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Need For Speed: Nitro

Trenta divertenti minuti di follia. E basta.

Dopo ogni manovra di guida conclusa positivamente (derapate, sorpassi o mantenere la testa della gara), inoltre, viene caricato un turbo in perfetto stile Burnout, che può essere attivato muovendo in avanti il telecomando.

La polizia, l’elemento tipico di Need For Speed, interviene anche in Nitro, gettandosi in folli inseguimenti nel bel mezzo delle corse e cercando di buttare fuori strada il giocatore. Al crescere dei danni si riduce la possibilità di sfruttare il turbo, quindi è importante tenersi sempre alla larga dagli sbirri, seminandoli con una guida spericolata oppure raccogliendo il potenziamento che permette di indirizzare le volanti verso uno degli avversari in pista.

In caso si dovessero subire danni eccessivi, comunque, si può sempre risolvere il problema raccogliendo l'icona a forma di chiave inglese, che garantisce la riparazione completa dell'auto.

Nitro si allontana dalla norma dei giochi di guida arcade nel momento in cui inizia a combinare le gare con una sorta di abbellimento artistico dei tracciati attraverso la pittura dei fondali con il colore o i graffiti del leader della corsa. Quando il leader cambia, nuovi graffiti vanno a coprire quelli del pilota precedente.

Sembra macchinoso, è vero, ma vi assicuriamo che lo stile artistico esagerato è uno degli aspetti più divertenti del gioco, con il solidissimo framerate e il grande senso di velocità a completare il quadro. Se paragonato agli altri capitoli di Need For Speed, Nitro aggiunge quel tocco di colore e di follia visiva di cui la serie aveva tremendamente bisogno.

Il gioco propone circa 30 tipi di auto ripresi da modelli realmente esistenti da acquistare, sbloccare e guidare. Si può scegliere fra le city car, le street car, le performace e le supercar, fra cui troviamo la Ford Escort RS Cosworth, la Corvette Stingray, la sempreverde Subaru Impreza e lo splendido VW Type 2.

La monotonia del gameplay è l'elemento peggiore del gioco.

Ogni modello è catalogato in base ai valori di velocità, maneggevolezza, derapata e resistenza, che non possono essere cambiati in alcun modo. Le modifiche sbloccabili nel corso del gioco, infatti, hanno una valenza unicamente estetica.

Nonostante le caratteristiche esplosive appena descritte, però, la verità è che il gameplay di Need For Speed: Nitro non riesce a catturare a lungo l'attenzione.

Forse l'idea era proprio questa. Magari EA immaginava un'esperienza in cui i giocatori potessero fare una rapida partita per poi abbandonare il gioco qualche settimana, ma si tratta di una visione piuttosto estrema. Durante le sessioni più lunghe, Nitro fa di tutto per coinvolgere il giocatore per più di 10/15 minuti, ma fallisce nell'impresa anche a causa dei contenuti che non riescono a dare forza alle idee di base. La ripetitività di gioco è estenuante, e i diversi tracciati e le modalità di gioco offerte non bastano a risolvere la situazione.

Perfino la distinzione fra le classi di automobili fallisce nel tentativo di sviluppare un po' il gameplay, e dopo appena mezz'ora ci si sente come se si avesse già visto tutto ciò che il gioco ha da offrire. Need For Speed: Nitro potrà anche urlare “Frenesia!” a pieni polmoni, ma l'eccitazione iniziale degenera presto nella monotonia più brutale. Realizzare un'esclusiva per Wii dedicata a un pubblico casual è un conto, ma non è certo strappando al gioco tutta la sostanza che si può sperare di ottenere risultati apprezzabili.

4 / 10

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Need for Speed: Nitro

Nintendo Wii, Nintendo DS

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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