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Nier

Un padre, una figlia e un grimorio.

I puristi della categoria rimarranno senz’altro delusi da questa caratteristica, ciononostante gli sviluppatori hanno comunque pensato bene di compensare questa mancanza attraverso il sistema di crescita delle armi. Ogni arma in vostro possesso partirà infatti da un livello base, che potrete accrescere potenziandone le statistiche attraverso la raccolta e il conseguente utilizzo di alcuni materiali grezzi. Insomma, tenete gli occhi sempre ben aperti!

A questo si aggiunge poi la presenza di particolari “parole”, ottenibili attraverso l’eliminazione di specifici nemici, la cui applicazione su armi, magie, schivata o parata (o volendo anche tutte le categorie) garantisce bonus di varia natura, dall’aumento dell’esperienza ottenuta dopo ogni uccisione, all’aumento della velocità di ricarica del mana. Si tratta di un sistema di potenziamento molto insolito, forse fin troppo, capace però di stimolare la curiosità di qualsiasi videogiocatore in maniera alquanto inaspettata.

Tecnicamente parlando il titolo propone una realizzazione abbastanza altalenante. Se da un lato i boss, le sequenze narrative e, nel complesso, gli effetti legati agli incantesimi risultano tutto sommato buoni, dall’altro è necessario sottolineare come tutto, a partire dallo stesso Nier per arrivare fino a molti dei boss più temibili, il gioco appaia visivamente mediocre e privo di quella cura per i dettagli che, spesso, si rivela determinante per garantire un grande impatto visivo.

Yonah riuscirà a sopravvivere alla sua malattia? A voi scoprirlo!

Il tutto è purtroppo minato da animazioni mediocri, specie per quanto riguarda la corsa e i salti e un bruttissimo, nonché surreale effetto “fermo immagine” che si verifica ogni qualvolta il protagonista si scaglia contro i nemici con attacchi corpo a corpo. Difetti marginali, non c’è dubbio, ma che minano la fluidità dei combattimenti (e dunque di riflesso l’impatto visivo) in maniera tutt’altro che marginale.

Il comparto audio è, al contrario, privo di vere e proprie mancanze. La colonna sonora è infatti composta da brani gradevoli e del tutto adeguati al contesto, e gli effetti sonori, così come il doppiaggio, sono di buonissima fattura, contribuendo a incrementare l’immersione nella realtà di gioco (a patto che si conosca l’Inglese, ovviamente).

Tralasciando alcuni evidenti limiti tecnici, Nier è dunque un titolo sostanzialmente valido che pur non eccellendo sotto alcun punto di vista, è capace di stimolare un discreto interesse per tutto l’arco dell’avventura. Sebbene la mancanza di un sistema di progressione tradizionale possa senz’altro deludere, e il gameplay evidenzi qualche difetto di troppo, l’affascinante struttura narrativa e il discreto combat system sono infatti più che sufficienti per assicurare un’esperienza piacevole e duratura a qualsiasi appassionato della categoria. Se foste fra questi, sentitevi dunque liberi di aggiungere un punto al voto finale, tenendo comunque a mente che non si tratta di una pietra miliare nel campo dei jRPG.

6 / 10