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Battlefield 3 - recensione

Il trionfo del multiplayer.

A seconda del proprio stile di gioco, in pratica, ogni giocatore può trovare una configurazione utile per esaltare le proprie qualità. Mirini laser, torce elettriche e decine di altri oggetti influenzano profondamente l'approccio alle mappe e il modo di impostare le proprie uccisioni.

Per la prima volta nella storia degli FPS, per esempio, il mirino laser non è solo un bonus per chi lo equipaggia ma può trasformarsi in un prezioso alleato anche per gli eventuali bersagli, che una volta sotto tiro vedono chiaramente un bagliore rosso sul proprio schermo, guadagnando così una frazione di secondo per cercare di reagire.

L'ambientazione iraniana è decisamente attuale. Nella campagna c'è perfino un riferimento diretto alla morte di Bin Laden.

Nel multiplayer, inoltre, una delle caratteristiche più interessanti del motore di Battlefield emerge con forza. Stiamo parlando della possibilità di seminare distruzione attraverso le ambientazioni, grazie all'ottima gestione della fisica garantita dal nuovo Frostbite 2.

Se nella campagna single player questo dettaglio risulta essere semplicemente coreografico, nelle sfide contro i giocatori umani assume un ruolo di primaria importanza, permettendo di pianificare strategie complesse che nessun'altra saga bellica in circolazione è in grado di offrire.

Far saltare in aria la facciata di un palazzo e sfruttare i detriti così generati per dare il colpo di grazia a un avversario ferito può essere più gratificante di 10 headshot. È proprio grazie alla presenza di un elemento di questo tipo che l'inserimento dei veicoli in Battlefield assume un senso ben preciso. Salire a bordo di un carro armato sapendo di non poterne sfruttare il devastante potere offensivo è più frustrante che altro.

Grazie all'ottimo bilanciamento tra gioco di squadra, distruzione dinamica, potenziamento delle classi e uso dei veicoli, quindi, il multiplayer competitivo di Battlefield 3 si è rivelato essere uno dei più profondi e coinvolgenti che ci sia capitato di provare negli ultimi anni. L'aggiunta al cocktail della tradizionale modalità Deathmatch a squadre, a nostro avviso, non rappresenta una grande conquista per i fan del franchise, ma di sicuro permette anche a coloro che preferiscono dinamiche più "tradizionali" di muoversi su un terreno meno alieno e ostile.

Per usare alcuni mezzi durante il multiplayer è necessaria parecchia pratica. I caccia appartengono a questa categoria.

Allo stesso tempo è piacevole vedere come attraverso la modalità Squad Rush sia possibile organizzare perfino versioni ridotte dei conflitti su larga scala normalmente offerti da Battlefield, con due squadre di quattro giocatori alternativamente impegnate in attacco o in difesa.

Naturalmente l'esperienza multiplayer competitiva di Battlefield 3 su console è ben diversa da quella offerta su PC (meno giocatori, una minor fluidità e mappe più piccole sono ridimensionamenti di un certo peso), ma considerando il gap tecnico che ormai separa le piattaforme in esame era a dir poco inevitabile. Vogliamo sottolineare, tuttavia, che rispetto ai diretti concorrenti attualmente sul mercato Battlefield 3 ha una marcia in più.

Qualora non doveste ancora averne abbastanza, sappiate che all'interno del disco sono presenti anche sei missioni co-op create appositamente per garantire esperienze varie e articolate. Non stiamo certo parlando di ore e ore di gameplay extra, ma di una piacevole aggiunta che, al pari delle Spec Ops introdotte da Infinity Ward con Modern Warfare 2, permette anche a chi non impazzisce per il multiplayer competitivo di divertirsi con gli amici condividendo un'esperienza davvero ben progettata.

Il bello è che queste missioni sono state progettate per garantire un gameplay variegato e dinamico all'interno della medesima situazione, evolvendosi durante la loro esecuzione e costringendo i giocatori a cambiare repentinamente strategia, passando da un approccio stealth al più tradizionale degli scontri a fuoco su larga scala.

Com'è e come funziona il Battlelog.

A tutto questo va poi aggiunto il Battlelog, il nuovo sistema social di EA il cui intento più o meno dichiarato è di andare a fare concorrenza a Call of Duty: Elite. Si tratta di un servizio che vedete ben descritto nel video qui sopra, incentrato sull'importanza di mantenere uno stretto contatto non solo coi propri amici ma anche coi membri del proprio Plotone (altrimenti definibile col più classico nome di "clan").

Aspettando Modern Warfare 3 per decretare il vincitore di questa attesa sfida, possiamo intanto dichiararci soddisfatti del lavoro svolto da DICE. Sul fronte puramente tecnico il livello generale è estremamente elevato, in particolar modo parlando del comparto audio (davvero eccezionale). La qualità del multiplayer, sia competitivo che co-operativo, fa passare in secondo piano una campagna single player sottotono.

Se la discutibile beta messa in circolazione da Electronic Arts vi aveva fatto mettere in dubbio l'acquisto di Battlefield 3, tornate tranquillamente sui vostri passi. L'ultima fatica di DICE è eccezionale.

9 / 10