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Randy Pitchford: I giochi non dovrebbero essere intesi come un servizio, ma come un hobby

Pitchford si esprime anche sulle microtransazioni.

Il concetto di "videogioco inteso come servizio" è il principale modello di pensiero per i grandi publisher sempre in cerca di un nuovo modo per spremere denaro dai loro acquirenti.

Secondo Randy Pitchford di Gearbox invece, i videogiochi non dovrebbero essere intesi come "servizio", bensì come hobby, è questo infatti che i giocatori vanno cercando. Secondo le sue parole, riportate da Segmentext, la relazione tra sviluppatore e videogiocatore dovrebbe essere come quella tra un artista ed il suo pubblico, e non come quella tra una compagnia del tabacco e un dipendente dal fumo. Questo tipo di relazione, dice Pitchford, è proprio quella da evitare, i giocatori sono non sono interessati in servizi, sono interessati nel divertimento. Alle volte è necessario introdurre un servizio come impalcatura, ma questo non deve diventare il fine ultimo, dev'essere uno strumento. Gearbox è sostenitore di quest'idea.

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A proposito dell'autore
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Stefan Tiron

Contributor

Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.
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