Singularity
Una sorpresa che vi porterà indietro nel tempo.
In alcuni momenti ci si ritrova proiettati nel 1955, all'epoca in cui Katorga-12 era il fiore all'occhiello delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (in realtà non è mai esistita, ma non diciamolo a nessuno). In questi casi bisogna fare attenzione perché, come il buon “Doc” Emmet Brown insegna, tutto quello che si fa nel passato si riflette nel futuro.
E veniamo allo spinoso discorso longevità. L'avventura principale dura intorno alle 10 ore, alle quali va aggiunto il tempo passato in rete. Si, perché anche Singularity, nonostante il nome, ha un multiplayer. Niente di particolarmente rivoluzionario, ma comunque solido e divertente. Due sono le modalità disponibili: Extermination e Creatures Vs Soldiers. La prima è una variante del classico “assalta e difendi” mentre la seconda è, in tutto e per tutto, un deathmatch che mette di fronte umani e mostri del gioco... come dire COG Vs Locuste!
Accumulando esperienza e uccisioni si possono sbloccare nuovi “perk”, che rendono ancora più varie le partite in rete. L'unico problema che ho riscontrato è stato quello della ricerca delle partite. Forse i server non erano ancora a pieno ritmo o forse c'erano pochi giocatori in giro (ancora tutti su MW2 e GOW3), fatto sta che in tre giorni sono riuscito a completare al massimo una decina di match. Nessun problema invece per quanto riguarda la lag, né ho riscontrato bug durante il gioco: tutto è filato via liscio come l'olio... certo, bisogna vedere se la situazione rimarrà la stessa quando (e se) i server si riempiranno.
Se doveste decidere di addentrarvi nel multiplayer di Singularity, vi consiglio di stare dalla parte delle creature, decisamente più divertenti rispetto agli umani. Alcune possono scagliare barili esplosivi contro i nemici, altre possono rallentare il tempo e ripristinare l'energia dei compagni letteralmente... vomitandogli addosso. Se, tuttavia, preferite rimanere dalla parte dei terresti, potete sempre divertirvi a vomitare (e due) fuoco sugli avversari e a teletrasportarvi alle loro spalle prima di farli fuori.
Sono riuscito a convincervi della bontà di questo gioco? Spero proprio di sì, perché se doveste decidere di ignorarlo rischiereste di perdervi uno dei titoli più interessanti di questo inizio estate. Non è rimasto molto da giocare in giro, e se avete esplorato ogni centimetro del west di RDR e consumato anche i cerchioni delle vetture di Split/Second e Blur, vi restano poche alternative. Questa è sicuramente una delle migliori.