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Bloodborne: analisi delle prestazioni

AGGIORNAMENTO: Il gameplay in multiplayer provoca cali di prestazioni assenti nel gioco in singolo.

AGGIORNAMENTO 28/3/15: La nostra analisi di Bloodborne è ora completa, e culminerà in un nuovo articolo che pubblicheremo a breve, in cui confronteremo la tecnologia dell'esclusiva PS4 con l'imminente rimasterizzazione di Dark Souls 2. I nostri test rivelano che giocare Bloodborne in multiplayer possa influenzare pesantemente il frame-rate fino a valori inferiori ai 20fps. Di seguito potete vedere il video relativo, per gli approfondimenti vi rimandiamo al prossimo articolo.

Cover image for YouTube videoBloodborne PS4 Multiplayer Gameplay Frame-Rate Test
Un'analisi del frame-rate di Bloodborne giocato in co-op online. Le prestazioni soffrono molto rispetto al gioco in singolo, e delle sezioni che prima si svolgevano a 30fps ora toccano i 20fps.

AGGIORNAMENTO 26/3/15: Sony afferma di avere in sviluppo una patch per correggere i problemi prestazionali e i tempi di caricamento di Bloodborne, ma nel frattempo abbiamo aggiunto più dati relativi a una serie di differenti tipi di hard disk. Se state pensando comunque di sostituire l'HDD o siete intenzionati a giocare Bloodborne al meglio, i nostri test potrebbero aiutarvi a scegliere il tipo di drive con il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni.

Finalmente è qui. Chi deve ancora acquistare una PlayStation 4, in particolare i fan della serie Souls, potrebbe fare questo passo in maniera giustificata con Bloodborne. Dopo esserci fatti largo nell'area cittadina di Yharnam, le prime impressioni suggeriscono un altro successo genuino di From Software, di cui possiamo ora fornire un'analisi priva di spoiler. L'ambientazione dalle tinte horror è senza dubbio un punto di forza, ma come per i precedenti giochi ci sono degli evidenti limiti tecnici che vanno di pari passo con le ambizioni del team.

Quale punto migliore dell'inizio per cominciare? Più in basso troverete una lunga analisi di 10 minuti del frame-time, presa dal primo momento in cui ci siamo scatenati con una mannaia a sega. A parte alcuni tagli tattici (per evitarvi le lunghe schermate di caricamento tra una morte e l'altra), il video gira più o meno in sequenza fino all'incontro con il primo boss. Questo è un titolo per cui il mistero è comprensibilmente molto importante, ma un'esplorazione profonda di questa sola area ci dice molto sui punti di forza e sulle debolezze di Bloodborne.

La patch del day one (di 2.69GB) è essenziale. Prestazioni e stabilità migliorano secondo le patch notes, e l'update aggiunge anche le funzioni multiplayer. Secondo le condizioni che regolano l'embargo, Sony ci ha però consigliato di evitare di giocare online fino al lancio, quindi i nostri test del frame-rate sono stati effettuati senza potenziali motivi di stress del motore derivanti dal co-op.

Quindi quali sono i risultati? Beh, la cattiva notizia è semplicemente che, nonostante l'implementazione di un limite a 30fps, Bloodborne fatica a girare fluidamente. Durante i test che abbiamo eseguito nelle aree di Yharnam Centrale e Sogno del Cacciatore, pesanti cali di frame-rate non sono frequenti, ma ci sono fattori che fanno calare le prestazioni fino a 24fps. Rotolare attraverso oggetti distruttibili gestiti la cui fisica è gestita dall'Havok (presenti in numero incredibile nel mondo), attaccare troppi nemici contemporaneamente e l'uso di trasparenze alpha ne sono le cause. In pratica, si tratta dei soliti problemi riscontrati nei titoli delle serie precedenti.

Cover image for YouTube videoBloodborne PS4 Gameplay Frame-Rate Test
Un'analisi del frame-rate di Bloodborne. La complessa area di Yarnham gira a 30fps quasi fissi, ma ci sono dei problemi di distribuzione dei fotogrammi e cali occasionali che impediscono all'azione di essere fluida.

Questo, da solo, non è un grosso problema. Questi cali dimostrano che un obiettivo di 60fps è sempre stato fuori portata per un gioco con questo livello di dettaglio. Ogni area è piena di punti d'interesse, da bare incatenate a doccioni, carrozze derelitte e inferriate divelte. È uno scenario desolato ma ricco di dettaglio, e i suoi panorami rendono le nostre piccole dimensioni all'interno della città.

Questo alto livello di geometrie è differente da quanto abbiamo visto finora dallo studio. Come sempre, le transizioni tra i livelli di dettaglio sono spesso troppo poco accentuate per essere notate, e le peggiori si verificano per una frazione di secondo quando viene caricata una nuova area. Ci sono delle occorrenze che colgono il motore impreparato, ma per la maggior parte lo streaming degli elementi avivene senza problemi.

Eppure c'è qualcosa che va storto quando si gioca a Bloodborne. I cali di frame-rate non sono frequenti, ma un'analisi più attenta rivela che il problema è la distribuzione dei fotogrammi. L'implementazione di un limite a 30fps da parte di From Software rende il numero di fotogrammi per secondo quasi costante. Il problema? Come abbiamo visto nelle versioni di lancio di Need for Speed: Rivals e Destiny, una distribuzione errata dei fotogrammi può causare dei brutti scatti.

Anche se la media dei 30fps è tecnicamente corretta, Bloodborne spesso produce due fotogrammi unici seguiti da due duplicati, creando la percezione di cali nel frame-rate. Il risultato non è affatto fluido in movimento, e gli aggiornamenti del frame-time vanno da 16ms a 66ms, e a volte arrivano anche a valori più alti. Abbiamo comunque visto sia Bungie che EA Göteborg reagire al problema, correggendo i loro giochi in poco tempo dopo il lancio. Speriamo che accada lo stesso anche con Bloodborne.

L'altro problema di Bloodborne sta nei tempi di caricamento, più lunghi di quelli di altri titoli della serie Souls. Respawnare a una lanterna a Yharnam Centrale richiede 40-45 secondi, una prova di pazienza vista la frequenza con cui si muore in questo gioco. È un fastidio anche a causa della struttura a hub del mondo, in cui ogni livello viene caricato dall'area del Sogno del Cacciatore, la quale richiede 12 secondi di caricamento. Il dubbio è se l'upgrade a un SSD possa risolvere il problema. Per scoprirlo abbiamo fatto una prova, cambiando il drive di serie di PS4 con un SSD Sandisk Extreme Pro da 480GB, con il risultato che i tempi di caricamento sono diminuiti di circa il 25%.

Il passaggio all'SSD ha un effetto cumulativo. Dopo essere morti più volte, andando avanti e indietro, un risparmio del 25% nei tempi di caricamento può arrivare a un risparmio notevole una volta concluso il gioco. I tempi più corti rendono anche le molte sconfitte più facili da subire; l'ultima cosa che vogliamo è attendere molto per tentare nuovamente un passaggio difficile, e questo upgrade attutisce il colpo, pur senza portare l'attesa in linea con quelli dei Dark Souls, che tendevano a ricaricare le aree nel giro di 10-20 secondi su PS3. Finché From Software non svilupperà una patch per ottimizzare quest'aspetto, montare un SSD sulla vostra PS4 è probabilmente l'opzione migliore per un playthrough di Bloodborne.

Tempi di caricamento di Bloodborne HDD PS4 di serie da 500GB HDD HGST a 7200rpm da 1TB SSHD ibrido Seagate da 1TB SSD Sandisk Extreme Pro da 480GB
Primo piano dell'infermeria 36.7 31.5 32.6 26.6
Yharnam Centrale 41.1 35.3 33.5 29.8
Respawn a Yharnam Centrale 44.4 37.5 33.9 31.9
Grande Ponte 35.1 30.9 28.0 26.8
Tomba di Oedon 30.0 27.8 24.8 22.7
Cathedral Ward 48.3 39.2 36.6 33.2
Old Yharnam 45.8 38.3 36.5 31.0
Respawn a Old Yharnam 53.5 44.7 39.0 36.8
Ritorno al Sogno del cacciatore da Old Yharnam 12.1 11.1 10.4 9.6

AGGIORNAMENTO 26/3/15: Bisogna riconoscere che i tempi di caricamento di Bloodborne sono troppo lunghi, ma non c'è bisogno di acquistare un costoso SSD per ridurli a valori più accettabili. La nostra tabella aggiornata qui sopra mostra che un SSHD ibrido fornisce un miglioramento economicamente efficiente nei tempi di caricamento di ogni area.

Abbiamo anche esteso i nostri test a più aree, con difficoltà evidenti soprattutto nel caso di Old Yharnam, con un respawn che richiede fino a 54 secondi con l'HDD di serie che rende le morti nell'area particolarmente punitive. Un SSHD da 1TB porta l'attesa a 39 secondi, e un SSD a 36,8 secondi. Il drive di serie di PS4 è un modello da 5.400rpm con tempi di ricerca lenti, e fornisce i risultati peggiori, seguito dall'HDD da 7.200rpm.

Sony afferma che i tempi di caricamento di Bloodborne sono già un punto focale di una imminente patch. Vedremo quanto saranno radicali i cambiamenti, ma per ora sembra che installare il gioco su un SSHD sia un ottimo punto di partenza. Per chi sta già considerando un upgrade del drive della sua PS4, è un'opzione che potrebbe prendere due piccioni con una fava. Date un'occhiata alla nostra guida all'upgrade dell'hard disk per avere dati relativi a più titoli: i miglioramenti riscontrati in Bloodborne non si verificano in tutti i giochi, e vale la pena di tenerne conto in fase di acquisto.

Mettendo da parte la frustrazione dei tempi di caricamento, già in base alle prime aree Bloodborne sembra essere una delle creazioni più memorabili di From Software. È un fantasy tinteggiato di horror che attirerà sicuramente i fan della serie Souls verso la nuova macchina di Sony, nonostante alcuni limiti tecnici che possono risultare frustranti. Può essere che questi problemi siano imprescindibili per poter sostenere le incredibili proporzioni dello scenario, ma è decisamente possibile che una futura patch correggerà alcuni difetti, in particolare l'insolita distribuzione dei fotogrammi. Staremo a vedere.

In ogni caso, l'avventura è appassionante, con un game design costruito da zero per l'hardware PlayStation 4. Sarà interessante vedere come la direzione tecnica differirà da quella dell'imminente rimasterizzazione di Dark Souls 2 per PS4: in base a quanto visto finora, entrambi i titoli hanno i loro vantaggi, anche se le aree più avanzate di Bloodborne mostreranno quanto sia cruciale quel limite a 30fps per permettere la resa di un mondo visivamente più complesso.

Se avete bisogno di aiuto per superare qualche scoglio particolarmente duro del gioco, vi ricordiamo anche la nostra soluzione completa a Bloodborne.

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A proposito dell'autore
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Thomas Morgan

Senior Staff Writer, Digital Foundry

32-bit era nostalgic and gadget enthusiast Tom has been writing for Eurogamer and Digital Foundry since 2011. His favourite games include Gitaroo Man, F-Zero GX and StarCraft 2.

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