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Jak & Daxter: The Lost Frontier

Una coppia inossidabile.

Dopo mesi di attesa, in cui abbiamo desiderato che arrivasse su PSP un platform davvero valido, la nostra pazienza è stata ampiamente ricompensata con ben due prodotti, entrambi meritevoli di grande attenzione: LittleBigPlanet, di cui vi abbiamo ampiamente parlato nel nostro recente articolo, ed il tema di questa recensione, Jak & Daxter: The Lost Frontier. Insomma, come si suol dire, "quando poco e quando troppo".

Esattamente come nel caso di LBP PSP, il gioco non è stato però sviluppato dai creatori della serie ma da High Impact Games, studio già noto per il buon Ratchet & Clank: Size Matters e il discreto Secret Agent Clank.

Il lavoro svolto dalla software house californiana è stato fortunatamente un successo poiché il titolo non solo conserva lo spirito del franchise, ma presenta molte delle migliori feature dei precedenti capitoli.

Grazie a Dio, Daxter si è finalmente liberato di quell'orrenda barbetta.

Proprio come i vecchi classici, anche The Lost Frontier si avvale di una struttura narrativa un po' insensata ma comunque godibile, anche grazie a delle sequenze video davvero ben animate: con l'esaurirsi delle scorte di Eco, il mondo è ormai sull'orlo del baratro e l'unico modo per evitare il peggio sembra quello di ricorrere alla tecnologia dei Precursor.

La delicata situazione costringe dunque Jak e Keira a partire in cerca di un antico macchinario dei Precursor in un viaggio che li porterà ad affrontare svariati pericoli.

Com'è facile intuire si tratta dunque di un'avventura che sarà senz'altro familiare a tutti i fan della serie, e questo traspare anche da un gameplay molto classico in linea con i platform più tradizionali. Difatti Jak corre e salta all'interno di ambientazioni lineari dove gran parte dei pericoli non sono altro che appigli mobili e ponti a scomparsa. Molti scenari garantiscono inoltre un ottimo impatto visivo, evidenziando una certa tendenza verso gli elementi meccanici (tipici della serie di Ratchet & Clank).

L'influenza esercitata da R&C (che deriva sicuramente dal precedente lavoro della compagnia) traspare anche dall'evoluzione di Jak e dalle armi a sua disposizione. Con l'aiuto di Keira, Jak è infatti in grado di utilizzare diversi tipi di Eco (di colore diverso) per sfruttare alcuni poteri speciali.

Il sistema di potenziamento ricorda molto quelli degli RPG.

L'Eco rosso, ad esempio, permette a Jak di produrre delle palle di fuoco, mentre quello giallo amplifica il suo salto dandogli l’opportunità di raggiungere particolari posizioni degli scenari. Le potenzialità dell’Eco sono dunque una valida aggiunta che rende il gameplay decisamente più stimolante rispetto a quello di molti altri platform in circolazione. Nella maggior parte dei casi l'utilizzo delle abilità speciali non richiede grandi riflessioni ma, nelle fasi di gioco più avanzate, alcuni enigmi potrebbero richiedere l'utilizzo combinato di due diverse abilità rendendo il tutto un po' più complesso.

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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