica idea da un milione di dollari.

Sumo Digital è uno studio nato nel 2003 che nel corso degli anni ha sostanzialmente seguito il percorso di cui vi abbiamo appena parlato: collaborare a particolari progetti o porting attendendo il momento adatto per fare il passo successivo, un momento che se coincide anche con l'arrivo di un'idea originale ma non utopica, ha tutte le carte in regola per trasformarsi nell'impulso per qualcosa di ancora più ambizioso.

Quasi dal nulla spunta un concept, una scintilla che s'innesca nella mente di un solo sviluppatore e che, nonostante i tanti progetti (collaborazioni varie con Microsoft ma anche lo sviluppo di un gioco di primo piano come Dead Island 2), inizia a convincere sempre più persone e a prendere forma, crescere, diventare realtà. Tutto per rispondere a una domanda apparentemente innocua: perché non sviluppare un puzzle-platform in cui non si salta?

Presa singolarmente questa domanda dà l'impressione di essere leggermente bislacca ma affiancata al protagonista principale di Snake Pass tutto ha decisamente più senso. Il simpatico e spensierato Noodle se la sta godendo sonnecchiando beatamente spaparanzato al sole quando il piccolo Doodle irrompe sulla scena visibilmente preoccupato. C'è qualcosa che non va a Haven Tor, un misterioso intruso ha scombussolato la tranquillità dell'intero regno e toccherà all'improbabile duo di eroi salvare la situazione. Come? Strisciando ovviamente.

L'Unreal Engine 4 tratteggia dei personaggi e un mondo di gioco degni dei migliori film d'animazione.

Già perché nel caso in cui non si fosse capito Noodle è un serpente, un protagonista tutt'altro che banale, soprattutto per un titolo che ufficialmente si presenta come un platform ma che a conti fatti chiede al giocatore di dimenticare tutto ciò che sa sul genere e di concentrarsi solamente su una singola regola: pensare come un serpente. Non è una semplice trovata di marketing o una slogan ma è un mantra che abbiamo dovuto fare nostro molto velocemente al fine di non incappare in troppe morti e rischiare di sfiorare la tanto temuta frustrazione, che fortunatamente solo negli ultimi livelli ha fatto vagamente capolino.

L'avventura della strana coppia Noodle/Doodle è composta da quattro mondi suddivisi in 15 livelli che introducono elementi sempre nuovi e in grado di variare non poco le sfide che dovremo superare. Il nostro obiettivo principale in ogni livello è quello di raccogliere le tre pietre fondamentali per attivare un portale e proseguire verso la zona successiva. I completisti avranno in ogni caso pane per i propri denti dato che non mancano di certo collezionabili più o meno nascosti e ostici da raggiungere. Per portare a casa il 100% vero e proprio saranno necessarie almeno 12 ore (per completare la campagna e scovare un buon numero di collezionabili abbiamo sfiorato quota 10 ore).

Controller alla mano si comprendono immediatamente le peculiarità di Snake Pass. L'analogico destro è, come da tradizione, associato il movimento della telecamera, non sempre perfetta negli spazi più angusti, ma gli elementi più classici dei controlli dei platform 3D si fermano qui. Per spostarsi è necessario sfruttare il grilletto destro mentre l'analogico sinistro controlla la testa di Noodle e quindi la direzione degli spostamenti.

A queste tecniche basilari si aggiungono tre ulteriori interazioni fondamentali per riuscire a portare a casa la pelle: con il grilletto sinistro si stringe la presa del protagonista per rimanere aggrappati più saldamente a certi appigli, con triangolo il piccolo colibrì Doodle ci afferra la coda per diminuire il peso della parte posteriore del nostro corpo mentre con X alziamo il capo di Noodle per far si che possa "aderire" a delle superfici verticali.

Leve, marchingegni, pulsanti. La fisica è sempre l'asso nella manica di Sumo Digital.

Il sistema studiato dalla software house britannica è estremamente funzionale ma richiede un po' di tempo per essere assimilato a pieno e soprattutto nelle fasi iniziale siamo incappati in morti piuttosto impacciate proprio perché non avevamo ancora preso completamente dimestichezza con tutte le capacità del nostro caro rettile. Fortunatamente il sistema di checkpoint è piuttosto permissivo e dopo ogni morte il respawn non ci allontanerà troppo dall'ostacolo che ci aveva bloccato poco prima.

Per quanto l'etichetta di platform sia stata proposta da Sumo Digital stessa, il gioco che ci siamo trovati tra le mani è a tutti gli effetti un puzzle game incentrato sulla fisica e sulle caratteristiche del nostro alter ego. Tra marchingegni, scivoli, passerelle in movimento, baratri apparentemente insormontabili e vari ostacoli potenzialmente mortali, non sono mancati dei momenti di pura pianificazione, di attesa del momento più propizio o ancora di riflessione.

Snake Pass è un gioco sotto molti aspetti lento, mentale e fortemente skill-based. È un'esperienza di adattamento, di comprensione e di immedesimazione dato che solo capendo a pieno il corpo di un serpente e le sue capacità sarà possibile iniziare ad arrotolarsi intorno ad appigli dondolandosi sull'orlo del precipizio con la sicurezza del più navigato dei rettili. È un po' come imparare ad andare in bicicletta: imparare a gestire il proprio corpo, l'equilibrio e la coordinazione non è assolutamente immediato ma richiede esperienza e inevitabilmente errori e passi falsi.

Non bisogna farsi ingannare dall'aspetto innocente e dalla sola apparenza: questo titolo sa essere spietato, soprattutto se ci si ostina a non imparare tutti i limiti e le possibilità del protagonista. Proporre un gameplay così unico è, d'altronde, un'arma a doppio taglio dato che l'originalità causa inevitabilmente un certo senso di estraneità.

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A livello tecnico, dietro allo stile cartoonesco adottato dagli sviluppatori si nasconde la notevole forza bruta dell'Unreal Engine 4. Complessivamente il comparto grafico svolge egregiamente il proprio lavoro tratteggiando i due protagonisti con uno stile adorabile (soprattutto per quanto riguarda Noodle e le sue espressioni) proponendo anche alcuni effetti esteticamente ottimi (la gestione dell'acqua per esempio). Menzione d'onore per le musiche che possono contare sul coinvolgimento di David Wise (compositore veterano che ha lavorato dal 1985 al 2009 in Rare) che ha confezionato delle melodie ottime e piacevolmente orecchiabili.

Snake Pass è un'opera che esattamente come Yooka-Laylee ha il sapore dei platform di una volta ma che allo stesso tempo ha il coraggio di scompigliare le carte in tavola grazie alla forza di un'idea che fa davvero la differenza. A volte spietato ma comunque incredibilmente appassionante l'opera di Sumo Digital dimostra come un'idea apparentemente strana possa portare a una scommessa vinta su tutta la linea, a un platform talmente atipico da rivelarsi positivamente unico.

8 / 10