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Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion - recensione

Finn e Jake alla conquista del mondo.

Bandai Namco e Cartoon Network ci portano ancora una volta nel folle mondo di Adventure Time, la folle serie creata da Pendleton "Pen" Ward nel 2009 e arrivata ormai alla decima stagione. Ne I Pirati dell'Enchiridion ritroviamo Finn, Jake, BMO e Marceline alle prese con una nuova avventura a sfondo piratesco, ambientata nella ben nota Terra di Ooo improvvisamente sommersa da... beh, lasciamo a voi il gusto di scoprire cosa sia successo. Come sempre la trama è fuori di testa e descriverla sarebbe come cercare di spiegare perché il Sig. Burns ha deciso di assumere uno come Homer nella centrale nucleare di Springfield. Vi basti sapere che nel corso di questa avventura avrete l'opportunità di incontrare praticamente tutti i personaggi del cartone animato, quindi se siete fan della saga mettetevi comodi e proseguite nella lettura.

Che ci crediate o no, questo è un RPG open-world. La mappa non è vasta come quella di Skyrim e le meccaniche ruolistiche non si avvicinano neanche alla complessità dei migliori esponenti del genere, ma sapete che c'è? È squisitamente divertente come può esserlo una puntata della produzione Cartoon Network: leggero, colorato e soprattutto scanzonato. Ma basterà questo per meritare i vostri sudati risparmi?

Il primo impatto è ovviamente quello con il comparto grafico, davvero buono. Il cel-shading è come sempre perfetto per questo tipo di produzioni e riesce ad avvicinarsi non poco allo stile della serie animata. Le animazioni originali sono state ricreate alla perfezione, così come le espressioni facciali che esprimono i peculiari caratteri di ogni protagonista. La trama è per ovvi motivi piuttosto sbrigativa, anche se i cenni ad alcune puntate storiche non mancano. Qui però siamo di fronte ad un medium che non si "subisce" passivamente e alcuni paletti sono inevitabili anche nel gameplay. Ecco quindi che ci si trova di fronte a muri invisibili come non se ne vedevano da tempo e ad una serie di bug e glitch che produzioni più ricche possono permettersi di eliminare prima dell'uscita.

Di tanto in tanto vi capiterà di dover interrogare un NPC per estorcergli informazioni. Dovrete giocare a poliziotto buono/poliziotto cattivo.

La patch uscita al Day One ha migliorato non poco le cose rispetto alla versione che ci era stata consegnata per la review, occasionali bug che fanno sparire NPC a volte fondamentali per le missioni secondarie e una discreta scomodità nella navigazione dei menù di gioco e della mappa. In particolare in quest'ultima è a volte difficile leggere la posizione delle side quest e degli stessi personaggi, che si perdono in un mare di colori. Non mancano neanche tentennamenti del motore di gioco, che per qualche secondo riescono persino a "freezare" l'azione, specialmente all'inizio di ogni livello.

A tutto comunque si fa l'abitudine e ciò che rimane è un gioco di ruolo dannatamente piacevole, specialmente in queste afose giornate estive. I fan storici del genere ritroveranno in Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion tutti i capisaldi del genere. I combattimenti a turni sono quelli classici, ma non esistono scontri casuali. I nemici sono ben visibili sullo schermo e quando vi avvicinerete avrà inizio lo scontro. Non esistono priorità di sorta quindi dimenticatevi di attaccarli per avere un turno gratis, ma anche di essere colti alle spalle.

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Una volta iniziata la battaglia si va avanti con una sorta di Active Time Battle che viene alterato unicamente dagli status alterati che possono affliggere sia i protagonisti che gli avversari. Questi hanno nomi buffi in perfetto stile Adventure Time, ma i loro effetti sono quelli a cui decenni di Final Fantasy ci hanno abituati. Ci sono anche attacchi speciali, che vengono resi disponibili in maniera differente per ogni personaggio: Finn li caricherà facendo danni, Jake subendoli, BMO usando gli oggetti e via dicendo.

Le sezioni a piedi sono dedicate più che altro al ritrovamento di oggetti utili e alla ricerca di missioni secondarie. Ognuna di esse frutta come da tradizione un certo quantitativo di PE, che vanno ad innalzare il livello del poker di personaggi, sbloccando nuovi attacchi e aumentandone le caratteristiche di base. Le abilità dei quattro eroi possono essere alzate anche spendendo il denaro che si trova in giro, più che abbondante, fattore questo che rende molto più rapido l'innalzamento dei Punti Vita, delle capacità evasive e così via. Una scelta questa che abbassa non poco il livello di difficoltà medio del gioco, già di per sé piuttosto scarso. I veterani sono avvertiti: se cercate una sfida degna di questo nome, Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion non è il gioco che fa per voi.

Le abilità speciali dei personaggi rispecchiano piuttosto fedelmente le loro personalità nella serie animata originale.

La mappa è composta da una manciata di isole che dovrete raggiungere a più riprese per completare l'avventura o cercare sfide aggiuntive. La piccola imbarcazione che avrete a disposizione può sembrare fragile, ma in realtà è in grado di sopportare frontali con navi pirata e persino un combattimento con il Kraken. Quelle appena elencate sono solo due delle missioni secondarie, ma i "sette mari" di Adventure Time sono anche pieni di oggetti da arraffare, che andranno a rimpinguare il vostro equipaggiamento e anche il vostro portafoglio.

Il tutto dura all'incirca 12 ore se volete portare a termine ogni quest. Un po' poco visto che una volta arrivati ai titoli di coda non avrete alcuno stimolo per tornare nella Terra di Ooo. Adventure Time: I Pirati dell'Enchiridion è un gioco leggero, sia in senso positivo che negativo. I fan della serie lo apprezzeranno per la fedeltà con cui ripropone le folli avventure dei personaggi, ma anche loro forse avrebbero meritato una sfida un po' più corposa e impegnativa.

6 / 10

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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