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Valkyrie Profile: Covenant of the Plume

La piuma della vendetta.

Valkyrie Profile approda su DS, leggero come una piuma, ma con tanta determinazione e un approccio strategico notevole. Il brand di tri-Ace ci riporta quindi alla mitologia norrena, in quell'universo drammatico, malinconico ma proprio per questo maturo e incredibilmente affascinante cui gli altri episodi (dalla PSX alla PS2) ci hanno piacevolmente abituati.

Covenant of the Plume racconta la storia di Wylfried, un giovane bramoso di vendetta nei confronti della Valchiria (la rappresentazione nordica della Morte), rea di aver estirpato l'anima del padre. A seguito di tale perdita, la famiglia di Wylfried vivrà di stenti, e la vendetta nei confronti del destino reclamerà presto un posto nel suo cuore. L'occasione propizia gli sarà data ricevendo in dono una piuma magica, il cui potere potrà finalmente consentirgli di entrare in battaglia e perseguire i suoi propositi. La storia, egregiamente narrata e niente affatto banale, si snoderà in maniera differente a seconda di alcune decisioni fondamentali in mano al giocatore, che si troverà a vivere finali differenti in base alle sue scelte.

Come al solito, lo schermo inferiore seguirà l'azione, mentre quello superiore vi informerà sulle statistiche di gioco.

Il gameplay si fonda su un impianto essenzialmente tattico, alla stragua dei tanti esponenti di genere apparsi sui due schermi Nintendo. Avremo pertanto una visuale isometrica (gestibile tramite i tasti dorsali) e scenari poligonali con la classica griglia in cui far avanzare i membri del nostro party. Il cuore di ogni RPG a sfondo strategico risiede nei combattimenti, e in questo Covenant non fa alcuna eccezione. Badate però che il numero degli scontri sarà predefinito per ogni capitolo: ciò significa che dovremo cercare di portarli a termine nel migliore dei modi e traendone più profitto possibile, se non altro per potenziare al meglio i nostri personaggi.

Questo nuovo episodio della serie mantiene però una certa propensione all'azione diretta che lo differenzia in parte da produzioni simili. Dopo aver disposto i nostri uomini sulla griglia in prossimità dei nemici avremo infatti modo di agire direttamente sui tasti della console per infliggere danni sostanziali all'avversario. Si tratta quindi di spendere determinati action points, ma con la possibilità di combattere controllando più personaggi alla volta. A ciascuno dei quattro tasti frontali del DS corrisponderà un particolare combattente del vostro team, consentendovi così attacchi e combinazioni sempre più elaborate.

L'importanza della dislocazione dei personaggi sulla griglia risulta quindi evidente: le azioni combinate saranno quelle che vi daranno maggiori chances di vittoria, e sarà proprio per tale motivo che ogni giocatore tenderà a manovrare le proprie truppe tenendo bene a mente come fine ultimo attacchi sincronici verso un unico target. Tutto questo avverrà in una schermata ravvicinata, atta ad inquadrare soltanto i protagonisti specifici dell'azione. Il cambio di visuale avviene attraverso un effetto di sfumatura che smorzerà non poco il ritmo di gioco, per poi riprendersi grazie alle combo devastanti messe in atto dai combattenti chiamati in causa.

Uno degli aspetti predominanti delle battaglie è pero da attribuire alla Gooddess Feather, la piuma magica che ci consentirà di infondere poteri strabilianti ad uno dei personaggi del party. Data la peculiare struttura degli scontri, il giocatore si troverà inevitabilmente costretto ad usufruire di tale inestimabile risorsa per proseguire nel gioco. Abbiamo detto "costretto", e non a caso. Se da un lato l'utilizzo della piuma ci consentirà di avere poteri micidiali, dall'altro avrà come conseguenza la morte del personaggio potenziato. Stiamo quindi parlando di un'ulteriore dimensione tattica del titolo, in cui il giocatore si troverà a dover scegliere quando e quali personaggi sacrificare per uscire vittorioso dal combattimento. Ovviamente, i personaggi perduti non potranno più ritornare, ed è proprio sulle differenti scelte del giocatore che il plot andrà costruendosi sino al suo epilogo.

Ognuno dei tasti frontali sarà deputato alle azioni di un personaggio del party.

Ravvisiamo purtroppo una IA non proprio efficace: i nemici si dispongono in maniera talvolta arbitraria e sicuramente poco incisiva. Il giocatore più esperto imparerà presto a tenere a bada gli avversari più tosti, mentre i principianti potranno pur sempre contare sulla piuma e sacrificare i propri guerrieri sorvolando in velocità anche gli scontri più difficili. Scontato dire che nel prosieguo dell'avventura sarà sempre possibile arruolare nuovi agnelli da immolare...

Il comparto tecnico si difende infine in maniera discreta. Buone le musiche e gli effetti sonori (comprese le voci dei personaggi), mentre si sarebbe potuto fare certamente di più in termini puramente estetici. Le location sono in 3D, ma spesso parecchio scarne, soprattutto nella visuale degli attacchi ravvicinati in cui si nota unicamente una piccola porzione di terreno senza alcuno sfondo. Gradevoli invece gli effetti speciali che vivacizzano non poco le mosse speciali, e altrattanto godibili le schermate fisse relative ai dialoghi.

Valkyrie Profile: Covenant of the Plume è in definitiva un buon S-RPG, capace di intrattenervi per una decina di ore circa e offrire qualche valido motivo per essere rigiocato in virtù dei finali differenti. A parte le novità inerenti al sistema di attacco, gli appassionati del genere si troveranno dinnanzi ad un titolo abbastanza solido da meritare l'acquisto. Tutti gli altri farebbero bene a non lasciarsi confondere dai precedenti episodi: il rischio è di restare incastrati in meccaniche che, pur essendo parecchio collaudate, necessitano di tempo e pazienza per essere addomesticate dai neofiti.

7 / 10

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Dario Tomaselli

Contributor

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