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WRC 2

Derapate tutte italiane.

Considerando, inoltre, che è possibile scegliere fra diversi livelli di simulazione, è evidente quanto in perfetto stile Milestone anche WRC 2 sia in grado di adattarsi a ogni genere di giocatore.

Spostandoci sulle modalità, il cuore di WRC 2 è rappresentato dalla Road to WRC, che in pratica permette al giocatore di vestire i panni di una promessa del rally per accompagnarla lungo tutta la sua carriera, fino al campionato ufficiale.

La modalità in questione è piuttosto lineare, visto che richiede unicamente di correre una serie di gare scandite da un calendario, cercando di portare a termine diversi obiettivi secondari utili ad accumulare esperienza per salire di livello.

Più è alto il livello del pilota, più la scuderia può espandersi, assumendo ingegneri, responsabili del marketing e via dicendo. Con il denaro ottenuto attraverso i premi, invece, si possono acquistare nuove auto (divise fra ben sette categorie differenti), fantasie e colori per la livrea.

Il navigatore che accompagna ogni gara è un po' troppo ansioso e reagisce con urla e rimproveri anche dopo gli incidenti tranquilli.
Gli eventi Super Special Stage richiedono una certa abilità, vista la difficoltà delle curve e degli ostacoli in essi presenti.

L'unico grande problema della Road to WRC è legato alla sua eccessiva linearità e ad alcune scelte stilistiche, colpevoli di rendere l'esperienza fin troppo piatta e ripetitiva. La colonna sonora che accompagna il giocatore attraverso i menu, per esempio, è in grado di trapanare il cervello trasformandosi rapidamente in un vero e proprio tormentone.

La scelta di non puntare su alcun tipo di filmato o di sequenza narrativa, inoltre, ha costretto i programmatori ad affidarsi a dosi massicce di testo per informare i giocatori in merito a ogni singolo evento del gioco, dettaglio che non fa altro che appesantire l'intera esperienza..

Tutto questo, infatti, non contribuisce certo a mantenere alti i ritmi, costringendo a muoversi lentamente attraverso i menu tra un evento e l'altro. Eventi fra i quali si possono trovare anche i Super Special Stage, percorsi chiusi ben lontani dalla tradizione del rally classico, nei quali due piloti devono dare il massimo per compiere il numero di giri previsto prima del diretto rivale.

Oltre alla Road to WRC, il single player del nuovo titolo Milestone offre un'utile Scuola di Rally (dove apprendere tutti i segreti della derapata perfetta), il classico campionato e le gare singole. Il multiplayer, dal canto suo, permette di affrontare offline gare singole, circuiti o campionati interi alternandosi con uno, due o tre amici, secondo la formula del rally tradizionale strettamente legata ai tempi di percorrenza (la classica "hotseat").

Online, al contrario, è possibile affrontare gli stessi eventi assieme ad altri 15 giocatori, ma l'assenza delle collisioni durante le corse rende superflua la presenza in pista degli avversari, rendendo l'esperienza molto meno gratificante di quanto sarebbe potuta essere con una gara tradizionale. In pratica è come se si corresse contro una serie di ghost car, dettaglio non certo esaltante. La vera nota positiva del multiplayer è rappresentata dai Super Special Stage, che vista la loro struttura permettono a due giocatori di correre contemporaneamente per la gloria della vittoria.

In perfetto stile Milestone, quindi, WRC 2 si distingue per una serie di miglioramenti rispetto al capitolo dello scorso anno. Nonostante questo, tuttavia, manca ancora qualcosa per raggiungere un 8 pieno.

Alcuni dettagli del modello di guida di WRC 2 devono ancora essere ritoccati, il multiplayer non è ancora all'altezza di quello dei diretti rivali e le dinamiche che regolano una modalità single player ricca di potenzialità come la Road to WRC hanno bisogno di una revisione generale. Conoscendo i ragazzi di Milestone, comunque, siamo certi che l'anno prossimo sapranno intervenire con precisione chirurgica per far crescere ulteriormente il marchio di WRC.

7 / 10