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Sapere è Potere + SingStar Celebration - recensione

Sony traina il Playlink a colpi di party game.

Dopo la recensione di Hidden Agenda, prosegue la nostra carrellata di titoli pensati per Playlink, la nuova iniziativa di Sony pensata per i casual gamer grazie alla quale interagire col la PlayStation usando il proprio smartphone.

Sapere è Potere

Dopo Dimmi Chi Sei si sentiva il bisogno di un quiz per il Playlink, ed ecco che i ragazzi di Wish Studios si sono adoperati per dar vita a Sapere è Potere. Parliamo di un classico gioco a risposte multiple che strizza l'occhio al popolo non hardcore, e che richiede una semplice app al posto dei classici joypad.

Una volta pagati i 19,99 euro del gioco, collegati tutti i dispositivi e selezionato un avatar tra quelli disponibili, tra cui un meraviglioso ometto baffuto vestito da hot dog gigante, il presentatore darà inizio alle danze. Dodici round in cui non solo la risposta esatta, ma soprattutto la più veloce, farà la differenza in termini di punteggio. Le categorie delle domande pescano a piene mani dalla cultura generale, senza picchi di difficoltà, passando dalla moda alle serie televisive

Tutti possono vincere, anche gli uomini-salsiccia!

Ogni domanda avrà diverse risposte multiple e le categorie verranno scelta dalla maggioranza o, in caso di parità, con un'estrazione a sorte. Abbiamo notato una certa difficoltà del gioco di passare agevolmente da una categoria all'altra ma spieghiamo meglio: all'inizio di un round sono disponibili quattro temi da cui scegliere la domanda e una volta terminato il round, spesso e volentieri, tre scelte su quattro sono una variazione del tema precedente e solo un opzione rappresenta una categoria completamente differente. Potrebbe sembrare un difetto su cui soprassedere ma quando si è in pochi a giocare è facile infilare una serie di round sulle categorie preferite. Speriamo che con qualche patch futura la situazione venga migliorata.

A dare brio alla partita troviamo la possibilità per i concorrenti di mettere il bastone tra le ruote. Sono stati inseriti infatti diversi malus da appioppare ai propri avversari per rendere più difficoltosa la selezione o la lettura delle risposte: una melma verde da ripulire dal proprio schermo, delle minacciose bombe, degli strani esserini pelosi che rosicchieranno lettere e un soffio glaciale che congelerà i bottoni da premere. All'ultimo giocatore in classifica viene fornita la possibilità di appioppare agli avversari un doppio malus, un oggetto randomico che contiene un mix degli oggetti precedenti, in modo da facilitare la rimonta.

Nel pieno spirito di un party game quindi ci si stuzzicherà e si cercherà vendetta, e a variare le fasi da quiz "classico" sono presenti tre manche speciali in cui associare o smistare le risposte giuste in un tempo limitato. I punti raccolti andranno ad influenzare il gioco finale, un'enorme piramide da scalare a suon di risposte celeri e corrette, per la conquista della vittoria.

Ecco la piramide finale, da scalare a suon di risposte.

In generale Sapere è Potere è un'esperienza piacevole seppur leggera per intrattenere con gli amici una serata in allegria, ma nulla di più. Ideale per chi vorrebbe divertirsi un'oretta con persone che di videogiochi ne masticano poco, o per soddisfare il casual gamer che è in voi.

6/10

SingStar Celebration

A partire dal lontano 2004, la serie di Singstar vanta un lungo corollario di titoli sul monolite nero di Sony. Da quel momento gli appassionati di karaoke si son potuti sbizzarrire in esibizioni canore più o meno performanti, o in serate di urli a squarciagola dei brani preferiti. Sono passati gli anni e le generazioni di console, e se c'è una cosa che scocciava i fan era il dover acquistare spesso nuovi microfoni, sia per giocare con altri amici, sia per questioni di incompatibilità dell'hardware.

Ad un certo punto, la rivelazione: e se il cellulare potesse diventare il microfono con cui cantare? La tecnologia del Playlink arriva quindi in soccorso del risparmiatore videoludico, con SingStar Celebration. Una volta scaricata l'app sul proprio smartphone è possibile navigare attraverso il catalogo di brani scelti, e arriviamo subito alla nota dolente: a fronte dei 19,99 euro di esborso iniziale ci troviamo a disposizione appena 30 canzoni, quasi interamente d'oltreoceano. Poi c'è uno shop da cui è possibile acquistare un gran quantitativo di brani, in cambio di un esborso sensibile. Parliamo di 1,39 euro per una singola canzone o di 6,49 euro per un pack da 5 brani.

Il sistema storico di Singstar resta immutato in questo nuovo episodio.

Accantonata l'idea di acquistare It's my life di Bon Jovi ci lanciamo nei brani a disposizione, in cui non manca qualche evergreen come Wonderwall degli Oasis o Dancing Queen degli ABBA. Collegando fino a due cellulari alla console, sullo schermo del proprio dispositivo appare l'immagine di un microfono, con una barra del volume in sovraimpressione per intuire quanto audio venga catturato.

Il sistema di karaoke è quello storico della serie, con un susseguirsi di barre ad indicare la linea melodica del canto, da riempire per ottenere punti. Non ci dilungheremo sulle falle storiche di tale sistema (avete mai provato a non seguire affatto il testo e a produrre suoni alla rinfusa?), ma ci sono nuove magagne all'orizzonte.

Il punteggio ottenuto cantando dipenderà pesantemente dalla qualità del dispositivo: avete un buon microfono nel vostro cellulare? Otterrete indubbiamente un buon risultato (se sarete minimamente intonati). Al contrario potreste aver doti da cantante lirico ma se il vostro cellulare catturerà in malo modo l'audio, non avrete speranze di successo.

Nonostante il catalogo carente non mancano brani pop interessanti.

Per capirci: tra le mie passioni c'è il canto, col quale mi diletto con buoni risultati. Col mio Asus Zenfone 2 ho però perso ogni disputa canora contro la mia compagna, che canticchiando nel suo Huawei P9 Lite mi ha stracciato in termini di punteggio. Ecco cosa intendo quando affermo che la qualità del microfono del proprio dispositivo incide sul gioco.

In definitiva, a parte un catalogo di partenza scarno, il modo in cui è stato sfruttato il Playlink è l'unico vero punto debole di SingStar Celebration. Resta sicuramente una trovata interessante e gli amanti del karaoke potrebbero anche farci un pensierino, ma se non avete un buon microfono da sfruttare non riuscirete praticamente a cantare e avrete investito malamente i vostri soldi.

5/10

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Gabriele Carollo

Contributor

Si barcamena nello scrivere da pochi anni, tra ettolitri di birra e mostrando con orgoglio la sua barba. Se cercate un consiglio fraterno e senza fronzoli, è l’uomo che fa al caso vostro.

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