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Alan Wake Remastered recensione - I Remedy fanno luce anche su next-gen

Il mio nome è Alan Wake. Sono uno scrittore.

Uno scrittore, fissando una pagina bianca, spesso non sa come iniziare la sua nuova storia. Non ha un titolo per il suo romanzo, non sa come esprimere a parole i suoi sogni e non ha idea di come sviluppare una trama convincente che possa fare del bene non solo ai lettori, ma anche a sé stesso.

Quando undici anni fa Remedy pubblicava Alan Wake, nessuno immaginava cosa avremmo vissuto. Era la storia di uno scrittore, di un artista, di un uomo spaventato dalle sue stesse parole alla ricerca della luce in una fitta oscurità. Un personaggio insolito, un uomo come tanti... o forse no.

Quella di Alan Wake è stata nuova pagina del libro di Remedy, un nuovo capitolo di un team che ha sempre fatto della narrazione il suo punto di forza, sperimentando per diletto e per far divertire, per non accontentarsi, per innovare e meravigliare.

Reduci in questi anni dal successo di Quantum Break e Control, l'annuncio di Alan Wake Remastered nel corso del 2021 è stato accolto positivamente dagli appassionati, attirando anche le attenzioni di quei giocatori che non lo hanno vissuto a causa dell'esclusività con Microsoft.

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Affacciandosi anche sul mercato Sony, questa versione graficamente ripulita e migliorata rispetto all'originale è certamente una buona occasione per i possessori di PlayStation di godersi questa iterazione.

Ma non solo, è anche una possibilità per chi ha vissuto il titolo lanciato su Xbox 360 di ripercorrere una storia appassionante ed assuefacente, capace ancora oggi di sorprendere per i suoi ritmi serrati e le sue atmosfere degne del miglior thriller in circolazione.

Questa remastered non include soltanto il gioco base ma anche i due DLC. Stiamo parlando de "Il Segnale" e "Lo Scrittore", dei contenuti aggiuntivi che approfondiscono tutto quello che circonda il nostro protagonista proseguendo nella trama del gioco base.

Alan Wake è un famoso scrittore di New York felicemente sposato con Alice, l'amore della sua vita. Da due anni soffre del blocco dello scrittore, una situazione che lo costringe a fissare per ore un foglio bianco senza scrivere neppure una riga. Vittima di questo stallo creativo che lo ha portato a essere aggressivo, poco propenso al dialogo e all'ascolto, acconsente alla richiesta di sua moglie Alice di passare la vacanza nella ridente cittadina montana di Bright Falls, un luogo così bello e tranquillo che potrebbe persino risvegliare la sua ispirazione.

Giunti sul posto, vengono immediatamente accolti dai cittadini, felici di avere uno scrittore del calibro di Alan Wake a spasso per la loro piccola ma affiatata comunità. Non è un caso che per qualcuno l'autore sia proprio arrivato alla vigilia della festa del Cervo, una ricorrenza molto sentita.

Ecco uno scrittore nel suo contesto naturale...

Sentendone parlare sul traghetto, Alan spera di non dover stare per troppo tempo in mezzo alla gente. Recuperata la chiave da una donna vestita di nero, raggiungono infine la meravigliosa località di Cauldron Lake, un lago al cui centro è collocato lo chalet dei Wake.

Dopo essersi sistemati, Alice mostra al marito uno studio con una scrivania dov'è presente una macchina da scrivere. Alan però accusa Alice di non avergli dato ascolto, non avendo lui intenzione di lavorare durante la vacanza.

La discussione, anziché chiarirsi, degenera in una frazione di secondo: Alan abbandona lo chalet con una torcia lasciando Alice nello studio. Mentre si allontana, all'improvviso scatta la corrente.

Resosi conto dell'errore, Alan sente le urla della moglie, spaventata dall'oscurità. Un vento freddo intanto sbatte le imposte delle finestre. Rientrando, lo scrittore cerca Alice dappertutto, seguendo degli indizi che lo portano fuori sulla balconata, dove una strana entità la costringe a tuffarsi nel lago.

Alan Wake si getta per salvarla ma ormai è tutto inutile: quell'oscurità l'ha risucchiata. In un primo momento la crede morta ma presto cambierà idea e la sua missione sarà soltanto una: ritrovarla.

Impossibile non rimanere affascinanti da Couldron Lake...

Senza fare spoiler che potrebbero rovinarvi l'esperienza, Alan Wake ha una trama potente, scritta con cura e dovizia di particolari. I personaggi, principali e secondari, sono verosimili: hanno i loro tratti distintivi, le loro ansie e paure. Mentre avanzeremo nella trama, faremo la conoscenza della Presenza Oscura, un'entità capace di corrompere chiunque con la propria oscurità.

Alan Wake è un'avventura dinamica in terza persona che strizza l'occhio al genere horror e al thriller. S'ispira ad opere cinematografiche come Secret Window e Twin Peaks, abbracciando un'identità narrativa originale rimasta inalterata.

Anche il gameplay è lo stesso: abbiamo una torcia utile a illuminare l'oscurità e per accecare i nemici rendendoli vulnerabili alle pallottole, oltre che per impedire agli oggetti inanimati di prenderci in pieno mentre cerchiamo di fuggire. Per farlo non serve altro che avvicinarsi, tenere premuto il tasto relativo e attendere che un nemico si allontani per poi sparargli senza troppe cerimonie.

Avanzando nel corso dell'avventura potremo equipaggiare revolver, fucili da caccia e un fucile pompa, nonché delle immancabili granate accecanti da utilizzare con parsimonia quando saremo circondati dai Posseduti. A volte useremo persino una pistola di segnalazione contro i corvi, un'arma capace di risolvere non pochi grattacapo quando saremo alla mercé dell'oscurità.

Nel caso però fossimo in situazioni spiacevoli, l'uso del bengala risulterebbe fondamentale per tenerli lontani, approfittandone per ricaricare il revolver o per scappare. Non sempre è richiesto partecipare agli scontri: Alan è pur sempre un semplice scrittore con una scarsa resistenza, non un Rambo che ha dimenticato a casa la mitragliatrice.

L'oscurità è la nostra peggiore nemica. Solo la luce potrà guidarci all'interno di questo mondo in cui ogni cosa rappresenta un pericolo mortale.

Quando i Posseduti ci inseguono, possiamo nasconderci sotto i lampioni illuminati da una flebile luce, l'unica ancora di salvezza che ci proteggerà dall'oscurità e rigenererà la nostra salute. Il gameplay, essendo lo stesso del capitolo originario, è ancora oggi piacevole e divertente, al netto di qualche intoppo dovuto all'età.

Esplorando i vari livelli troviamo armi, pile e munizioni. Spesso saranno posizionate prima di uno scontro, mentre a volte dovremo cercare di gestirle con attenzione se giocheremo a un livello di sfida più impegnativo.

Remedy al tempo cercò di differenziare i combattimenti con alcuni enigmi, che ancora oggi rappresentano la parte più debole del prodotto. Nonostante questa criticità, ad averci colpito è la diversificazione dei vari combattimenti, generalmente divertenti. E ci saranno momenti in cui utilizzeremo anche dei veicoli per raggiungere un obiettivo passando sopra ai Posseduti.

Proprio come una serie televisiva, Alan Wake è suddiviso in sei episodi con le relative sigle finali composte da gruppi esistenti come i Poets of the Fall. Oltre a offrire una splendida colonna sonora, la direzione artistica è ancora oggi affascinante.

Complice un'atmosfera da sogno, Bright Falls è una cittadina in cui tutti vorremmo essere se fossimo improvvisamente colti da un blocco artistico. Visiteremo una foresta adiacente raggiungibile dalla strada principale, degli stabilimenti abbandonati e dei luoghi tipici del posto.

Di luoghi iconici ne visiteremo tanti. Uno è proprio questo.

Il titolo, giocato su Series X/S, gira a sessanta fotogrammi al secondo. Non solo risulta fluido ma, grazie allo svecchiamento dovuto alla remaster, le texture sono meglio definite il che si traduce anche in un'espressività più curata dei personaggi.

Nonostante i modelli poligonali siano vecchi di undici anni, apprezziamo comunque che la grafica sia stata portata a soddisfare i requisiti del 2021. Le scene di intermezzo tra una vicenda e l'altra avrebbero invece meritato un lavoro più attento.

A giocare un ruolo fondamentale è poi il sistema d'illuminazione, reale fiore all'occhiello della produzione nonché parte nevralgica dell'avventura di Alan Wake. Ancora oggi è difficile trovare un titolo che mantenga una simile qualità visiva nei giochi di luce, nelle ombre e nell'oscurità. La remaster ne migliora l'impatto visivo.

Il prezzo di 29,99 euro indica una spesa che si può fare tutto sommato a cuore leggero, sebbene non venga sfiorato minimamente il gameplay originario e l'esperienza rimanga la stessa.

In definitiva questa versione è il miglior modo per godersi Alan Wake in attesa di un secondo capitolo, ora necessario per riportare alla luce la storia dello scrittore tormentato dei Remedy, rimasto per fin troppo tempo nell'oscurità. Un ritorno simile, anche se apprezzato, non basta più.

8 / 10