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Overlord: Dark Legend

Un malvagio esordio su Wii...

Una delle differenze più evidenti rispetto al primo capitolo del franchise (ed al suo sequel diretto) è che le anime ottenute andranno a sommarsi ad un quantitativo complessivo e non a quattro diverse categorie caratterizzate da uno specifico colore (e quindi legate ad una particolare tipologia di serventi). Questa semplice scelta di design rende il gioco decisamente più accessibile e meno frustrante visto che non rischierete mai di non poter evocare uno specifico servente a causa della mancanza di una determinata tipologia di anime (cosa che spesso accadeva nel primo Overlord). Tutto questo significa che non vi capiterà mai di restare a corto di serventi (anche grazie al grande numero di anime che sarà possibile ottenere dopo ogni uccisione). Verso la fine dell'avventura è infatti molto probabile che vi ritroviate con centinaia di serventi pronti per essere chiamati in azione.

Sebbene sia innegabile come le dimensioni ridotte delle proprie "armate" e la facilità nella raccolta di risorse regalino un'esperienza all'insegna della spensieratezza, è però altrettanto vero che, spesso, vi ritroverete un po' a corto di stimoli, fino al punto di sperare che le cose si facciano più complesse. Le varie quest non vi causeranno grandi difficoltà e non richiederanno particolari abilità tattico-strategiche per essere portate a termine con successo. È dunque evidente che Codemasters abbia puntato ad attirare l’interesse di una diversa tipologia di videogiocatori, ma alla luce della sostanziale semplicità dell’avventura, ci saremmo aspettati qualcosa in più.

Così com'è, Overlord: Dark Legend non è purtroppo in grado di proporre veri e propri ostacoli durante le 8-10 ore che compongono l'avventura principale e le nuove feature, come l'abilità di usare i serventi come delle bombe, entra in gioco solo un paio di volte (mentre gli incantesimi dell'Overlord sono un qualcosa che può essere ignorato anche completamente, a meno che non vi piaccia trasformare i nemici in delle pecore). Allo stesso modo, la facilità e velocità con cui si possono ottenere grandi quantità di oro, rende il potenziamento di armi, equipaggiamenti e serventi un processo davvero poco stimolante e appagante.

Poter contare su un’orda di serventi pronti a tutto non ha davvero prezzo.

Overlord: Dark Legend evidenzia qualche limite anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica: gli splendidi scenari tipici delle altre versioni soffrono infatti del passaggio a 480p del Wii e sebbene alcuni livelli siano decisamente migliori di altri, il motore di gioco mostra una certa difficoltà nel rappresentare i dettagli, con conseguenti cali di framerate. Il tutto è poi impoverito da inquadrature che, pur essendo sostanzialmente valide per la maggior parte dell'avventura, possono talvolta creare qualche problema, contribuendo così a dare l'impressione che il prodotto avrebbe forse meritato qualche piccolo ritocco in più prima di essere lanciato sul mercato.

Trattandosi del debutto ufficiale di Overlord sulla console di casa Nintendo, Dark Legend può essere considerato prodotto ottimo. L'unione tra malvagità e comicità si rivela un mix vincente, e il suo particolare gameplay, capace di fondere alla perfezione strategia ed azione, riesce a di divertire per tutto l'arco dell'avventura. Come detto in precedenza non è però tutt'oro quel che luccica e dunque, pur essendo meno frustrante di Ovelord II, questo titolo perde gran parte del suo fascino a causa di una difficoltà tutt'altro che sostenuta. Insomma, le potenzialità per espandere quest'interessante concept di gioco ci sono tutte, ma dovremo forse aspettare il prossimo capitolo per Wii per vedere soddisfatte tutte le nostre aspettative.

7 / 10

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Overlord: Dark Legend

Nintendo Wii

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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