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Mortal Kombat Vs DC Universe

Un grande ritorno.

Per compiere attacchi particolarmente efficaci, potrete avvalervi della rabbia (Rage), che andrete ad accumulare dopo ogni colpo ricevuto. Premendo contemporaneamente i dorsali, i vostri attacchi diventeranno praticamente imparabili per qualche secondo ma continuerete a subire danni. E le fatality? Ci sono, non ci sono, forse si, forse no: se ne sono sentite tante e si, anche se in linea di massima Mortal Kombat 8 (eh si, ormai sono 8) è meno sanguinolento dei precedessori, fatti di sventramenti vari, spine dorsali estratte ed esplosioni di organi, le Fatality ci saranno e sarà divertentissimo eseguirle, come sempre.

Il discorso è comunque limitato ai soli personaggi “malvagi” per la sponda DC, lasciando i vari Superman, Batman e i “buoni” alle sole, pittoresche, Brutality per restare in linea con la caratterizzazione data dai vari autori negli anni. Per farla breve, la richiesta di Warner e DC è stata di restare sul “politically correct” potendo quindi contare su un Super KO (la Brutality per l’appunto) piuttosto che su uno spettacolare “ending” poco in linea con la tradizione. Anche in questo caso, il Joker vince: giocando, capirete. Tecnicamente parlando, Mortal Kombat impressiona: l’Unreal Engine una volta ancora, quando maneggiato per bene, fa sempre la sua figura nonostante le critiche periodiche di questo o quello sviluppatore. I modelli sono impressionanti e rifiniti e una volta ancora, il lavoro migliore sembra essere stato fatto sul versante DC. Le animazioni (sia quelle in combattimento che quelle realizzate per le cut scene della modalità Storia), sono veramente di qualità, mentre lo stesso non si può dire dei vari livelli, meno rifiniti ma comunque ben oltre gli standard attuali, considerando poi il genere con cui abbiamo a che fare.

Metropolis, Gotham e tutte le location raccontate nei fumetti DC e nei precedenti episodi di Mortal Kombat, sono naturalmente presenti in questo nuovo episodio.

Un applauso, per una volta, va al team di localizzazione che ha svolto un lavoro egregio per il doppiaggio. Insomma, da giocare si ma anche, incredibilmente, da guardare: il fissato avrà veramente pane per i suoi denti ricercando “il particolare” nel suo personaggio preferito. Mortal Kombat VS DC Universe può contare anche su una modalità online piuttosto curata, che soffre comunque di qualche problemino a livello di net code, confermato dopo diverse ore di gioco. Il matchmaking funziona bene, avrete ovviamente modo di organizzare partite classificate per scalare i rankings internazionali oppure settare una partita privata, sfruttando l’apposita stanza. Tutte le statistiche in game saranno monitorate e updatate in real time. Peccato, tornando al discorso di partenza, che in generale ogni match risenta di piccoli problemi di lag, laddove la risposta in real time agli input risulta fondamentale per sconfiggere gli altri giocatori connessi (e ce ne sono già di fortissimi).

Liu Kang è il campione di Mortal Kombat. Le sue gesta sono raccontate in due film assolutamente trash ma da vedere a tutti i costi se amate la serie.

Presenti alche alcuni Extra sicuramente non di rilievo ma dedicati agli appassionati: navigando tra i menù infatti, potrete accedere alle biografie di ogni combattente (parliamone...) e visualizzare i vari finali della modalità Arcade. Dei ringraziamenti al team, credo interessi pochino a tutti quanti.

Curato, paradossale, divertente: Mortal Kombat Vs DC Universe strizza l'occhio al suo passato ma si catapulta nel futuro con un improbabile mix di personaggi che alla fine del giro, incredibilmente, funzionano come se avessero sempre calcato la scena videoludica insieme. La modalità online non sarà perfetta e la modalità storia, seppure in doppia versione, è decisamente troppo corta ma il picchiaduro c'è e l'unico limite all'acquisto potrebbe essere il vostro prediligere un altro tipo di gameplay, un'altra scuola. Qui invece c'è poco da dire: è Mortal Kombat e anche se può apparire meno violento e irriverente rispetto al passato, nell'anima non è cambiato ma, anzi, si è rinnovato in una maniera inaspettatamente coinvolgente. Bel lavoro Midway.

8 / 10

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Alberto Belli

Contributor

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