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Quattordicenne "malato di videogiochi" rischia di essere tolto alla custodia della famiglia

Il ragazzo era seguito dal reparto di neuropsichiatria infantile e da insegnanti di sostegno.

Un ragazzo di quattordici anni rischia di essere portato via dalla madre, sola e con due figli a carico, per via della sua dipendenza dai videogiochi.

Una vicenda complessa quella che racconta ilGiorno, ad essere coinvolto infatti è un giovanissimo che, complice un contesto familiare complicato, si è abbandonato al mondo virtuale al punto da saltare le lezioni.

Il ragazzo, in un primo momento seguito dal reparto di neuropsichiatria infantile e da un insegnante di sostegno, con il supporto di questi esperti ha dato segni di miglioramento ma dopo le vacanze estate ha ricominciato ad assentarsi da scuola.

I servizi sociali hanno incolpato la madre di negligenza ed emesso un provvedimento di allontanamento dalla famiglia, per sistemare il giovane in un comunità. Promulgato ai primi di ottobre, il provvedimento non è ancora stato attuato. La volontà del minore non è infatti stata considerata, violando così la convenzione di New York, ratificata anche dall'Italia. Questa è l'accusa lanciata dalla madre, che si è appellata al CCDU (Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani), riuscendo così a far valere le ragioni del ragazzo, che desidera restare con la propria famiglia.

Si tratta di una questione delicata che riaccende nuovamente l'interrogativo della dipendenza da videogiochi. Va senz'altro considerato che, essendo quella videoludica una finestra che in una qualche modo aliena dalla realtà, può senz'altro essere abusata da persone particolarmente vulnerabili o con particolari predisposizioni psicologiche o sociali.

Voi come la pensate?

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A proposito dell'autore
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Stefan Tiron

Contributor

Studente universitario a tempo pieno, scrittore a tempo vuoto. Svezzato a PS1 e Final Fantasy, adora il genere degli RPG e di riflesso il fantasy in ogni sua forma e dimensione.
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