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Cities XL

La nuova frontiera dei city builder?

Nelle prime fasi di gioco la popolazione è infatti divisa fra lavoratori qualificati e non qualificati che, in un secondo momento, complice la graduale evoluzione della città, possono trasformarsi in “executive” o "elite" per ricoprire incarichi di maggior importanza.

Lo sviluppo di queste nuove classi sociali è ovviamente legato all’evoluzione della città stessa, e di conseguenza è necessario agire tenendo sempre in considerazione i bisogni della propria comunità e della proprie industrie.

Tutto ciò non solo arricchisce la longevità complessiva ma, costringendo i giocatori a valutare attentamente ogni aspetto della propria metropoli (dall’economia alla disoccupazione, senza dimenticare l’inquinamento atmosferico e acustico), incrementa anche la profondità del gameplay.

Come detto in precedenza, ampio spazio è poi dedicato anche all'online attraverso la "Planet Mode", una modalità volta a stimolare la condivisione dell'esperienza con altri utenti (e, per quanto riguarda gli sviluppatori, utile per incrementare gli introiti visto che, eccezion fatta per la prima settimana, la tassa di iscrizione è di 7.99 Euro al mese).

Il primo passo è scegliere un pianeta e un punto nel quale insediarsi, sempre tenendo in grande considerazione le caratteristiche del territorio scelto. Le risorse naturali ricoprono infatti un ruolo fondamentale nell'economia di gioco e, di conseguenza, prima di stabilirsi in qualsiasi posto è importante considerare non solo il tipo di città che si intende costruire ma soprattutto le eventuali necessità che si potrebbero avere in futuro.

Un filmato che illustra l'online di Cities XL.

Al fine di rendere l’esperienza meno problematica, i ragazzi di Monte Cristo hanno inoltre pensato bene di permettere il libero scambio di risorse (attraverso un mercato o mediante la possibilità di stipulare veri e propri contratti) favorendo la crescita industriale a livello globale e, più generalmente, mettendo l'economia mondiale nelle mani dei giocatori.

Il tutto è purtroppo minato da un'interfaccia lenta e poco immediata, che rende l'interazione tra gli utenti complessa sostanzialmente approssimativa.

Se a questo aggiungiamo poi la totale inutilità delle dinamiche online (come ad esempio la possibilità di visitare la città di un amico, senza però poter fare nulla se non andarsene in giro per strada come un turista), la condivisione dell'esperienza perde gran parte del suo fascino.

Cities XL mostra dunque evidenti limiti ma a quanto pare gli sviluppatori si sono già attivati per migliorare la situazione: stando a quanto dichiarato nel prossimo futuro saranno infatti introdotti nuovi elementi (come ad esempio una rete ferroviaria) e addirittura alcune mini-espansioni volte ad aggiungere ulteriore profondità alla realtà di gioco.

I piani futuri non influenzano tuttavia l'esperienza di gioco odierna, che risulta divertente e appassionante ma al contempo anche incompleta. Allo stato attuale, Cities XL si dimostra dunque un prodotto ambizioso ma limitato per cui sarà necessario molto lavoro prima che possa raggiungere gli standard qualitativi a cui aspira Monte Cristo.

6 / 10

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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