Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

AOC AGON AG251FG - recensione

25 pollici di fluidità.

Ormai sono diversi anni che sulle pagine di Eurogamer testiamo e recensiamo monitor del produttore taiwanese AOC e ne abbiamo visti davvero di tutti i tipi. Il catalogo di monitor da gaming di AOC è infatti particolarmente vasto, consentendogli di andare potenzialmente a coprire le esigenze di qualunque videogiocatore.

Il modello AGON AG251FG che ci siamo trovati tra le mani in questi giorni, ad esempio, è pensato per un pubblico specifico, che gioca con una scheda grafica Nvidia a titoli frenetici, necessitando quindi della massima velocità e fluidità. È comunque disponibile anche un modello identico con tecnologia FreeSync e quindi adatto ai possessori di GPU AMD, chiamato AG251FZ, quindi, fatte le debite differenze relative alle due specifiche tecnologie, ci aspettiamo che funzionalità e qualità del pannello siano identiche in entrambe le versioni.

Questo monitor di AOC, infatti, monta un pannello da 240Hz che consente di osservare immagini che girano a ben 240 fotogrammi al secondo. Ovviamente, per riuscire a raggiungere i 240 fps in gioco bisogna comunque poter contare su un hardware all'altezza. A meno che non si voglia giocare a Prato Fiorito in modalità super-fluida, ovviamente!

Scherzi a parte, frequenze di aggiornamento così importanti e superiori ai 60 fps si notano tantissimo anche semplicemente quando si è intenti a navigare su Internet. È sufficiente collegare il proprio PC al monitor tramite un cavo DisplayPort (necessario per trasmettere così tante immagini al secondo) e noterete subito una netta differenza rispetto ad un classico monitor a 60Hz, anche in ambiente lavorativo.

I monitor di AOC hanno tutti un design identico tra loro, ma comunque accattivante!

Dobbiamo però affermare nella maniera più assoluta che i 240Hz non rappresentano un upgrade sufficiente per chi fa uso del PC esclusivamente per lavorare. A differenza della risoluzione 4K, che invece offre un bel vantaggio anche a chi fa uso di software professionali come editor di immagini, grafica, video, ecc.

Lo schermo AGON AG251FG può invece contare su una risoluzione FullHD, consentendo così ad una più vasta fetta di utenza di gestire frame rate elevati. Fortunatamente il monitor può anche contare sul chip G-Sync di Nvidia per sincronizzare le immagini in uscita dalla schede grafiche GeForce compatibili, con l'aggiornamento del monitor. Questa tecnologia non solo taglia alla radice le cause di fastidiosissimi problemi come tearing e stuttering, ma consente anche al monitor di riprodurre immagini in movimento fluidissime, senza intaccare il frame pacing, anche a frame rate inferiori rispetto alla frequenza di aggiornamento del monitor. Una condizione che con uno schermo a 240 Hz potrebbe verificarsi non di rado.

Esteticamente, il monitor AG251FG da 25'' si presenta esattamente come gli altri modelli prodotti da AOC: con una base massiccia, ma elegante, in color argento, con un bordo spesso, un profilo largo e con una vistosa V rossa sul retro in rilievo. Sotto la sono presenti i vari ingressi audio e video (un HDMI 1.4, un DisplayPort 1.2, un DVI, due jack da 3.5 mm per altoparlanti e microfono e due USB 3.0). Sul lato destro, invece, troviamo altri due connettori per i jack di cuffie e microfono (con tanto di asticella per appoggiare l'headset, ormai marchio di fabbrica di AOC) e altre due prese USB 3.0, una delle quali alimentata anche a computer spento, utile per ricaricare qualunque dispositivo durante la notte.

Il retro dei monitor AOC è vistoso, ma con classe.

Il monitor è inoltre dotato di due speaker da 2W ciascuno: praticamente inutilizzabili anche per il videogiocatore meno audiofilo tra voi. Il suono infatti, come sempre quando si tratta di altoparlanti integrati con questa potenza, risulta eccessivamente ovattato. Consigliamo quindi di procurarvi comunque un impianto audio come si deve (anche solo un buon set di casse 2.0) e di collegarlo al monitor tramite i connettori jack posti sul retro. Un piccolo particolare degno di nota è invece l'alimentatore che, pur essendo esterno, ha dimensioni ridotte e occupa molto meno spazio rispetto ai precedenti modelli del produttore taiwanese da noi recensiti.

Un grandissimo punto a favore del monitor AG251FG di AOC riguarda l'estrema libertà ergonomica lasciata all'utente. Il monitor può infatti essere ruotato in posizione verticale, girato di 20° a destra e a sinistra, inclinato di 3,5° verso il basso, di 21,5° verso l'alto e alzato o abbassato di 13 centimetri. Tante possibilità che rendono semplice il giocare o lavorare nella posizione corretta e riducono i problemi derivanti dallo scarso angolo di visuale del pannello.

Lo schermo AG251FG usa la tecnologia Twisted Nematic per ottenere una frequenza di aggiornamento così elevata e mantenendo al contempo bassi i tempi di risposta che, secondo il produttore, si attestano su 1 ms. Come prevedibile però, i test da noi condotti con l'ausilio della sonda Spyder 4 Elite di DataColor hanno messo in evidenza una scarsa uniformità della luminanza, con differenze tra una parte e l'altra dello schermo che arrivano al 18%. Al contrario, però, l'analisi ha stabilito l'ottima uniformità dei colori e l'invidiabile spettro cromatico che, pur trattandosi di un pannello TN, riesce a riprodurre il 97% del gamut sRGB e il 75% di quello AdobeRGB. Soddisfacente anche l'accuratezza dei colori mostrati a schermo.

La natura del pannello stesso, inoltre, porta ad ottenere un nero profondo, con un ottimo rapporto di contrasto che tocca i 640:1 nei nostri test. Un po' deludente invece il punto del bianco, aspetto quest'ultimo che comunque interessa principalmente chi deve stampare a livello professionale i propri lavori digitali. Decisamente un pubblico a cui questo monitor non è rivolto.

Sul lato si possono notare le due prese jack e le due USB.

Confermiamo invece che nei monitor di AOC un punto debole è rappresentato dal menu, non proprio immediato da navigare. Teoricamente dovrebbe venire in soccorso il solito tastierino esterno, che comunque risulta ingombrante e costruito con plastiche scadenti. Noi abbiamo preferito evitare di usarlo, anche perché per l'utilizzo quotidiano non è necessario passare troppo tempo all'interno delle impostazioni dello schermo. Impostazioni che, anche questa volta, presentano al loro interno due parametri dai nomi altisonanti: Shadow Control e Game Color, che altro non sono se non la regolazione del contrasto e della saturazione.

Tra i tasti per la navigazione nel menu, posti in basso nello schermo e rivolti in giù, troviamo anche un pulsante per passare tra le diverse sorgenti video. Una funzione utilissima, ad esempio, per i videogiocatori che oltre al PC usano una console per giocare. La caratteristica che ci ha lasciati impressionati è la velocità con cui il monitor riesce a passare da una sorgente all'altra: un'immediatezza davvero difficile da trovare negli schermi di altre marche. Chi utilizza le console per videogiocare potrebbe preferire uno schermo con una risoluzione più elevata, ma potrebbe non avere interesse in frequenze di aggiornamento così alte.

Con un prezzo inferiore ai 490 euro, il monitor AG251FG di AOC (e presumibilmente la sua variante AG251FZ con tecnologia FreeSync, che per la cronaca costa meno di €380) si è dimostrato un ottimo schermo, in particolare per i giocatori PC che cercano un'altissima fluidità e velocità in gioco senza comunque rinunciare ad una buona resa visiva. L'unica vera accortezza che vorremmo da parte di AOC, sarebbe una maggiore cura del menu e dei suoi pulsanti di navigazione ma a parte questo questa linea di prodotti di AOC sembra avere tutte le carte in regola per arrivare sul tavolo dei giocatori PC, magari con una console a supporto.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Pier Giorgio Liprino

Pier Giorgio Liprino

Contributor

Per far felice Pier Giorgio basta parlargli di politica, scienza e videogiochi. A questi ultimi s'è avvicinato da bambino giocando ad Age of Empires 2 e da allora è rimasto un appassionato PC gamer, con uno sguardo attento alle console.

Commenti