Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Sam & Max S03E04: Beyond the Alley of the Dolls

Un discreto episodio in vista dello scoppiettante finale.

Non so siete dei fan di qualche serie televisiva in particolare, ma essendo queste ultime il fenomeno televisivo del decennio, direi che la cosa sia quanto meno probabile. Dando quindi per scontato che facciate parte dei malati di serialità, saprete benissimo che quando si arriva nei pressi del termine di una stagione, si assiste a un aumento esponenziale di rivelazioni, colpi di scena e sconvolgimenti epocali, il tutto per cercare di tenere desta l’attenzione dello spettatore e contestualmente chiudere tutti i filoni narrativi che sono stati aperti nelle puntate precedenti.

Il quarto episodio di Sam e Max, il penultimo di questa stagione, non sfugge a questa regola non scritta, portando sul palcoscenico dei vostri monitor una carrellata dei migliori personaggi apparsi fino a questo momento e cercando allo stesso tempo di mischiare la carte in tavola per arrivare a un finale da fuochi d’artificio.

Le vicende, come logico, partono esattamente da dove le avevamo lasciate il mese scorso, con un nugolo di “Sam Zombie” impegnati a invadere la città e a scatenare il panico: riuscire a comprendere chi li mandi, perché e cosa vi sia dietro a questo diabolico piano, sarà quindi il vostro compito, invero non esattamente fra i più facili.

Questa immagine testimonia la serietà e profondità delle vicende raccontate.

Purtroppo, nonostante le premesse narrative siano stuzzicanti, lo svolgimento sembra perdere un po’ quella brillantezza a cui TellTale ci aveva abituato con questa stagione: alcuni passaggi risultano infatti eccessivamente lenti e in generale può capitare di trovarsi in situazioni da “già visto” che non aiutano di certo a tenere desta l’attenzione.

Anche i poteri di Max soffrono dalla sindrome da riciclaggio, sebbene per onor di cronaca un paio di situazioni, fra cui il già citato super finale, risollevano decisamente la media, tanto da valere il prezzo del biglietto.

Valutando complessivamente il perché di una tale situazione, la risposta che mi sono dato è che probabilmente l’attenzione degli sviluppatori sia già rivolta all’episodio conclusivo e, nonostante lo spirito aggressivo/ironico di Sam e Max sia sempre lì a tenere su la baracca, è innegabile che Telltale ci abbia viziato su altri livelli di intrattenimento.

A livello grafico la tendenza è invece rivolta al continuo miglioramento, con un utilizzo della telecamera e dei vari piani di regia talmente buoni da essere probabilmente la vera nota positiva di questo episodio, nonché fulcro sul quale gli sviluppatori americani sembrano aver deciso di giocare buona parte dello sviluppo di BtAtD.

Vecchi nemici e nuove nemesi faranno a gara per dare filo da torcere ai nostri.

Il numero di locazioni disponibili continua infatti ad aumentare, così come la loro varietà, staccando in maniera sempre più netta i risultati raggiunti con le stagioni precedenti: a ogni nuova puntata ho sempre più chiara la certezza che il giocare tutti e cinque gli episodi in una unica soluzione porterà The Devil Playhuose (per i più distratti, il nome della stagione) nell’Olimpo delle avventure grafiche.

Anche il comparto audio risente di questa influenza positiva, virando decisamente verso il serioso e contribuendo a creare un’atmosfera hard boiled che procura un’interessante dissonanza con la sprezzante sfacciataggine di Max e la bonaria calma di Sam: riuscire a rimanere seri è praticamente impossibile e probabilmente e proprio questa l’intenzione degli sviluppatori.

Questa volta Telltale sembra quindi aver giocato al risparmio, mostrando in alcune situazioni dei limiti nel trovare ad ogni costo delle soluzioni originali: certo, siamo sempre ampiamente sopra la soglia della sufficienza, ma il voler cambiare “regista” ad ogni giro di giostra rischia alla lunga di non essere una soluzione ottimale, soprattutto in virtù della difficoltà a gestire con la dovuta organicità la carica visionaria che il nostro duo porta in grembo da sempre.

Giudizio: il ragazzo è dotato ma sembra distratto in classe.

7 / 10