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The Whispered World

Odi et Amo...

The Whispered World è infatti un'avventura con gli attributi, come non se ne vedevano da tempo e non c'è spazio per le recriminazioni o per le “mammolette”: gli enigmi si possono chiamare tali nella loro assurda logicità e non c'è la bella nel bosco da salvare ad attendervi alla fine del gioco. Un azzardo forse, un poetico modo di essere a mio parere.

Forse uno dei pochi aspetti che vi rammenteranno che tuttavia siamo nel 2010 è Spot, il bruco compagno di viaggio del protagonista: utilizzare le sue doti per districare alcuni enigmi dona infatti una parvenza di non linearità a un'avventura che nel complesso scorre dritta e sicura sui propri binari, raccontando una storia che, mi preme sottolinearlo nuovamente, parla direttamente ai vostri sentimenti, con una triste ironia a tratti spiazzante. Ma è questo quello che cercate?

Certo, come diretta conseguenza di questa impostazione generale troviamo poi anche la parte negativa di una scelta così anacronistica, con un ritmo che per molti stenterà a decollare e una caccia al pixel che può risultare snervante. Ma è l'impianto narrativo, la storia che vi vedrà protagonisti, l'effetto macchina del tempo, l'amore per le atmosfere di quando si stava meglio che fanno la differenza e che rendono questo gioco così unico e così speciale. Tutto semplice, ma tutto così complesso da comprendere a fondo.

Spot non ha mangiato pesante, è solo una delle trasformazioni che potrà acquisire durante il gioco…

Quando infine arriverete alla fine delle vicende, dopo oltre dieci ore di gioco assicurato, un consiglio: assicuratevi di avere al vostro fianco un bel pacchetto di fazzoletti, visto che verosimilmente vi ritroverete carichi di quel sentimento che accompagna il senso di smarrimento tipico della fine di qualcosa a cui vi siete legati; scegliere se continuare o mollare questo gioco dopo questa recensione dipenderà quindi solo da voi...

Anche nell'analisi del comparto grafico, la mente e il cuore prendono poi due strade differenti: come infatti non si può che rimanere ammirati nel vedere la sapienza e il gusto con cui il mondo di Sadwick è stato tinteggiato, stride vedere di contrasto il basso numero di animazioni dei personaggi, spesso limitati nella loro espressività. Certo, la situazione tecnica complessiva non aiuta di certo, ma è innegabile che già anni fa si è dimostrato che in questo campo è possibile fare decisamente di meglio.

Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino...

L’ultima nota riguarda infine il doppiaggio, espressamente in lingua inglese: qui la varietà e la resa di accenti e inclinazioni lessicali si sprecano, peccando forse però nella scelta delle voci, soprattutto per quanto riguarda il protagonista. Diciamo per intenderci che l'acutezza dei suoi toni vi richiederà ben presto di abbassare il volume in cuffia per non perdere velocemente il dono dell'udito.

Il Mondo Bisbigliato divide in ogni suo aspetto, bisogna essere realisti: o si ama o si odia, non c’è posto per le mezze misure. Se riuscirete a ignorare le varie disattenzioni che affliggono questo prodotto e vi lascerete avvolgere dal caldo abbraccio di un’avventura ricca di sentimenti e di emozioni, potreste davvero trovare un gioco in grado di farvi innamorare. Se invece la realizzazione tecnica dovessero essere un ostacolo troppo grande, il rischio di bollare il gioco come un fallimento è più che reale.

Concludendo, sulla base dei pro e dei contro appena enunciati, ci troviamo costretti ad assegnare quasi a malincuore una sufficienza risicata, in attesa di una patch salvifica che, quando rilasciata, aggiungerà un punto alla valutazione finale...

6 / 10