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Blur

Bizarre stupisce ancora...

I circuiti, infine, pur evidenziando una certa varietà e vastità, sono leggermente al di sotto delle aspettative, e questo nonostante una discreta interazione con gli elementi di contorno.

Il comparto audio è anch’esso di buon livello. Pur essendo un po’ ripetitive, le musiche di sottofondo che compongono la colonna sonora sono infatti gradevoli e del tutto adeguate al contesto, e gli effetti sonori, specie quelli legati all’utilizzo dei potenziamenti, contribuiscono a incrementare l’intensità dell’atmosfera.

A questo si aggiunge poi la grande rilevanza delle community feature che, attraverso l’integrazione di Twitter e Facebook, danno la possibilità di condividere i propri risultati in-game, siano essi giri veloci o altre “gesta eroiche” con i propri amici. Tale condivisione ha però un duplice scopo e utilizzo: può essere sfruttata semplicemente per farsi belli agli occhi degli altri o, nel caso in cui siate persone molto competitive, per sfidarli. Mediante la semplice pressione di un tasto è infatti possibile inviare una qualsiasi sfida a un amico, il quale avrà poi la possibilità di accettarla, cercando dunque di battervi.

Lo split-screen a 4 giocatori vi regalerà immense soddisfazioni, statene certi!

Potrete limitarvi a chieder loro di migliorare i vostri risultati in una particolare gara o, nel caso in cui vogliate essere davvero cattivi, aggiungere una condizione extra scegliendo tra quelle presenti: un tempo massimo, l’utilizzo di un determinato numero di turbo e così via. L’unico limite sarà rappresentato dalla vostra fantasia e… malvagità. Insomma, se pensate di essere imbattibili sotto uno o più aspetti del gioco, questo è il momento di dimostrarlo!

Come ampiamente pronosticabile Blur è dunque un ottimo simulatore automobilistico, in grado di appassionare e divertire chiunque decida di lanciarsi in pista, sia esso un appassionato o un semplice neofita della categoria. La ricca modalità carriera e le ottime modalità multiplayer (impreziosite da svariate community feature) sono infatti sufficienti per stimolare l’interesse di qualsiasi videogiocatore, proiettandolo in una realtà automobilistica intensa, divertente e carica di emozioni.

Con il giusto tempismo, alcuni potenziamenti potranno andare a colpire anche più di un singolo avversario.

Arrivati a questo punto, vi starete probabilmente ponendo una sola e semplice domanda: “Cosa compro? Split/Second o Blur?”. Purtroppo per voi non esiste una risposta secca a tale quesito poiché entrambi i titoli, seppur per ragioni diverse, rappresentano la massima espressione di automobilismo videoludico “arcade” (quindi non classico alla Forza Motorsport o Gran Turismo). I due prodotti sono infatti caratterizzati da un’impostazione molto diversa che fa trasparire la natura dei loro creatori: Split/Second si fonda prevalentemente sull’azione pura e sulla massima spettacolarità, cercando prima di tutto di stupire il giocatore con grandi effetti speciali, mentre Blur, pur essendo meno dirompente, ha comunque dalla sua una solidità complessiva che non può passare di certo inosservata.

Per scegliere sarete dunque voi a dovervi chiedere che cosa cercate da una simulazione automobilistica. Costanti scariche di adrenalina o un’esperienza più articolata e simulativa, in cui è richiesto un approccio più tattico per affrontare ogni gara? Se siete orientati verso quest’ultima possibilità, allora Blur non vi deluderà di certo.

9 / 10

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Blur

PS3, Xbox 360, PC

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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