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N.O.V.A.

Copiando s'impara?

Diciamocelo francamente e senza mezzi termini: nel giudicare e recensire un prodotto come N.O.V.A. ci si trova dinnanzi a problematiche che vanno al di là del gioco stesso, per sfociare in questioni di natura squisitamente filosofica.

Sino a che punto è possibile seguire la strada tracciata con successo da altri senza arrivare apertamente al plagio? Dove finisce l'ispirazione/citazione/omaggio e dove inizia la copia senza ritegno? È giusto prendere un bel voto scopiazzando?

Non pensiate che le mie siano sterili pippone accademiche del tutto fini a se stesse: non è mia intenzione sostituirmi all'esimio Bittanti e non mi va certo di indossare gli improvvisati panni del Marzullo dell'entertainment elettronico, eppure il discorso è tremendamente serio.

Perché N.O.V.A. è, senza giri di parole, H.A.L.O., anzi, è Halo con una spruzzatina di Metroid e di Dead Space, tanto per essere precisi. La copia è di quelle talmente spudorate e lampanti da lasciare per un attimo confusi e spaesati: non soltanto il feeling è quello, con direzione artistica, colori e impatto generale identici alla fortunatissima saga Bungie, ma persino personaggi e situazioni sono ripresi come nella peggiore delle patacche cinesi.

Certo, a meno di sostenere che la "somiglianza" tra la Cortana di Halo e la Yelana di N.O.V.A. (IA personificata in un azzurrognolo ologramma dalle fattezze femminili) non sia del tutto casuale, of course. A prescindere da tristi operazioni di cut&paste, però, il first person shooter targato Gameloft nasconde comunque un cuore caratterizzato da un'innegabile qualità.

Non vi ricorda nulla di familiare, vero?

La prima cosa a balzare all'occhio è certamente la strepitosa realizzazione tecnica, con un motore 3D performante e puntualmente in grado di stupire in virtù di una resa visiva davvero massiccia e ricca di dettagli. Siamo sinceri: se soltanto un paio di anni fa ci avessero detto che i giochi per cellulare (perché in fondo di questo si parla!) sarebbero arrivati a questi livelli avremmo semplicemente dato del folle al nostro interlocutore, ed è bello e sorprendente essere smentiti in questo modo.

Come recitava una campagna pubblicitaria di qualche stagione fa, ad ogni modo, "la potenza è nulla senza controllo", ed è proprio da questo punto di vista che il granitico N.O.V.A. sembra scricchiolare un po'. Con l'immancabile analogico virtuale controllerete il movimento del Master Chief-wannabe, mentre con lo slide del dito sullo schermo gestirete la mira (si spara, si salta e si cambiano le armi premendo appositi pulsanti a schermo). Intendiamoci bene: riuscirete a giocare e con un po' di pratica i risultati saranno pure mirabili, eppure la fluidità e l'immediatezza del caro vecchio joypad (senza scomodare mouse e tastiera, ci mancherebbe!) rimarranno purtroppo un vago miraggio.

Con 13 missioni e 3 diversi livelli di difficoltà, il supporto al multiplayer per 4 giocatori in Wi-Fi locale ed online e un sistema di achievement dedicati, N.O.V.A. è indubbiamente un FPS godibile e divertente, ideale per qualche sana blastata da passeggio. Se amate il genere non esitate a farlo vostro: il biglietto di sola andata per New Mombasa, pardon, New Ceres, costa 5.49 Euro.

8 / 10

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N.O.V.A.

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Marco Mottura

Contributor

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