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Re Artù

Un grande condottiero a un piccolo prezzo.

A fianco poi delle avventure cavalleresche esistono anche altre tipologie di imprese, tutte in grado di portare benefici (o malus in caso di esito negativo) al vostro condottiero, favorendone così la crescita e l’acquisizione di nuove abilità od esperienze: abbiamo così le missioni diplomatiche, le missioni belliche, le avventure commerciali o addirittura dovrete fronteggiare delle catastrofi naturali, dove solo il vostro intervento alla “Bertolaso” potrà impedire conseguenze dirompenti al vostro regno.

Valutando complessivamente l'impegno richiesto per avere ragione delle terre di Britannia, vi devo confessare che anche a livello “normale” dovrete sudare le classiche sette armature per raggiungere risultati accettabili e non incappare in numerose (e demoralizzanti) sconfitte: se avete quindi sempre sognato di essere uno dei protagonisti della tavola rotonda, non avrete certo vita facile.

Tale difficoltà non è frutto unicamente di un'intelligenza artificiale discretamente abile, sia nelle battaglie che negli aspetti gestionali, tanto che in un paio di occasioni sono stato colto realmente di sorpresa dalle reazioni delle truppe guidate dalla CPU, anche a causa di un bilanciamento che a volte produce risultati opposti a quelli aspettati.

Bum!

Gli arcieri ad esempio immagino facciano intense sessioni di body building, visto che il danno che sono in grado di procurare risulta eccessivo se confrontato alla potenza nominale dei cavalieri; questi ultimi inoltre se presenti in numero adeguato, vi consentiranno di ottenere vittorie roboanti senza possibilità di appello.

Peccato che la maggior parte delle volte saranno i vostri avversari a essere equipaggiati meglio sotto questo punto di vista e quindi dovrete ricorrere al campionario di magie e combattimenti epici per riuscire a debellare il vostro nemico.

Se già questo vi sembra abbastanza (ricordate che il numero di ore disponibili in una giornata è limitato e dovrete anche mangiare e dormire, non solamente giocare), vi rammento che manca anche la parte legata alle battaglie istantanee, dove in quattro e quattr’otto potrete gettarvi sul terreno di scontro dimentichi della diplomazia, delle tasse e di tutti gli inutili orpelli economici, focalizzando così la vostra attenzione sulle battaglie e sul filo della vostra spada.

È sempre all’interno di questa modalità che troverete l’unica possibilità di sfidare in multiplayer qualche vostro (s)fortunato amico, così da ovviare ai malinconici momenti in cui vi sentirete soli e abbandonati da un mondo che cerca inesorabilmente di uccidere i vostri baldi cavalieri.

Estate: c'è chi va al mare e chi va a mietere nemici…

Graficamente il gioco, pur risultando poco esigente in termini di risorse, risulta sicuramente piacevole alla vista, andando a toccare abilmente la sensibilità del giocatore e trovando la sua forza nel rappresentare un contesto narrativo conosciuto ai più. La magia dei canti di Ancillotto e Ginevra trascende infatti la potenza delle schede grafiche o gli effetti particellari che comunque sono presenti e in tenuta da festa: i modelli dei soldati e dei cavalli durante le battaglie risultano ad esempio davvero ben fatti.

Re Artù sfida così a singolar tenzone la storica serie di Total War e, seppur sconfitto, può affermare di uscire a testa alta dal confronto: un prezzo competitivo di €19,95, una trama solida, un ottimo comparto grafico, e in generale, una giocabilità sicuramente interessante grazie alle sue derivazioni ruolistiche, fanno infatti del titolo Neocore un prodotto da considerare con attenzione se la mattina siete soliti fare colazione con pane e mappe strategiche.

Peccato per alcuni problemi di bilanciamento che alla lunga ne inficiano la perfetta godibilità e per la mancanza di una campagna multiplayer, attesa però probabilmente per un prossimo futuro. Cavalleresco.

8 / 10

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Roberto Bertoni

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Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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