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Agatha Christie: The ABC Murders - prova

Il ritorno della regina del giallo potrebbe riservare un divertimento adatto a tutti.

Agatha Christie è indiscutibilmente la regina dei romanzi gialli. Il suo nome è sinonimo di personaggi complessi ma facilmente identificabili, e di trame profonde ma scorrevoli. I testi della famosa autrice inglese sono i più tradotti di sempre e alcuni dei suoi personaggi, come l'investigatore Hercule Poirot, sono facilmente riconoscibili da chiunque al mondo. È quindi inevitabile che i suoi romanzi s'adattino perfettamente ad un videogioco investigativo e, in particolare, ad un'avventura grafica, un genere che da sempre è stato il bacino raccoglitore di storie thriller e gialle.

Come avrete capito Agatha Christie: The ABC Murders è un'avventura grafica che ripercorre gli eventi narrati dalla famosa giallista inglese nell'omonimo romanzo, tradotto da noi in Italia con il titolo La serie infernale. Pubblicato per la prima volta nel 1936, The ABC Murders è probabilmente il primo testo di narrazione ad affrontare il tema dei crimini commessi da un serial killer. I protagonisti dell'opera, Poirot e lo storico amico Hastings, sono infatti chiamati dall'assassino stesso ad indagare su una serie di omicidi con alcuni elementi in comune.

Il gioco da noi provato si apre proprio con la ricezione della lettera del killer da parte di Poirot. Il misterioso mittente, che si firma ABC, invita l'investigatore belga ad indagare su un delitto che si sarebbe compiuto di lì a qualche giorno ad Andover. Il giocatore viene quindi catapultato nella piccola cittadina inglese, nei panni di Poirot, per mettere assieme gli indizi presenti sulla scena del crimine. Durante la prova abbiamo potuto farci un'idea di ciò che è accaduto alla prima vittima: Alice Asher, senza riuscire però a comprendere i piani generali del serial killer.

Poirot e l'amico Hastings sono in viaggio verso Andover per risolvere un nuovo caso.

Agatha Christie: The ABC Murders è a primo impatto un'avventura grafica scorrevole e dal gusto fresco. Anche se in fondo il gameplay non è poi così tanto cambiato da quel Grim Fandango che diciassette anni fa ha introdotto in modo dirompente le tre dimensioni in un genere abituato alla bidimensionalità. Eppure, il titolo sviluppato dallo studio francese Microïds riesce a risultare incredibilmente contemporaneo e adatto ad un pubblico vasto, anche grazie ad uno stile grafico colorato e ad un gameplay fluido.

Parlare di Agatha Christie: The ABC Murders senza fare riferimento a giochi come l'ultimo Sherlock Holmes: Crimes and Punishments sarebbe chiaramente un enorme sbaglio. L'avventura di Poirot prende infatti ispirazione a piene mani dagli standard ormai consolidati del genere, che è facile riconoscere nell'ultima incarnazione virtuale del collega Holmes.

Dopo aver analizzato le prove sulla scena del crimine e aver interrogato i testimoni e i possibili sospetti, Poirot, in modo analogo ad Holmes, dovrà collegare i vari indizi per ricostruire l'accaduto. È qui che le famose celluline grigie dell'investigatore si metteranno in funzione, al contrario delle nostre: nel corso della prova i risultati ottenibili intrecciando gli indizi reperiti erano infatti univoci. In caso di errore è bastato tentare un paio di combinazioni per raggiungere l'obiettivo stabilito dagli sviluppatori, un sistema trial and error che non lascia adito a sbagli o a soluzioni alternative.

Siamo pronti ad investigare e ad interrogare i testimoni e possibili sospetti sulla prima scena del crimine.

Se da una parte questa semplicità evita di rimanere impantanati negli enigmi ed è essenziale per mantenere inalterata la fedeltà al romanzo di Agatha Christie, dall'altra porta ad una totale mancanza di controllo sullo svolgimento dell'indagine. La sensazione di non avere le redini degli eventi è purtroppo piuttosto frustrante ed evidente anche in altre meccaniche di gameplay.

In Agatha Christie: The ABC Murders abbiamo la possibilità di analizzare i particolari e le espressioni dei personaggi da interrogare per dedurre il loro stato psicologico. Similmente a quanto visto con L.A. Noire, seppure in modo più contenuto, in base allo stato emotivo dell'interrogato ci si potrà aspettare da questo risposte differenti. Il nostro compito è però ancora una volta piuttosto marginale, visto che non dovremo fare altro che convalidare l'ipotesi di Poirot evidenziando gli hotspot che appariranno a schermo.

Degno di nota è invece il sistema di dialoghi multipli, che fonda le radici sullo stato emotivo dei testimoni o sospettati al momento dell'interrogatorio. Ognuno di loro si rapporterà con l'investigatore Poirot differentemente in base alle variabili del caso e per favorire la loro collaborazione bisognerà scegliere oculatamente le domande da porgli. Dalla breve prova non siamo riusciti però a comprendere se eventuali errori commessi durante la fase d'interrogatorio possano portare a percorrere strade alternative.

Poirot si concentra e cerca indizi sulla condizione psicologica degli interrogati. A noi tocca solo il compito di cliccare sugli hotspot.

Come ogni avventura grafica che si rispetti, nella sua accezione più classica, anche in Agatha Christie: The ABC Murders le fasi investigative sono intervallate da numerosi enigmi. Alcuni di questi, lineari e di conseguenza fin troppo semplici da portare a termine, prevedono di raccogliere un oggetto prelevato dall'ambiente di gioco utile a progredire nello sviluppo della trama. Un semplice e stereotipato esempio è quello della chiave da trovare per poter aprire una porta chiusa.

Decisamente più coinvolgenti sono invece i puzzle ambientali da risolvere manipolando alcuni arredi. Nel corso della breve prova ci siamo imbattuti in ben tre di questi enigmi e in tutti i casi ci è stato chiesto d'interagire con un contenitore misterioso e chiuso per rinvenire al suo interno oggetti nascosti utili all'indagine.

Dal punto di vista grafico, Agatha Christie: The ABC Murders ricorda le avventure sviluppate da Telltale, con la loro tecnica artistica fumettosa, ricca di cel shading e povera di poligoni. Ben realizzati sono i volti dei personaggi, che risultano credibili ed emotivi, al contrario delle animazioni dei corpi che lasciano a desiderare a causa della loro legnosità. Le ambientazioni sono piacevoli da guardare, grazie ad uno stile luminoso e colorato che aiuta a ricreare quel clima ironico e distaccato tipico di Poirot.

Questo è l'uomo che ha apparentemente scritto la lettera firmandosi ABC, ma sarà lui il serial killer?

Le avventure grafiche, che si presterebbero molto bene ad ampliare il concetto di narrativa fluida, non sempre riescono nell'intento di offrire al giocatore una libertà d'azione originale e completa. Dalle prime battute anche Agatha Christie: The ABC Murders sembra soffrire di questo male, in contrasto col genere dell'avventura investigativa che avrebbe il compito di far lavorare le meningi dei giocatori.

Gli sviluppatori assicurano comunque che la curva di apprendimento tenderà a salire nelle missioni successive, sperando che questo possa bastare a rappresentare una sfida per gli utenti più scafati.