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8 giochi notevoli su Star Wars - articolo

Che la Forza sia con noi!

Quando si parla di licensing e promozione bisogna riconoscere che George Lucas non si è mai tirato indietro. Nel 1977, dopo aver completato 'Star Wars: Una Nuova Speranza', lo scrittore/regista spese molto tempo ed energie per programmare al meglio il suo successivo assalto marketing. Giocattoli, libri, cestini per la merenda e addirittura una spatola da cucina a forma di R2-D2, fecero tutti la loro comparsa, alcuni discostandosi dai personaggi principali della saga per andare a creare storie proprie con nuovi eroi e cattivi, altri prendendo proprio gli elementi più familiari di Star Wars per calarli in contesti insoliti.

A quasi 40 anni di distanza dall'uscita di Una Nuova Speranza, con Rogue One abbiamo finalmente il primo spin-off cinematografico mentre per i videogiochi si tratta di una tradizione perpetuata nel tempo; d'altra parte, l'universo di Star Wars contiene una tale quantità di occasioni per avventure extracurriculari che sarebbe stato davvero scortese non esplorarle. E gli sviluppatori l'hanno fatto, infilando i personaggi più noti di quest'epica fantascientifica in qualunque gioco potessero etichettare, impacchettare, promuovere e vendere, sovente creando nel frattempo nuovi personaggi. Ecco alcuni dei migliori (e dei peggiori) spin-off della storia videoludica di Star Wars.

Star Wars: Droids (1988)

shout>Piattaforme: Amstrad, ZX Spectrum, Commodore 64

Follia da icone in Star Wars: Droids su ZX Spectrum.

Star Wars: Droids ha la caratteristica assolutamente peculiare di essere lo spin-off di uno spin-off. Andato in onda nello spazio dedicato ai cartoni animati della domenica mattina tra il 1985 e 1986 (in Inghilterra con repliche anche negli anni a seguire), il cartone colmava il vuoto narrativo compreso tra Il Ritorno dello Jedi, uscito nel 1983, e quello che sarebbe stato La Minaccia Fantasma ben 16 anni dopo. Medio il cartone animato, deplorevole il videogame pubblicato dal colosso inglese dei titoli budget, Mastertronic.

Come suggerito dal titolo, il gioco vede protagonista l'irascibile duo composto da C3P0 e R2D2 in un'avventura ambientata poco prima di Una Nuova Speranza. Rapiti da una gang di malfattori, i droidi devono fuggire attraverso una serie di tunnel evitando trappole e robot nemici. Due i problemi principali di Star Wars: Droids: l'ex amante della pace 3P0 trasformato in un bastardo dispensatore di distruzione che smazza bombe ai nemici, e il bizzarro sistema di controllo a base di icone che rende il titolo virtualmente ingiocabile. Venduto a poco meno di tre sterline nel 1988, rimane tutt'ora difficile immaginare molti possessori di Spectrum, Amstrad o Commodore 64 entusiasti di questo titolo a dispetto dei personaggi famosi presenti.

Rebel Assault (1993)

Piattaforme: PC, Mega CD

Rebel Assault appariva ricco di adrenalina, ma tristemente non ne era poi così pieno come prometteva.

Con diversi personaggi che riprendevano i ruoli delle loro controparti cinematografiche, Rebel Assault costeggiava vagamente la trama di Una Nuova Speranza introducendo occasionalmente un nuovo pianeta per rimescolare le carte. Si parte con una missione di allenamento sul familiare Tatooine nella quale il giocatore veste i panni di Rookie One, un ingenuo esordiente che ricorda Luke Skywalker nel suo desiderio di imparare il più possibile e unirsi alla resistenza. Ben presto Rookie One si lancia nello spazio per scontrarsi con Star Destroyer, TIE Fighter e, alla fine, con la Morte Nera.

Il tempo non è stato gentile con Rebel Assault. Figlio dell'era nella quale i CD-ROM cominciavano a essere il supporto di riferimento, la sua azione su binari e le sue limitate scene FMV appaiono risibili rispetto agli standard odierni. Sequenze iconiche come l'assalto agli AT-AT su Hoth sono relegate all'angolo della noia se si fa eccezione per quel poco di tiro a segno che si poteva fare a zampe e teste. Eppure, in un'ottica da primi anni '90, Rebel Assault rappresentava un'eccezionale scarto dai platform di Nintendo nei quali si era specializzata la serie. I giocatori potevano ora saltare a bordo di un'X-Wing e combattere l'Impero accompagnati dall'emozionante colonna sonora di John Williams. Che fine ha fatto Rookie One? Probabilmente ha incontrato una morte imprevista nel Beggar's Canyon tentando di pilotare il suo recalcitrante T-16 Skyhopper.

Vedi anche: Rebel Assault 2: The Hidden Empire (PC, PlayStation)

Dark Forces (1995)

Platforms: PC, PlayStation

Blastando Stormtroopers in Dark Forces.

L'originale Dark Forces, ispirato al successo di Doom, presenta ai fan Kyle Katarn, ex ufficiale dell'Impero diventato mercenario al soldo dei ribelli in un periodo antecedente Una Nuova Speranza. Il gioco rivela alcune informazioni interessanti: definito 'rogue', Katarn prende parte a missioni importanti già dalla sua prima uscita, in cui deve infiltrarsi in una base imperiale per sgraffignare i progetti della Morte Nera. Nientemeno. Completato questo obiettivo, a Katarn verranno affidate sempre più missioni, principalmente volte a investigare e smantellare il programma imperiale Dark Trooper, soldati cibernetici dotati di armi e armature superiori.

Come molti di questi spin-off, anche Dark Forces includeva location familiari prese dai film, sebbene la tecnologia dell'epoca limitasse la presenza ai soli veicoli iconici. Comunque si sparava a un sacco di Stormtrooper e ci si divertiva un mondo a vagare nei livelli più d'atmosfera. L'engine era clamorosamente più potente di quello di Doom, dato che Katarn poteva saltare, guardare in alto e in basso e, dal punto di vista architettonico, il titolo vantava una mappa (allora) piuttosto complessa. Il sequel di Dark Forces, Jedi Knight, vedeva Katarn totalmente coinvolto nella ribellione e, come il titolo stesso suggerisce, diventare cavaliere Jedi. Ma per quasi 21 anni è stato l'uomo che ha rubato i piani della Morte Nera.

See also: Dark Forces 2: Jedi Knight (1997)

Star Wars Monopoly (1997)

Piattaforme: PC

Pubblicato su licenza da Hasbro, come il titolo suggerisce chiaramente, Star Wars Monopoly era il classico prodotto aggiornato con luoghi e personaggi di Star Wars. Il gioco da tavolo (a differenza della sua recente iterazione) seguiva in modo piuttosto fedele il modello dell'originale: sparite Piazza Dante, Bastioni Gran Sasso o Vicolo Corto, ecco arrivare la residenza di Lars, la palude di Dagobah e il Palazzo Imperiale di Coruscant. Case e alberghi vennero sostituite con colonie e i porti stellari, e c'erano anche nuove centrali, come la moisture farm, oltre al fatto che le carte Probabilità lasciavano il posto a obiettivi per i cacciatori di taglie.

La versione videoludica fu pubblicata nel 1997 da Hasbro Interactive e fornì divertimento decente per qualunque imprenditore in erba con un minimo di interesse per Star Wars. I segnaposti erano famosi personaggi dei film e si muovevano agilmente sul tavolo di gioco mentre i tiri dei dadi erano sottolineati da colpi di laser provenienti dal Millennium Falcon o da un altro veicolo spaziale. L'azione era intervallata da clip estratte dai film così come da occasionali scontri tra TIE Fighter e X-Wing. Tutto sommato fu una decente trasposizione di un gioco da tavolo, anche se si trattava di uno di quei titoli che durano moltissimo e si concludono con una bella lite in famiglia.

Vedi anche: Star Wars Chess (1993)

Masters Of Teras Kasi (1998)

Piattaforme: PlayStation

Una copertina che prometteva moltissimo, un gioco che manteneva pochissimo

Eccoci arrivati a quello che tutti ricordano, al disastro. Ma per quanto possa essere difficile da immaginare, nel 1998 Masters Of Teras Kasi era qualcosa di realmente grosso. In sintesi, il suo punto di forza era uno, semplice e affascinante: era un beat'em up uno contro uno, coi personaggi di Star Wars. Boba Fett che se le suona con Han Solo? Una guardia Gamorreana che sfonda un razziatore Tusken? In un'anteprima pubblicata sul numero di febbraio 1998 di PlayStation Power si leggeva "è un'idea così buona, così dannatamente ovvia che non poteva non concretizzarsi.” La possibilità di giocare con i propri eroi preferiti in uno scenario diverso dal solito in effetti era attraente, così come i fondali autentici e la musica dei film, quindi cosa andò storto?

Da quanto si vide, molte cose. La trama, ambientata in un periodo indefinito successivo a Una Nuova Speranza, presentava la misteriosa agente dell'Impero Arden Lyn impegnata a coinvolgere i Ribelli nel combattimento con le arti di Teras Kasi. Fin qui tutto bene ma la vera polpa di ogni gioco di combattimento, ossia le mosse, erano prive d'immaginazione e totalmente stupide. Personaggi come Darth Vader e Luke Skywalker brandiscono spade laser e, teoricamente, dovrebbero essere oltremodo superiori rispetto a uno straccione Tusken. Purtroppo il sistema di bilanciamento del gioco ha negato la possibilità di rimuovere gli arti uno per uno, costringendo i grandi Skywalker a mosse di combattimento molli e a flebili saltini.

Tutto di questo gioco lascia l'amaro in bocca, e forse l'idea era già sbagliata a priori.

Vedi anche: The Force Unleashed II (PC, PlayStation 3, Xbox 360)

Knights Of The Old Republic (2003)

Platforms: PC, Xbox

Per quanto criticata, la nuova trilogia ha per lo meno aperto la strada ad alcune eccellenti avventure, come nel caso di Knights Of The Old Republic di Bioware, uno dei titoli migliori. Mentre in termini di gameplay il gioco si collocava all'incirca a metà strada tra i famosi RPG di Bioware e la sua moderna epica in stile Mass Effect, l'ambientazione di KOTOR (4000 anni prima i film della saga) e la superba atmosfera lo resero un classico istantaneo.

Eppure, malgrado sia ambientato molto, molto ma molto tempo fa, la trama di KOTOR non è poi così dissimile da La Minaccia Fantasma, con l'esclusione del bimbetto rompiscatole. Ancora una volta i cavalieri Jedi sono al fianco della Repubblica per fronteggiare la crescente minaccia Sith e al giocatore tocca prendere il ruolo di un soldato della Repubblica deciso a imparare le arti Jedi, fino all'inevitabile scontro col malvagio signore dei Sith, Darth Malak. Il titolo è pieno zeppo di location iconiche e potranno pure essere 4000 anni prima, ma Tatooine rimane sempre una topaia.

Vedi anche: Knights Of The Old Republic II: The Sith Lords (PC, Xbox)

Star Wars: Demolition (2000)

Piattaforme: Dreamcast, PlayStation

Combattimento tra veicoli in stile Star Wars.

Fino all'uscita di questo gioco i famosi veicoli di Star Wars sono stati generalmente ignorati dalla maggior parte dei videogame. D'accorto, si poteva volare su un X-Wing in (ehm) X-Wing, ma un AT-ST o un Landspeeder no? Nel 1998 Activision aveva pubblicato Vigilante 8, un titolo di combattimento tra veicoli che ricalcava lo spirito funky anni '70 di Interstate '76, e quando La Minaccia Fantasma invase i cinema lasciando di stucco tutto il mondo nel 1999, sembrò presentarsi l'occasione per riproporre il template di Vigilante 8 con una nuova veste basata sulla proprietà intellettuale di Star Wars. E a differenza di Teras Kasi, stavolta l'idea funzionò.

Star Wars: Demolition inizia su Tatooine dove il signore del crimine Jabba The Hutt (pre strangolamento, ovviamente) ha deciso di organizzare una serie di scontri nell'arena che garantiscono al vincitore un milione di crediti o qualcos'altro. Come nell'infame beat 'em up, il tutto si concretizza in battaglie incoerenti (AT-ST contro Boba Fett, Landspeeder contro i droidi di Episodio 1 e così via), magari un po' limitate ma assolutamente divertenti grazie all'esperienza accumulata dallo sviluppatore Luxoflux. Senza contare la possibilità di usare il Rancor, spiaccicare Jawa coi piedoni e far fuori i nemici con il fiato infernale.

Vedi anche: X-Wing Alliance (PC)

Star Wars: Bounty Hunter (2002)

Piattaforme: GameCube, PlayStation 2

Non c'è dubbio che uno dei personaggi più popolari di Star Wars sia il brizzolato Boba Fett. Considerando quanto siano brevi le sue apparizioni negli episodi V e VI è piuttosto bizzarro, ma forse è perché i cacciatori di taglie risultano sempre affascinanti, per lo meno nel mondo di Star Wars. Lucasarts fece propria questa idea senza cadere nell'ovvio con la scelta del personaggio, focalizzando il titolo sulle vicende di un giovane Jango Fett, impegnato a farsi le ossa prima di diventare la fonte di miliardi di cloni spietati.

I postumi della Battaglia di Naboo, con il caos che ne è seguito, hanno portato all'attenzione generale la gang dei Bando Gora, che ha cominciato a creare scompiglio nella galassia. Toccherà quindi a Jango mostrare le sue abilità nella caccia, prendendosi cura anche di altri lungo la strada. Star Wars: Bounty Hunter riempie alcune lacune tra episodio I e II, spiegando come e perché Jango sia diventato la base per l'armata dei cloni. Tutte le tecnologie e i suoi gadget (il jet pack, il seghetto, le armi e altro ancora) sono incorporate in un gameplay appena nella media. Ma a quando un film sull'odioso Boba Fett? Se ne parla da un po'...

Vedi anche: Republic Commando (PC, Xbox)

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A proposito dell'autore

Graeme Mason

Contributor

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