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Yakuza 4

Kazuma Kiryu è tornato, ma non da solo...

Se da un punto di vista narrativo siamo su standard incredibilmente elevati (sempre che sappiate apprezzare il pathos e lo humor nipponici), dal punto di vista del gameplay e della struttura di gioco possiamo affermare che il team ha fatto ben poco per variare o anche solo limare la formula precedente. Ciò implica il permanere tanto dei pregi quanto dei difetti ravvisati negli altri capitoli.

Essenzialmente vi ritroverete ad affrontare innumerevoli scontri casuali con gang o scagnozzi di ogni sorta lungo le luminose strade della città (nonostante i nomi fittizi, Tokyo è stata riproposta in maniera eccellente), mentre passate da un obiettivo all’altro. Yakuza 4 rimane pertanto un titolo interamente votato all’azione, nonostante le importanti contaminazioni ruolistiche e gli innumerevoli extra di contorno, che di certo contribuiscono ad amplificare l’esperienza complessiva.

Rozzo e cattivo ma con un serio codice d’onore, Taiga è uno che può guardare Kazuma negli occhi senza provare la minima soggezione.

Il sistema di combattimento è stato ulteriormente affinato, rendendo le combo e gli scontri “uno contro tutti” molto più facili da gestire. Afferrare il nemico, cambiargli i connotati con calci e pugni e infine somministrargli le “fatality” con cattiveria disumana, riesce comunque a regalare enorme soddisfazione, nonostante il plateale senso di déjà-vu.

Per fortuna, gli sviluppatori hanno pensato bene di diversificare gli stili di combattimento di ciascun personaggio, alimentando la curiosità del giocatore nello sperimentare le mosse e le tecniche acquisite sul campo. Vi è senza dubbio una maggiore enfasi sulla fisicità degli scontri e sulla “voglia di far male”. La serie è sempre stata molto incisiva sotto questo aspetto, ma la regia virtuale che segue i combattimenti non si lascerà scappare nemmeno il più minimo dettaglio dell’irruenza con cui mandate a segno i vostri colpi.

La frequenza degli scontri ogni volta che vi avventurate per strada potrebbe nel lungo periodo divenire quasi snervante, ma il tutto viene mitigato dalle continue ricompense acquisite ad ogni vittoria, che grazie ad apposite medaglie vi consentirà di sbloccare combo e mosse sempre più cruente. Le occasioni per fare bisboccia sono ovviamente le più pretestuose, e ci sarà sempre qualcuno il cui destino è di finire schiacciato dai vostri pugni.

Masayoshi è classico poliziotto fuori dagli schemi, ma alcune cut-scene che lo vedono protagonista sono davvero toccanti.

Come ogni episodio della serie, anche Yakuza 4 avrà una pletora di attività ricreative cui è possibile dedicarsi in qualunque sessione di gioco. La quasi totalità dei minigiochi presenti nel terzo capitolo è stata riproposta (vedi i SEGA Club e altri luoghi dedicati al sollazzo), con in più un incremento delle opzioni relative al gentil sesso. Stiamo parlando di tutte le relazioni amorose da intraprendere con le hostess dei vari club, con tanto di massaggi dannatamente piccanti e partite di ping pong (sì, avete letto bene). Riuscirete a restare concentrati nel tentativo di mandare la pallina sulle tette del vostro avversario?

Da un punto di vista prettamente tecnico i risultati sono altalenanti. Le location sono dettagliatissime, luminose e vibranti di vita, ma è anche vero che gran parte di esse non sono altro che la riproposizione di scenari visti sul precedente capitolo. Nulla di nuovo nemmeno sul versante grafico: l’engine del gioco è rimasto identico, e identiche sono le performance. Ciò significa che avremo volti incredibilmente espressivi ma non la pulizia grafica che sarebbe lecito attendersi da un nuovo titolo su PS3. Parte di tale defaillances è certamente dovuta alle ristrette tempistiche di sviluppo, ma i risultati, nel complesso, non posso che ritenersi incredibili.

Nuovi personaggi, un background narrativo competente e capace di avvincere i giocatori e nuovi stili di combattimento, diversificati e approfonditi senza appesantire in alcun modo la snella formula di gameplay. Nulla di tutto ciò può passare inosservato, e nonostante il riciclo di idee precedenti, Yakuza 4 è una serie che continua a guardare unicamente a se stessa, mantenendo immutata la propria dirompente personalità e imponendosi quale una delle esclusive più intriganti di casa Sony. Non ci resta che attendere l’annuncio di una versione occidentale…

Yakuza 4 è attualmente disponibile in Giappone. Al momento, non è ancora stata annunciata alcuna release per il mercato occidentale. Teniamo le dita incrociate!

8 / 10

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Yakuza 4

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A proposito dell'autore

Dario Tomaselli

Contributor

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