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Arma Reforger Anteprima, realismo militare senza compromessi

La guerra fredda torna anche sui nostri schermi.

Sono ormai passati parecchi anni dall'uscita di ArmA 3, l'ultimo sparatutto targato Bohemia Interactive pensato per un pubblico gli appassionati di realismo militare con pochi compromessi. Pubblicato nel 2013, praticamente in sequenza con l'arrivo di ArmA e ArmA 2, il gioco ha saputo come al solito ritagliarsi una piccola ma appassionata fetta di estimatori che, anche grazie a feature per cui Brand è sempre stato famoso fin dai tempi di Operation Flashpoint, gli ha permesso di arrivare fino ai giorni nostri.

Dopo un periodo piuttosto lungo di inattività, Bohemia Interactive ci ha invitati alla presentazione di quello che sarà a tutti gli effetti il reboot di un franchise che negli ultimi tempi ha subito la concorrenza decisamente importante di un altro gioco di nicchia sul fronte degli sparatutto votati al realismo più hardcore, l’ancora in beta Escape From Tarkov di Battlestate Games.

Chiaro, tra i due titoli ci sono differenze importanti in termini di modalità di gioco, ma per quanto riguarda il realismo nell'utilizzo delle armi e nella dinamica delle sparatorie, non ci sono dubbi sul fatto che molti tra i giocatori che apprezzavano il gretto realismo multiplayer di ArmA, si siano spostati su questo shooter made in Russia. Da oggi, le cose potrebbero prendere una piega diversa visto che Bohemia Interactive ha rivelato lo sviluppo di ArmA 4.

Non è ancora disponibile una data di lancio ufficiale ma l’odierna pubblicazione su Steam di ArmA Reforger, l’Early Access di ArmA 4 della durata di almeno dodici mesi, mette un punto fermo alla roadmap dello sviluppo di questo quarto capitolo. Reforger sarà un gioco standalone come antipasto di ArmA 4 su cui tutta la community potrà iniziare a farsi le ossa e familiarizzare con il nuovo motore grafico e i tool di creazione dei contenuti a cui Bohemia Interactive ha lavorato ultimi anni.

Il salto qualitativo delle ambientazioni è notevole grazie alle potenzialità del nuovo motore grafico. Al solito, serviranno PC ben carrozzati per godere delle potenzialità di questo titolo.

Il cambio di motore grafico rispetto ad Arma 3 era decisamente atteso, considerata l’anzianità del precedente engine e questo è sicuramente uno dei motivi è passato così tanto tempo dal lancio dell'ultimo capitolo. Il team di sviluppatori basato nella Repubblica Ceca ha riscritto quasi da zero un nuovo motore grafico implementando tutta una serie di novità con l’obiettivo di dare maggiore flessibilità e capacità di ottimizzazione a programmatori e grafici, ma soprattutto mettere gli utenti della community nella condizione di creare velocemente nuovi contenuti e importarli su PC e su console. Arma 4, sarà pubblicato per PC su Steam ma anche su console Microsoft in esclusiva su Xbox Serie S ed X.

L’ambientazione è basata sul lore di Arma: Cold War Assault: in ArmA Reforger si torna dunque sull’isola di Everon in un'ambientazione tipica della guerra fredda degli anni '80. L’isola, parte del fittizio arcipelago Malden, è stata creata con grande dovizia di particolari, con laghi, stagni, fiumi, altipiani, montagne e ogni genere di terreno. L’isola copre un'impressionante area di 164 chilometri quadrati e offre ai giocatori la classica ambientazione boschiva ricca di foreste, colline, montagne, campi e ovviamente cittadine ispirate alla Cecoslovacchia del blocco sovietico fin fine anni Ottanta.

In termini di contenuti, Arma Reforger viene lanciato con due modalità di gioco multiplayer: la prima è Conflict, un classico PVP in cui i giocatori sono costretti a lavorare insieme per conquistare posizioni strategiche dal nemico. Si possono stabilire basi per avanzare e raggiungere obbiettivi di missione specifici guadagnando promozioni sul campo e scalare i ranghi: sono presenti le due solite due fazioni tra cui scegliere, americana e sovietica, ognuna con il proprio equipaggiamento in termini di veicoli dell'epoca, più una terza fazione che solo gli appassionati del primo titolo riusciranno a ricordare, ovvero la resistenza. Meno equipaggiata e in numero minore, ma sempre da tenere in considerazione come terzo incomodo in grado di rovinare i piani meglio riusciti.

I combattimenti veicolari sono uno dei tratti distintivi di tutti i titoli della serie ArmA.

La seconda modalità di gioco è un editor di scenari in tempo reale, noto come Game Master. In questo sandbox uno o più curatori assumono il ruolo di Game Master, creando situazioni di combattimento dinamiche per le fazioni in campo. In questa modalità è possibile partecipare al combattimento ma anche mettere in pausa l’azione e tramite una GUI, entrare in modalità editing e interagire con quanto avviene sul campo di battaglia con una visuale dall’alto in tempo reale.

Questo editor è stato pensato non solo per l’utenza PC ma anche quella console che dovrà gestire il tutto con un Joypad. Si tratta di uno strumento molto potente in grado di editare attributi dello scenario, aggiungere nuove entità, manipolare quelle presenti e più in generale gestire server e giocatori. Ciliegina sulla torta, anche la modalità di Game Master sarà modificabile, lasciando ai giocatori la possibilità di scrivere codice in grado di espanderne le capacità.

Gli altri due elementi di spicco di Arma Reforger sono le due piattaforme per la creazione e condivisione dei contenuti chiamate rispettivamente Workbench e Workshop. Il primo è un pacchetto software che fornisce alla comunità gli stessi strumenti utilizzati dagli sviluppatori per lo sviluppo di ArmA 4. Qualsiasi utente con una discreta conoscenza dello scripting C# potrà aggiungere comportamenti IA personalizzati, risorse audio e visive o anche meccaniche di gioco completamente nuove. Anche gli artisti saranno in grado di importare le loro creazioni utilizzando flussi di lavoro intuitivi e semplificati per tutta una serie di elementi del gioco come particelle, animazioni, script, effetti audio, comportamento dell’IA, animazioni procedurali e molto altro.

Un breve trailer di quello che ci potremo aspettare da ArmA 4. L’impressione è che i veri contenuti debbano ancora arrivare.

Il Workshop è invece una piattaforma di pubblicazione pensata per rendere qualsiasi mod o anche semplici script pronti per essere installati sui PC dell’utenza Steam ma anche sulle console Xbox Series X/S dell’utenza meno smanettona. Se in passato avete realizzato mod per ArmA 3 o DayZ come se non ci fosse un domani, frenate gli entusiasmi: il nuovo di motore grafico e la realizzazione di nuovi toolkit rappresentano un cambio notevole nella dinamica di produzione di nuovi contenuti.

Oltre a fare pratica con i vari toolset, è necessario familiarizzare con il C++ e gli shader HSLS per il rendering, così come maneggiare il linguaggio di alto livello Enforce che sostituisce l’SQF del Real Virtuality Engine. Da quello che abbiamo capito saranno questi gli scogli maggiori da superare per la realizzazione di nuove missioni e modalità, nonostante le ovvie semplificazioni introdotte dai tool di sviluppo di nuova generazione.

Siamo di fronte quindi all’inaugurazione di una beta di lunga durata, almeno un anno stando alle dichiarazioni di Bohemia Interactive, terminata la quale, tutta la conoscenza e il testing verranno portati su ArmA 4. Da quello che abbiamo avuto modo di capire, ArmA Reforger e di riflesso ArmA 4, non saranno titoli che rivoluzioneranno la formula di mil-sim sandbox propria delle precedenti iterazioni ma punteranno a fornire agli appassionati di questo franchise una nuova piattaforma tecnica da cui partire per portare il gioco verso nuovi traguardi di sofisticazione.

Tramite Workbench sarà possibile creare situazioni di ogni genere in cui l’IA controllata dal server potrà mettere in campo ogni genere di situazione, comprese imboscate in punti critici.

Lecito attendersi in ArmA 4 le stesse modalità di gioco del terzo capitolo che mescolano fanteria, corazzati e aviazione in una replica fedele di quanto avviene sui moderni campi di battaglia. I recenti avvenimenti in Ucraina ne sono una drammatica dimostrazione; tuttavia, se stavate pensando a mettere in pratica quanto sta accadendo nella realtà, con Javelin che scoperchiano T-72 come fossero macchinine giocattolo, potreste restare delusi visto che nel gioco finale l’ambientazione sarà del 1989. Armi ed equipaggiamenti dei due blocchi rispecchieranno quindi la tecnologia disponibile all’epoca: letale, sì, ma non raffinata quanto quella attuale in termini accessori per armi e protezioni individuali o capacità offensive dei veicoli più datati.

Per il momento abbiamo avuto conferme solo di come funzionerà Conflict, ovvero la classica battaglia multiplayer su larga scala senza limiti di tempo che metterà contro due fazioni da 64 giocatori ciascuna. È interessante notare come non ci sarà un sistema di progressione del nostro alter ego tra uno scontro e l’altro ma solo all’interno di una singola sessione. Questo significherà che man mano si gioca miglioreranno i nostri attributi e l’accesso ad equipaggiamenti di alto livello ma che questi verranno eliminati nel momento in cui si inizierà una nuova partita per rimettere tutti sullo stesso piano.

Non è prevista la possibilità di cambiare fazione uscendo e rientrando da una partita così come non saranno previsti acquisti in gioco, per la gioia di chi li detesta dal profondo del cuore. Ma in un titolo che possiamo considerare agli antipodi di Call of Duty et similia, non ci si poteva aspettare nulla di diverso.

Il livello di dettaglio degli interni sembra essere notevole, così come gli effetti di luce. Il rendering di titoli così complessi è sempre una sfida notevole.

Prima di chiudere, una menzione d’onore va al nuovo motore grafico: da quello che ci è stato mostrato sembra si tratti di una notevole evoluzione rispetto all’engine che ha mosso tutta la serie fino ad ArmA 3, il Real Virtuality 4. Saltano all’occhio soprattutto la qualità delle texture e degli oggetti che nel precedente titolo si portavano dietro tutta una serie di limitazioni dovute al fatto che il motore grafico era essenzialmente un’evoluzione dell’originale concepito per il primo Operation Flashpoint datato 2001.

L’Enfusion Engine sembra mantenere le stesse capacità di rendering di un’ambientazione di enormi dimensioni come sarà l’isola di Everon, con al suo interno edifici, strade, ponti. Le animazioni sembrano essere migliorate notevolmente così come gli effetti di luce, le esplosioni e più in generale ogni aspetto del sistema d’illuminazione. Al momento non sono presenti in Reforger i corazzati ma verranno implementati nei prossimi mesi e con essi avremo un maggiore dettaglio su quella che potrebbe essere anche la fisica veicolare che in passato ha dato molti grattacapi a giocatori e sviluppatori.

Essendo ben consci del peso specifico dei vari ArmA nei confronti delle macchine da gioco degli utenti, a una nostra specifica domanda su quanto saranno impegnativi Reforger e Arma 4 dal punto di vista grafico, gli sviluppatori ci hanno risposto che un PC di fascia media sarà in grado di far girare il gioco molto bene a risoluzioni elevate. Un’affermazione a cui dare fiducia ma da prendere con le molle considerando l’estensione dell’area di gioco ed ovviamente il livello di dettaglio impostabile in termini di qualità e distanza di visualizzazione degli oggetti che nei vecchi ArmA potevano mettere in difficoltà anche i PC più carrozzati.

Un veloce showcase di quanto si potrà fare con Reforger. Le possibilità sembrano notevoli ma solo i più preparati potranno spremerlo al massimo.

Se siete fan di vecchia data di Operation Flashpoint e ArmA, è molto probabile avrete voglia di scoprirlo da soli visto che Reforger è in arrivo proprio oggi su Steam. Bohemia Interactive ha confermato che l’acquisto di Reforger non darà diritto all’accesso al gioco completo verso metà 2023, quindi valutate attentamente se partecipare a questo early access a pagamento o preferite restare in branda in attesa dell’arruolamento vero e proprio.

Per chi invece non sta più nella pelle e non vuole attendere l’arrivo del gioco completo, Reforger potrebbe essere un ottimo motivo per darci dentro con editor e script. Sicuramente quanto sta accadendo in queste settimane sulle coste del Mar Nero, sarà fonte di grande ispirazione per un add-on che, non abbiamo dubbi, gli appassionati più capaci potrebbero replicare in pochi mesi di testing e smanettamento alla vecchia maniera. A noi non resta che sperare che l’uscita del primo mod dedicato a quanto sta accadendo in Ucraina combaci con la fine delle ostilità reali.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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