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ICO Soccer

Fallo da dietro.

Certe volte di fronte a tragedie al limite dell'inspiegabile viene spontaneo domandarsi semplicemente "perché?". La mente umana rifiuta di accettare la realtà e si cercano motivazioni e spiegazioni pregresse, nel tentativo di ancorarsi a rivelazioni sconvolgenti in grado di rendere meno drammatiche e soprattutto più accettabili le cose.

Videoludicamente parlando, ICO Soccer è una di quelle tragedie: un gioco talmente brutto ed inutile da ridefinire il concetto stesso di B-game, capace di lasciare interdetti dinnanzi al suo game design involuto ed insensato ed alla sua realizzazione tecnica a dir poco avvilente.

Ma facciamo un passo indietro e diamo un po' d'ordine alla recensione: ICO Soccer è un videogame a metà tra lo sportivo e lo strategico, sviluppato in esclusiva per Nintendo DS dai connazionali di Artematica. Il concept alla base del titolo pubblicato da Black Bean è semplice e presto detto: sulla base di quanto visto ed apprezzato in Pro Evolution Wii l'idea è quella di proporre una simulazione calcistica intrisa di tattica e schemi, una sorta di lavagna tattica in tempo reale sul touch screen Nintendo DS.

I nomi storpiati farebbero quasi tenerezza, se soltanto tutto il resto non fosse così deprimente come testimonia questa immagine. Zannavaro, ad ogni modo, è già nella leggenda.

Forse non sarà una soluzione particolarmente innovativa, ma bisogna ammettere che sulla carta la cosa funziona e anche piuttosto bene: le feature tattili della console Nintendo si presterebbero infatti alla grande per input rapidi e squisitamente immediati, perfetti per conferire dinamismo e profondità all'azione. Peccato soltanto che la realtà sia traumaticamente diversa, e che ICO Soccer passi in meno di un respiro dallo status di "progetto interessante" a quello di "inesorabile fetecchia al limite della parodia": senza mezzi termini non ci troviamo al cospetto del fratellino minore di PES Wii, quanto piuttosto di fronte al cugino freak di cui nessuno vuol sapere nulla, l'abominio dei film custodito per anni e anni in cantina.

Quello che più di tutto mi ha lasciato attonito dell'ultima fatica dei creatori di Diabolik: The Original Sin è ad ogni modo il game design semplicemente ottuso di ICO Soccer: lo schermo superiore del DS mostrerà la partita con visuale classica a volo d'uccello, ma vi sarà comunque risparmiato il tormento di sorbirvi la squallida grafica 2D del match (si parla di un livello indecoroso per gli standard dei primissimi anni '90, giusto per intenderci...) in quanto dovrete forzatamente concentrarvi sul touch screen.

Lì, in una minuscola riproduzione dall'alto del campo dovrete impegnarvi a gestire il giuoco (cit.) della vostra squadra, combattendo naturalmente una dura battaglia con i controlli pessimi, l'HUD insensato e la demenza artificiale di avversari e compagni (ideali per mandare a donnine persino i più basilari tentativi di approccio strategico).

Già perché nulla in ICO Soccer funziona o addirittura sembra avere un minimo senso: le pedine che rappresentano i giocatori sono talmente minuscole (si parla di qualche pixel di grandezza...) da sfuggire spesso e volentieri ai click del pennino, in modo da rendere frustrante e complicata anche l'organizzazione delle azioni più elementari. Ma non è finita qui: con una mossa a dir poco sconcertante gli sviluppatori hanno inserito anche alcuni comandi (dal tackle al pressing, passando per dribbling e quant'altro) da impartire cliccando su appositi tasti posti nella parte bassa dello schermo, con esiti semplicemente grotteschi ai fini dell'esperienza ludica.

Orripilante da guardare e da sentire, miserrimo in termini di possibilità e di opzioni, terrificante da giocare: ICO Soccer è praticamente un incubo a due schermi, serissimo candidato al poco invidiabile titolo di peggior gioco di sempre per DS (e non solo?). Inquietante, evitatelo come un pic-nic in una discarica di rifiuti tossici.

2 / 10