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Yakuza Kiwami - prova

In attesa del sesto capitolo...

Sono passati 11 anni da quando il primo Yakuza per PS2 arrivò sugli scaffali dei negozi europei. Ben 12 ne sono invece passati dalla sua uscita giapponese. Di cose da allora ne sono successe e Kazuma Kiryu è diventato famoso al punto da essere richiesto a gran voce come combattente aggiuntivo in Tekken 7 (e non è detto che non accada).

Per festeggiare questi importanti anniversari Sega ha deciso di riproporre il primo capitolo della serie su PS4, ma non si è limitata a svolgere il solito compitino che molti sono pronti a bollare come "operazione commerciale". Yakuza Kiwami non è una semplice riedizione ma quasi un remake totale che presenta un comparto grafico completamente rivisto e tirato a lucido. Ovviamente nulla è stato toccato della trama.

Per chi non lo sapesse, Yakuza è ambientato a Kamurocho, riproduzione fedele di Kabukicho, popolare quartiere di Tokyo. Il buon Kiryu è un rampante membro del più potente clan mafioso della città. La sua vita viene stravolta quando un boss viene ucciso dal suo migliore amico. Per difenderlo e salvare la vita alla sua amata Yumi, decide di prendersi la colpa e di passare ben 10 anni in carcere. Al suo ritorno nel quartiere molte cose sono cambiate e Yumi è sparita. Da quel momento il suo obiettivo è solo uno: ritrovarla e nel frattempo recuperare una grossa somma di denaro che è stata sottratta al clan Tojo.

Rispetto alla versione PS2 sono state eliminate le sequenze di caricamento dei combattimenti e delle diverse zone di gioco.

Ovviamente non andremo avanti a raccontare la storia per non rovinare le (molte) sorprese che il gioco riserverà a chi non ha avuto il piacere di provare l'originale. Bastano i primi 10 minuti di Yakuza Kiwami per accorgersi dell'incredibile lavoro svolto dal team di sviluppo. I modelli poligonali di tutti i personaggi (compreso il più insignificante degli NPC che incontrerete per strada) sono stati pompati di poligoni e texture ad alta risoluzione. Faticherete a riconoscere in questa versione lo stesso gioco di due generazioni PlayStation fa.

La risoluzione originale è stata innalzata fino allo standard Full HD (1920x1080) e sono stati applicati numerosi filtri che regalano alle texture nuova vita, dando all'immagine un impatto tranquillamente paragonabile a quello di titoli sviluppati appositamente per PlayStation 4. Già nelle prime sequenze in cui Kiryu cammina per i vicoli di Kamurocho bagnati dalla pioggia è possibile apprezzare una grande quantità di effetti speciali, totalmente assenti nell'originale. Le persone vengono riflesse nelle pozzanghere, nelle vetrine dei negozi e spesso anche sulle superfici metalliche delle macchine. Una gioia per gli occhi.

Il gioco inoltre gira a 60 fotogrammi al secondo (30 per le sequenze animate) e la differenza è evidente soprattutto durante i combattimenti. Permangono i limiti del gioco originale in ambito esplorativo, necessari per non modificare il ritmo della storia. Iniziate quindi fin da ora ad abituarvi a zone invalicabili e frasi del tipo "non mi conviene procedere in questa direzione". Ma va bene così, Yakuza da sempre ha puntato molto sul taglio cinematografico e in questo remake nessuna inquadratura è stata modificata. Molti dei vecchi filmati pre-calcolati sono stati completamente rifatti e girano ora con animazioni renderizzate in tempo reale.

Sega ha già confermato che ben cinque pacchetti DLC saranno resi disponibili gratuitamente a partire dal 5 settembre con cadenza settimanale.

Il sistema di controllo è stato solo in parte modificato per venire incontro al nuovo sistema di inquadrature. Mentre nello Yakuza PS2 le telecamere erano fisse, in questo remake per PS4 è stata aggiunta la possibilità di modificare la visuale tramite stick analogico. Questa novità non solo conferisce più dinamismo all'esplorazione ma rende molto più fluida l'esperienza di gioco eliminando le frequenti pause di caricamento presenti nell'originale. Gli interni dei negozi rappresentano l'unica eccezione. Quando vi troverete dentro una sala giochi o un ristorante potrete muovere il personaggio ma la telecamera rimarrà fissa. Migliorie sono state apportate ai caricamenti, che su PS4 risultano nettamente più veloci.

Purtroppo confermiamo l'assenza della localizzazione nella nostra lingua. Alcuni di voi ricorderanno che Yakuza per PS2 aveva sottotitoli in italiano, quindi viene da chiedersi perché in questo remake la traduzione non sarà presente. Il motivo sembra risiedere nei nuovi contenuti che sono stati aggiunti in questo remake.

Kiwami potrà vantare nuove location, nuove missioni e un gran numero di dialoghi scritti da zero. Tali dialoghi non hanno usufruito della traduzione in italiano e questo ha fatto sì che anche i testi preesistenti venissero "retrocessi" alla sola lingua inglese. Ci auguriamo che questa scelta non penalizzi troppo le vendite di un gioco che merita di essere gustato da tutti. Un gioco in cui tra l'altro recitazione e comparto audio sono di primissimo ordine e contribuiscono in maniera significativa a far sentire il giocatore al centro di un film d'azione.

Nel gioco originale era possibile salvare solo nelle cabine telefoniche. In Yakuza Kiwami potrete invece registrare i progressi in qualsiasi momento.

Come vi avevamo detto all'incirca un anno e mezzo fa, questo titolo è la cosa più vicina ad un remake di Shenmue che si possa giocare in tempi brevi. In attesa che Yu Suzuki rilasci il terzo capitolo della serie (e magari una bella compilation HD dei primi due) non c'è modo migliore per ingannare l'attesa. La recensione di Yakuza Kiwami arriverà tra non molto, nel frattempo perché non fate un favore a voi stessi e andate a recuperare anche quel gran bel pezzi di software che risponde al nome di Yakuza Zero?