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Football Manager Handheld 2010

Un buon tocco di prima.

Anno dopo anno il marchio di Football Manager ha spostato l’asticella sempre più in alto, offrendo ai fan un titolo più complesso e completo del precedente, capace di far passare ore e ore a consultare tabelle e diagrammi alla ricerca del giovane migliore e dello schema perfetto. Questa elaborata capacità micro gestionale è indubbiamente il punto di forza che ha reso così popolare la serie tra gli appassionati di calcio, tuttavia una tale profondità rischia di pagare dazio quando si vuole convertire la serie per un dispositivo portatile. E infatti benché Football Manager Handeld 2010 sia senza dubbio un manageriale divertente, soffre inevitabilmente delle limitazioni legate all’hardware.

La prima nota negativa è data dalla prevedibile difficoltà di fruizione dei contenuti di gioco sullo schermo dell’iPhone. Tutte quelle tabelle e statistiche da spulciare sono off-limits per chi non abbia le dita precise come pennini, e se pensate di giocarci molto potreste valutarne addirittura l’acquisto (sì, esistono pennini per l’iPhone). Anche le azioni più semplici come selezionare un giocatore o impostare uno schema, possono trasformarsi in fastidiose e imprecise perdite di tempo; fortunatamente l’interfaccia di gioco ben progettata e la possibilità di passare rapidamente fra le schermate risolvono parzialmente il problema .

Ecco come si presenta il menu iniziale del gioco.

Passando oltre questi problemi, scoprirete che gli sviluppatori hanno fatto un lavoro veramente imponente dal punto di vista statistico. A vostra disposizione ci saranno infatti tutte le squadre partecipanti ai 34 principali campionati sparsi per 11 paesi del mondo, e ogni giocatore è dotato di una ricca gamma di statistiche facilmente consultabili che potrete migliorare impostando programmi di allenamento personalizzati e definibili con un singolo tocco del vostro dito.

Questo mare magnum di statistiche ha ovviamente bisogno di strumenti adeguati per essere sfruttato a pieno, ed è qua che vengono fuori altri due punti di forza di Football Manager Handheld 2010: lo scouting e la ricerca dei giocatori. Quest’ultima è particolarmente ben sviluppata, grazie a un interfaccia che non solo vi permette di filtrare gli oltre 20.000 giocatori disponibili secondo i criteri che preferite, ma vi permette di capire in un attimo i punti di forza, le debolezze e la posizione preferita dei vostri pupilli.

Lo scouting invece vi permetterà di mandare i vostri uomini di fiducia in giro per il globo alla ricerca del prossimo idolo delle masse. Quando avranno completato il loro lavoro torneranno con una lista di potenziali acquisti corredata da un breve riassunto delle caratteristiche di ogni giocatore. Fortunatamente però non dovrete comparare a mano i giocatori già nella rosa con i possibili acquisti annaspando in un diluvio di numeri, in quanto una comoda funzione dello scout vi permetterà di mettere a confronto facilmente il potenziale e il valore dei nuovi arrivati con quello dei vostri giocatori..

Stiamo per iniziare una nuova partita: quale nazione intendiamo allenare?

La sezione del calciomercato ricrea perfettamente quella giungla di interessi politici ed economici che caratterizza ogni Football Manager (e anche il calciomercato vero). L’approvazione di una trasferimento è solo l’inizio di un tira e molla in cui società e giocatori vi forniranno milioni di scuse per evitare un trasferimento. Non importa quante carriolate di denaro siate disposti a spendere, ci sarà sempre un atleta che non vorrà venire da voi perché non crede nel vostro progetto o una squadra intenzionata a non vendere alla concorrenza. E per quanto possa essere noioso vedersi rifiutare un trasferimento perché i vostri risultati non convincono, sono caratteristiche come questa che danno un tocco di personalità e fanno la differenza tra un calciomercato vivo e realistico e un semplice elenco di giocatori che potete comprare una volta accumulati i soldi necessari (e non a caso anche i vari Pro Evolution e FIFA hanno implementato queste meccaniche nelle ultime versioni).

Altre caratteristiche interessanti sono la possibilità di biasimare o lodare un giocatore sia in pubblico che in privato, possibilmente tenendo conto dei consigli forniti dai collaboratori, e quella di parlare con la dirigenza per avere un rapido controllo sulla bontà del vostro operato, chiedere più tempo per migliorare la squadra o provare a strappare condizioni più vantaggiose per i trasferimenti. Non sono ovviamente caratteristiche imprescindibili per un gioco manageriale, ma sono tocchi di classe che possono distrarre un attimo dalla consueta routine di partite e allenamenti.