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10 cose che vorremo vedere, o non vedere, all'E3 2015

È tempo d'iniziare a pensare alla fiera più importante dell'anno!

Mancano poco più di due mesi all'inizio della più importante fiera videoludica del mondo, l'evento che in settantadue ore condensa tutte le speranze degli appassionati e degli sviluppatori, che fa impazzire i giornalisti tra conferenze serrate e appuntamenti che si susseguono senza soluzione di continuità per vedere un numero spropositato di titoli.

Non si sa ancora cosa ci riserveranno questi tre giorni di inizio estate, ma noi di Eurogamer abbiamo una lista delle dieci cose che speriamo di vedere, o di non vedere, nella fiera di Los Angeles.

1. Giochi che usciranno nel 2015

Il principale trend dello scorso E3 è stato sicuramente "uscita nel 2015", quindi almeno quest'anno dovremmo essere abbastanza certi di vedere molti giochi che saranno disponibili entro fine anno. Speriamo quindi che le varie software house si concentrino più sull'imminente futuro che su altisonanti annunci di titoli che arriveranno il prossimo anno.

2. "What you see is what you get"

Basta demo che ci mostrano un gioco con determinate caratteristiche (audio, video, di giocabilità) che poi non troviamo nel prodotto finito. In alcuni casi la differenza tra demo e prodotto finito è stata davvero troppo marcata. Un po' più di fedeltà e meno trucchi, per favore. E meno Photoshop negli screenshot diffusi.

3. No a presentazioni basate solo su filmati in computer grafica

Diciamolo una volta per tutte: presentare un gioco mostrando esclusivamente un video in CG, per quanto stupendo, non serve a nulla e, anzi, irrita alcuni giocatori. Prendiamo per esempio Scalebound, esclusiva per Xbox One di Platinum Games presentata allo scorso E3. Bello il video, molto, ma cosa ci ha detto del gioco? È un FPS? Un TPS? Un RPG isometrico? Uno alla Final Fantasy VI? E quale sarà la grafica finale? E le meccaniche di gioco come saranno? Come si gestirà l'inventario, sempre che ci sia un inventario? Per quanto si è visto, potrebbe persino essere in cell shading, con i video in CG a fare da contrasto. Ed è solo uno dei mille esempi possibili.

Spettacolare il video di Scalebound, peccato che non dica nulla su come o cosa sarà il gioco…

Questi video non servono a NULLA, non sono mai serviti a nulla. Generano interesse, ok, ma se non c'è la sostanza in quanti se ne ricordano dopo un paio di mesi? Invece di perdere mesi a sviluppare una sequenza in CG, a questo punto non sarebbe meglio dedicare lo stesso tempo a creare un video che mostri come pensate sarà realmente il vostro titolo quando giocato?

4. Il grande ritorno delle esclusive. Meglio se tripla A, ancora meglio se nuove

È inutile nasconderlo: PlayStation 4 e Xbox One non brillano per quantità e qualità di titoli ma soprattutto non hanno le esclusive che i videogiocatori bramano. Certo, il 2015 dovrebbe vedere l'arrivo di titoli da tempo attesi come i nuovi Halo e Uncharted, per citarne due, ma sarebbe bello anche vedere tante nuove esclusive senza un numero in coda al titolo.

5. Remake fatti bene

I remake in versione HD sono una realtà che non sparirà a breve ma, anzi, aumenteranno sempre di più. Il che non è male. L'importante è che siano giochi curati come un titolo di seconda o terza generazione quali saranno.

6. Nintendo cambia politica

Il Wii U non è stato capace di attrarre gli sviluppatori terze parti. Riuscirà l'NX a invertire il trend?

Nintendo è da sempre bravissima a sviluppare giochi per le proprie console. Il problema è che, soprattutto sulle macchine da casa, pare essere l'unica interessata a farlo. Per molti fan questo va bene, ma sono oggettivamente pochi per sostenere le vendite del Wii U. La stragrande maggioranza dei videogiocatori non può permettersi due o tre console, e preferisce comprare una macchina che gli garantisca un ampio parco titoli, di vario genere e di vari sviluppatori. È ora che Nintendo cominci a pensare anche a loro perché il Wii U non può reggersi solo sui suoi appassionati, i numeri questo ce lo dicono chiaramente da anni. Quindi grande attenzione e supporto ai titoli di Electronic Arts, Ubisoft, Activision e tutti gli altri. Per Wii U e, soprattutto, per il futuro Nintendo NX (di cui si spera di scoprire qualcosa all'E3).

7. Basta polemiche sulle "booth babes"

Il moralismo da bacchettoni degli americani è proverbiale, non a caso abbiamo videogiochi (ma anche film e serie tv) in cui si vedono teste saltare, litri di sangue sparsi ovunque ma nessun capezzolo. Perché quest'ultimo è osceno e indecente! Però la rituale pantomima in cui il giornalista di turno gira per gli stand guardando il culo delle standiste salvo poi fare un articolo scandalizzato in cui denuncia il (presunto) degrado... beh, quest'anno ce lo risparmiamo? Dai che ce la si può fare: se non ti interessano le ragazze, non guardarle e non rompere. Perché poi pure loro sono lì a lavorare e magari a loro non dispiace essere pagate.

8. Novità su The Last Guardian

Chi crede ancora che qualcuno ci stia ancora lavorando? Questo E3 vorremmo fosse quello che ci farà sapere in maniera definitiva lo status di questo titolo: o una data di uscita precisa, o l'annuncio che il gioco è stato cancellato. Perché allo stato attuale The Last Guardian sta diventando la nuova barzelletta del mondo dei videogiochi, prendendo il post di Duke Nukem Forever. Sperando che, se mai uscirà, non replichi anche la (pessima) qualità del titolo del Duca.

Ultimo appello per The Last Guardian. Sarà assente anche quest'anno, o finalmente sapremo la verità?

9. Chiarezza sul futuro della Realtà Virtuale e i suoi dispositivi

Quanto dichiarato e mostrato fin qui da Oculus, Valve/HTC e Sony è estremamente interessante ma ancora non è chiara quale sarà la politica dei produttori di hardware e, soprattutto, di software. Il supporto a un dispositivo è fondamentale per capire se valga la pena spendere i soldi per l'acquisto oppure no (costo ancora segreto e chissà quando lo sapremo). L'E3 2015 deve essere quello in cui tutti i maggiori player del mercato svelano le loro carte sulla Realtà Virtuale. Altrimenti si rischia di avere per le mani un nuovo, costosissimo Kinect.

10. Un gioco che lasci tutti a bocca aperta

Infine la speranza di ogni E3: qualcosa di clamorosamente nuovo, inaspettato e che lasci tutti senza parole. Il titolo che da solo ridefinisce il suo genere o addirittura il mondo dei videogiochi. Un po' come lo è stato Assassin's Creed, come sembrava poter essere The Division (e che magari lo sarà), come potrebbe essere Half-Life 3 quando uscirà.