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Jak & Daxter : The Lost Frontier

Lunga vita alla PS2!

Sebbene la cara PlayStation 2 sia ormai prossima alla pensione, molti, moltissimi videogiocatori non l’hanno affatto dimenticata... e non potrebbe essere altrimenti visto che diversi sviluppatori, tra cui quelli first party (ovviamente), non sembrano assolutamente intenzionati ad abbandonarla, convinti che, nonostante l’arrivo della sua sorella maggiore, il “monolite nero” abbia ancora qualcosa da dare.

Jak & Daxter: The Lost Frontier, ultima avventura del dinamico duo di casa Sony, non nasce dunque con l’obiettivo di arricchire il già vasto parco titoli PS2 ma, al contrario, si candida come uno dei migliori platform “vecchia scuola” attualmente presenti sul mercato.

Trattandosi di un porting dell’edizione PSP (la cui recensione completa è ovviamente già disponibile sul nostro portale), il titolo è dunque identico alla sua controparte portatile, tanto nella storyline quanto nella struttura di gioco e nei comandi.

L’Eco oscuro che cade dai corpi dei nemici eliminati può essere usato per sbloccare una serie di potenziamenti molto utili ai fini della progressione nell’avventura.

La storia, incentrata sull’esaurimento delle scorte di Eco, vede Jak e Daxter partire per una pericolosa missione in cerca di risposte: cosa sta succedendo? Chi è responsabile per l’accaduto? Esistono ulteriori scorte di Eco con cui salvare il mondo? Poco dopo la loro partenza, la loro sete di sapere è però bruscamente frenata da una serie di incontri davvero spiacevoli che metteranno a dura prova la loro determinazione e le loro abilità.

L’avventura ha una duplice natura, poiché pur trattandosi di un platform, le fasi più tradizionali sono intramezzate da alcune intense battaglie aeree che vedono il dinamico duo combattere per la propria sopravvivenza a bordo di cinque diversi velivoli, ognuno dotato di specifiche abilità e caratteristiche. I combattimenti aerei risultano divertenti ma sostanzialmente ripetitivi, perdendo gran parte del loro fascino con il passare delle ore; ciò non toglie però che si tratti di situazioni determinanti per donare all’esperienza una certa varietà, limitando così al minimo l’eventuale monotonia che alcuni videogiocatori potrebbero provare.

Il resto del gioco segue, come detto, una struttura più tradizionale, ponendo i due personaggi all’interno di scenari pieni d’insidie e nemici da superare. Queste fasi di gioco, che rappresentano il vero cuore pulsante dell’avventura, si dimostrano divertenti e soprattutto appaganti (specie per gli appassionati della categoria) anche grazie alle potenzialità dell’Eco.

Trattandosi di un porting dell’edizione PSP il movimento della telecamera non è purtroppo a 360° ma solo orizzontale.

Il tutto è infatti impreziosito proprio dall’Eco, una sostanza che permette di usare diverse interessanti abilità in base al colore utilizzato, e che rende i combattimenti decisamente più vari e stimolanti.

L’eco ricopre un ruolo determinante anche durante le fasi dedicate a Dark Daxter, una sorta di alterego “dopato” del piccolo Daxter, dotato di un’incredibile potenza fisica. Tali sezioni sono paradossalmente le meno entusiasmanti dell’intera avventura (nonostante la presenza di alcune straordinarie mosse a disposizione del personaggio) ma garantiscono comunque ulteriore varietà all’intera esperienza.

In definitiva, nonostante qualche piccolo difetto, Jak & Daxter: The Lost Frontier è uno dei migliori titoli ad aver visto luce su PlayStation 2 nel corso del 2009. Si tratta infatti di un ottimo platform, le cui caratteristiche e qualità si dimostrano sufficienti per regalare un’esperienza appassionante e divertente, perfettamente in linea con la tradizione del franchise. Se possedete una PS2 e “non avete paura di usarla”, dategli una chance, potreste rimanerne piacevolmente sorpresi.

8 / 10

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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