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Metal Gear Solid Touch

Un serpente in tasca.

L'incredibile successo conseguito dall'App Store ha inequivocabilmente eletto iPhone e iPod Touch quali valide alternative al gaming portatile rappresentato da Nintendo DS e PSP. Il negozio virtuale targato Apple si è infatti rivelato una vera fucina per i più svariati esperimenti, ludici o pseudoludici che siano. Abbiamo quindi assistito a porting più o meno interessanti, milioni di puzzle-game (e altrettanti cloni) e in generale una discreta copertura delle più comuni tipologie di videogames.

La particolarità dell'hardware cui ci riferiamo è senza dubbio data dalla totale implementazione del touch screen. Niente pulsanti o croci direzionali, tutto deve avvenire sfruttando le dita del giocatore o i sensori di movimento di iPhone. Ciò, è ovvio, implica soluzioni di gameplay necessariamente immediate e fruibili da chiunque, nonché una totale rivisitazione delle classiche dinamiche relative al button mashing. Ne consegue anche che determinati brand vedano in un certo senso snaturate le proprie caratteristiche di base al fine di aderire alle peculiarità di tali sistemi. Il caso di Metal Gear Solid Touch è, in questo senso, emblematico.

L'ennesimo spin-off della serie ha infatti trascurato qualsiasi approccio stealth a favore di un gameplay vivace e senza troppi fronzoli. Nessun nemico da sorprendere alle spalle, né oscure basi in cui infilitrarsi di soppiatto. MGS Touch vi mette così nei panni di uno Snake desideroso di affrontare i nemici faccia a faccia con il suo fidato fucile da combattimento. La trama prende avvio dalle vicende di Guns of the Patriot, ed è per tale ragione che il nostro protagonista sarà tale e quale a quello ammirato su PS3 (vale a dire vistosamente canuto e con diverse rughe in più, ma sempre in gran forma.)

I controlli tramite interfaccia tattile funzionano in maniera semplice e immediata.

Il modo migliore per avvicinarsi al gioco è quello di lasciar perdere i ricordi legati agli ultimi capitoli su piattaforme portatili, questo nuovo capitolo della serie ha davvero poco da spartire con quanto visto in precedenza. Essenzialmente si tratta di uno shooter in terza persona a visuale fissa, in cui ci troveremo direttamente alle spalle di Snake, saggiamente collocato al riparo nei pressi di svariati elementi ambientali. Scopo di ogni livello sarà unicamente quello di eliminare un certo numero di nemici per poi passare al quadro successivo. Niente di più, niente di meno.

Il giocatore non dovrà far altro che toccare lo schermo e picchiettare con il polpastrello per mirare e sparare agli avversari. Non è nulla di complesso, ma non è nemmeno così semplicistico come può inizialmente apparire. Ogni nemico sbucherà fuori da variate postazioni, ciascuno di essi sarà immobile in attesa che il cerchietto colorato sopra la testa passi dal giallo al rosso. I giocatori dovranno perciò mirare e fare fuoco in questo breve lasso di tempo, trascorso il quale i nemici risponderanno a dovere. E qui c'è un fattore fondamentale da sottolineare: a differenza vostra, loro non sbagliano mai. Qualora vi troviate esposti alle pallottole avversarie, ve le beccherete tutte, dalla prima all'ultima.

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Dario Tomaselli

Contributor

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