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Fable III

La fiaba di Peter: terzo capitolo.

Il gioco non sembra essere stato stravolto nei suoi concetti, più che altro Lionhead ha lavorato di fino per ottimizzare un'interfaccia già funzionale ma un po' troppo ingombrante. La pressione del tasto Start ora non porta più a uno sterminato elenco di oggetti e abilità da scorrere, ma direttamente a una sorta di rifugio dotato di diverse stanze, oltre che di un discreto maggiordomo.

Da qui è possibile controllare in modo fluido la mappa con le quest in corso, ma ci sono anche sale dedicate all'abbigliamento e alla tintura di giacche, pantaloni e bandane. La sala accanto ospita spaziose pareti dove vengono raccolti i trofei e gli achievement e quella più in là contiene invece le panoplie per le armi. Queste sono state completamente riviste, insieme al sistema di combattimento, e ora mostrano i segni dell'usura nel corso del gioco e naturalmente cambiano aspetto in base all'allineamento morale dell'eroe.

Sempre attraverso la mappa si accede alla modalità fin qui più discussa del gioco, quella manageriale in cui è necessario gestire il mondo una volta raggiunto il potere supremo. Da quello che abbiamo potuto vedere tutto ha più a che fare con il divertimento che non con la complessità. Case e negozi possono essere acquistati e affittati con un solo gesto, a patto di avere i contanti necessari.

Elegante è secondo noi il termine che meglio descrive il funzionamento dell'interfaccia di Fable III, una facilità non banale dei controlli comune a praticamente ogni attività che è possibile svolgere nel gioco. A questo proposito abbiamo particolarmente apprezzato il modo in cui il gioco visualizza i progressi compiuti in termini di crescita di livello del personaggio. Non più una semplice scheda con dei punti da distribuire, ma una via nebbiosa con il profilo di un castello in lontananza e cancelli che si aprono dando accesso alle ricompense e alle abilità. Salire di livello vuole dire aprire un cancello. Come definirlo se non elegante?

La vecchia Bowestone e le località familiari agli affezionati ci sono ancora tutte, con nuovi villaggi e città da visitare. Degni di nota sono gli abitanti, coi quali è possibile un'interazione maggiore rispetto ai precedenti capitoli.

L'eroe, per la prima volta, parla. Questo non porta ancora a veri dialoghi ma rende gli incontri più interessanti. Si può modificare l'approccio agli NPC trasformandoli da neutrali ad amichevoli tramite il solito repertorio di espressioni e gesti, ma questa volta saremo ricompensati dalle quest che anche gli NPC potranno assegnarci. Intendiamoci, non è che tutti gli NPC abbiano una quest per noi, ma solo che ogni zona ne offre una certa quantità dalla quale ne "pescano" una da darci.

Che altro? Supporto per Kinect? Non ancora. E la versione PC? Ci stanno lavorando. Secondo Josh Atkins questo è il Fable più grande mai creato in termini di dimensioni e ore di gioco. Si parla di una cinquantina di ore gettandosi a capofitto verso il finale, più una ventina per completare tutto quanto. Ci si potrà ancora sposare e generare figli, si potrà comprare casa e arredarla.

Ma allora è come The Sims? Beh, non proprio. Si sale di livello e si diventa più forti. Quindi è un Gioco di Ruolo? Non esattamente. Fable non è solo un mondo, è una storia.

Certo, manca ancora un po' all'uscita (non molto comunque). Certo, abbiamo solo intuito delle potenzialità e potremo essere smentiti. Per quello che abbiamo visto, però, non possiamo che attendere con ansia il momento in cui Peter si siederà con il suo libro sulle ginocchia per raccontarci la sua personalissima fiaba. Per la terza volta.

Fable III sarà disponibile per Xbox 360 il 29 ottobre. La versione PC è prevista al momento nel primo trimestre del 2011.

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Fable III

Xbox 360, PC

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Mike Ortolani

Contributor

Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.

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