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Spider-Man: Il regno delle Ombre

L'insostenibile tela del ragno.

Se da un lato è vero che il sistema di controllo sia risultato abbastanza funzionale e in un certo senso godibile per chi stringe in mano il joypad, dall'altro dobbiamo tristemente ammettere che è tutta roba già vista nei precedenti episodi, gli stessi che Activision ha avuto la premura di pubblicare di anno in anno con puntuale tempismo. Non negheremo il divertimento che può scaturire dal volteggiare per la città, tra grattacieli, ponti e quant'altro sia utile a raggiungere il cielo, ma diciamo che il tutto perde di interesse ben presto, soprattutto per chi è già avvezzo a tali meccaniche.

Ci preme sottolienare anche alcune pecche relative alla visuale, che sembra costantemente incapace di star dietro alle evoluzioni acrobatiche del nostro personaggio offrendoci spesso e volentieri inquadrature del tutto fuori luogo. Ciò può diventare un problema serio se si sta tentando di scalare edifici particolarmente alti, dove il tempismo e una corretta visione dell'ambiente si rivelano elementi fondamentali. La frustrazione aumenterà soprattutto quando vi ritroverete senza punti stabili e senza possibilità di orientamento. Svariati difetti di carattere grafico, vedi assurde compenetrazioni di poligoni e ambigue animazioni dei personaggi, completano un quadro tecnico non certo esaltante.

La possibilità di passare dal costume tradizionale (rosso e blu) a quello nero vi consentirà di attuare differenti strategie d'attacco, ma sarà un puro spirito d'inerzia a spingervi nell'esplorazione della città, inspiegabilmente piatta e vuota per un titolo next-gen. Va da sé che gran parte dei combattimenti possono benissimo essere affrontati usando unicamente gli attacchi basilari. Il nostro beniamino ha infatti la possibilità di recuperare autonomamente le energie, e proprio per questo le opzioni di difesa rimarranno meramente a discrezione del giocatore. Stranamente, il nostro eroe sarà capace di curarsi in pochi secondi, mentre Wolverine, uno dei principali personaggi di supporto nonché particolarmente dotato di abilità autocurative, non ne sarà capace.

Fai il bravo. Te lo ripeto, fai il bravo...

I presunti problemi morali, scaturiti dall'uso del costume nero, sono più evidenti nelle scene in computer grafica che in termini di gameplay. Dopo ogni lotta avrete in pratica la possibilità di infierire ulteriormente o dimostrare clemenza. In base alle scelte operate, il titolo vi mette a disposizione quattro diversi finali. In tuttà sincerità, non vediamo alcun motivo plausibile per ripetere l'avventura giusto per scoprire una cut-scene differente.

Spider-Man: Il regno delle Ombre tenta la via dell'approccio commerciale senza nemmeno troppa convinzione e, cosa peggiore, non rende giustizia ad un brand dalle grandi possibilità. Le meccaniche di gioco collaudate nella passata generazione, possono e devono essere rinfrescate da qualcosa di nuovo, qualcosa che non sia possibile riassumere in missioni tutte simili tra loro e in un'esplorazione insensata degli ambienti di gioco, per quanto vasti possano essere. Non è certamente un titolo ingiocabile, ma con tutto un valido catalogo di titoli action attualmente disponibile sul mercato, Il regno delle Ombre potrebbe essere giusto qualcosa con cui dilettarsi in un weekend. Magari prendetelo a noleggio.

6 / 10

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Spider-Man: Web of Shadows

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Dario Tomaselli

Contributor

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