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Atelier Rorona

L'alchimista di Arland arriva in Occidente.

Qualche giorno fa è arrivato in redazione un codice ancora incompleto della versione PAL di Atelier Rorona: The Alchemist of Arland, GdR dallo spiccato stile nipponico uscito ormai da qualche tempo nella terra del Sol Levante.

La copia in questione presentava ancora diverse parti non localizzate, con alcuni menu in giapponese, ma permetteva comunque di farsi un'idea di ciò che i giocatori dovranno aspettarsi da questo particolarissimo prodotto.

Pur mantenendo molti degli elementi tradizionali dei JRPG, Atelier Rorona cerca di offrire ai giocatori qualche gradevole novità, che dovrà lottare con le unghie e con i denti per superare la diffidenza generata dalla realizzazione tecnica non certo da Oscar.

In un mondo dove l'alchimia e le macchine convivono, ma dove la prima vive un drammatico calo di popolarità, il governo sta valutando l'ipotesi di chiudere l'atelier alchemico dove Rorona, la protagonista del gioco, lavora come assistente.

Come potete vedere, la veste grafica del gioco non è certo delle migliori in circolazione.

Prima di avviare le pratiche per la chiusura, tuttavia, i reggenti offrono agli alchimisti la possibilità di dimostrare l'effettiva utilità del proprio operato, con un ultimatum di 3 anni. Durante questo lasso di tempo, Rorona dovrà portare a termine una serie di compiti richiesti dai cittadini e dal governo stesso, gestendo l'atelier al posto della sua pigra maestra (che non si lascia sfuggire l'occasione per lasciare tutto nelle mani dell'impacciata assistente).

I compiti affidati a Rorona ruotano quasi sempre attorno al recupero di particolari ingredienti con cui realizzare prodotti alchemici specifici, a volte semplicemente acquistandoli al negozio oppure, molto più frequentemente, avventurandosi fuori dalle mura cittadine a caccia di mostri dai quali estrarre l'ingrediente in questione.

A quanto abbiamo avuto modo di vedere il limite di tempo di tre anni non è solo un elemento legato alla trama del gioco, ma interviene direttamente nelle dinamiche del GdR, costringendo a tenere costantemente d'occhio il calendario.

Ogni operazione, infatti, costa a Rorona un certo ammontare di ore o di giorni. Gli spostamenti dalla città alle zone di caccia, la realizzazione delle pozioni alchemiche, il riposo necessario per recuperare i punti ferita, sono tutti elementi necessari che richiedono un tempo specifico per essere portati a termine.

Un esempio di battaglia in Atelier Rorona.

Questo dovrebbe creare all'interno del gioco un equilibrio particolare, spingendoci a organizzare al meglio le nostre giornate virtuali, in modo da ottimizzare i tempi e da non correre il rischio di trovarci di fronte alla schermata di Game Over.

Una delle particolarità più interessanti di Atelier Rorona sembrerebbe essere quella della totale assenza di Punti Magia o di Punti Abilità. Ogni singola operazione costa Punti Ferita, dettaglio che costringe spesso a effettuare utili riposini con cui recuperare le forze (in cambio di qualche ora di preziosissimo tempo).