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Ready 2 Rumble Revolution

KO tecnico al primo round.

Potrete colpire il vostro avversario con diretti, ganci e montanti, sia sinistri che destri, indirizzati alla testa e al corpo. Il tutto sia in versione debole che forte. Non mancherà ovviamente anche la possibilità di abbassarsi, schivare, bloccare ed eseguire rapidi contrattacchi. Le azioni a disposizione saranno insomma sulla carta varie e differenziate, anche se la pratica si rivelerà dolorosamente un'altra storia.

Per riuscire a diversificare i colpi dovrete infatti impegnarvi in complesse combinazioni di movimenti da eseguire e tasti da premere, e proprio dalla raccapricciante gestione del motion control arriveranno i problemi più seri. Per prima cosa le movenze che il gioco vi richiederà assomiglieranno a tutto fuorché alla boxe, a patto naturalmente che una sorta di goffa parodia di un direttore d'orchestra schizofrenico non vi ricordi in qualche modo Mike Tyson.

A qualche rilevante impasse in termini di coinvolgimento ed immedesimazione (che dovrebbero poi essere il fulcro dell' intera esperienza, ma per un attimo facciamo finta di chiudere entrambi gli occhi...) si aggiungeranno poi inspiegabili e fastidiose lacune nella rilevazione dei vostri input. Non parliamo però delle imprecisioni -comunque ingiustificate ed ingiustificabili, beninteso- riscontrate nella versione New Play Control di Mario Power Tennis: qui siamo ad un livello di approssimazione a dir poco grottesco, con percentuali di errore che scadono ampiamente nel tragicomico.

Sulla carta non sarebbe neanche male. Peccato che una volta provato...

Come se tutto ciò non fosse di per sé sufficiente a farvi completamente desistere da ogni proposito d'acquisto, è impossibile non menzionare anche i devastanti squilibri di ritmo che affliggono la cartoonosa boxe di Aki Corporation: Ready 2 Rumble Revolution è un gioco fastidiosamente lento a più livelli. Lento nell'esecuzione dei colpi, lento nella loro fallace rilevazione, lento nelle dinamiche di combattimento. Il che è in una sola parola ingiustificabile per un titolo del genere.

Cosa rimane dunque? L'irriconoscibile progenitore deforme di un titolo una volta pure godibile e con una sua ragion d'essere. Verrebbe allora forse da chiedersi il perché di questo insensato comeback, ma probabilmente è meglio non porsi certe tristi domande. Punch-Out salvaci tu.

3 / 10