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Halo: Combat Evolved Anniversary - hands on

343 Industries alla prova del fuoco.

Lo ammetto, il mio primo contatto con Halo: Combat Evolved Anniversary non è stato dei migliori.

Dopo essermi infatti seduto sul divanetto e avere avviato la prima missione delle tre disponibili (La Pillar of Autumn, Halo e Truth Reconciliation), la prima sensazione è stata di una certa povertà grafica.

Giusto il tempo di domandarmi se non si fosse ecceduto nel proporre un prodotto fedele all'originale, che premendo il tasto Select il mondo di gioco si è ridisegnato sotto i miei occhi nella magnificenza della grafica del giorno d'oggi.

La grafica di Halo Anniversary è la migliore mai vista finora in un gioco rimasterizzato in HD.

Il risultato è quello che possiamo definire senz'altro il miglior remaster in HD mai visto finora. Il vecchio Halo torna infatti in una veste grafica che non ha nulla da invidiare a quella di Reach, ultimo capitolo della gloriosa serie a essere stato prodotto da Bungie, prima del passaggio in Activision.

Al tempo stesso, però, superata la sbornia iniziale, i miei pensieri sono andati alla difficile eredità raccolta dai 343 Industries, perché un gioco del giorno d'oggi presenta una ricchezza visiva semplicemente impensabile dieci anni addietro.

Un'altra pressione del tasto Select mi mostrava infatti muri piatti, cieli senza nuvole, cascate spesse lo spazio di una texture e una vegetazione e un dettaglio grafico cui ormai non siamo più abituati.

Ciò vuol dire che per rifare oggi Halo: Combat Evolved bisogna aggiungere cose che mancavano una volta e quindi assumersi il rischio, col proprio tocco, di snaturare l'opera originaria.

È un po' come se oggi un altro regista decidesse non tanto di proporci Star Wars in alta definizione su Blu-ray, ma lo girasse nuovamente con altri attori, altre scenografie e gli effetti speciali del giorno d'oggi. Ve li immaginereste i fan col fucile puntato pronti a punire la minima mancanza di fedeltà all'originale?

Il discorso si fa poi ancora più complesso, come vedremo, col multiplayer, e qui i 343 Industries si sono presi molti più rischi che non col single player. Penso all'introduzione dell'Armeria , della Fornace e addirittura dei Jetpack, con buona pace dei puristi che si lamentano della pistola Magnum meno potente che in passato.

343 Industries mette a confronto passato e futuro di Halo: Combat Evolved.

E che dire del supporto al Kinect, grazie al quale potremo effettuare una scansione degli oggetti presenti negli scenari, salvando poi le informazioni così ottenute nella Libreria? O dei comandi vocali coi quali ricaricare l'arma, lanciare granate o passare dal motore grafico attuale a quello originario?

Di questo e altro abbiamo parlato col producer Dennies Ries, di passaggio in quel di Milano per la presentazione alla stampa italiana di Halo: Combat Evolved Anniversary.

Eurogamer Di solito le versioni HD delle vecchie glorie si limitano a migliorare le texture lasciando inalterato il conteggio dei poligoni. Nel vostro caso ammetto di essere rimasto sorpreso dalla resa finale, al punto che quando sono tornato alla versione originale è stato quasi uno shock.
Dennies Ries

(ride) In effetti la tua è una reazione piuttosto comune. Molto spesso i ricordi tendono a trarrci in inganno. È stato però emozionante quando con Chad, il game designer, ci siamo messi sulla stessa mappa, uno con la versione nuova e uno con quella vecchia, e abbiamo iniziato a correre partendo dallo stesso punto.

Siamo arrivati al traguardo insieme, segno che la versione HD di Halo è in tutto e per tutto fedele all'originale. Anche se ce lo ricordavamo meglio di quanto sia realmente oggi.

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Stefano Silvestri

Editor in Chief, EG.it

Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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