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Wii Party

È qui la festa?

Ok, scusate il pessimo sottotitolo ma sono stato colto da uno dei miei attacchi di "ottantite". Stavolta però non voglio perdermi in chiacchiere: siamo qui per parlare dell'ultimo Party Nintendo che, come vi dicevo qualche tempo fa in sede di preview, dopo ben 8 capitoli non prevede la presenza di Mario e soci.

Se per caso avete già sbirciato il numero alla fine di queste pagine avrete già capito che qualcosa in questa festa non è andato esattamente per il verso giusto. Forse le pizzette mosce o l'aranciata sgasata? Meglio togliersi il dente subito: quello che non va in questo gioco è il fatto che, nonostante la notevole quantità di mini-giochi e attività offerte, non possiede l'appeal che invece aveva spinto per anni i fan Nintendo a partecipare ai party ambientati nel Regno dei Funghi.

I Mii ancora una volta hanno preso il sopravvento, dopo averci fatto suonare con Wii Music, correre con Wii Sports e allenare con Wii Fit: mi auguro solo che in futuro Nintendo non voglia farli diventare le nuove mascotte della compagnia. Ho già sopportato l'arrivo dei conigli Ubisoft, che in poco tempo hanno relegato Rayman a ruolo di comprimario: questo sarebbe troppo...

I Mii sottolineano ogni evento del gioco con buffe movenze ed espressioni.

Strutturalmente Wii Party è composto da varie, scusate il gioco di parole, parti. Le opzioni disponibili consentono a un massimo di quattro giocatori partite di diversa durata, che vanno dai rapidi 5 minuti a sfide che possono prolungarsi per più di un'ora. Da questo punto di vista, quindi, niente da obiettare.

Potete scegliere di affrontare due differenti modalità. La prima è anche quella più simile a Mario Party: un tabellone, dei dadi, tante caselle con bonus e penalità e altrettanti mini-giochi da affrontare in maniera del tutto casuale. La seconda invece getta nella mischia una sorta di gioco di carte (piuttosto basilare) e propone un bel giro intorno al mondo con tanto di cartoline e foto.

A prescindere dalla vostra scelta, alla fine lo scopo è sempre quello di affrontare un numero variabile di mini-game, nei quali però, a mio modo di vedere, la mancanza di Mario & Co. si fa sentire. Nel recente passato il difetto maggiore che s'imputava a questo tipo di giochi era la mancanza di varietà e originalità nelle sfide. In questo caso non ci si può lamentare e va dato merito al team di sviluppo per essersi sforzato nel trovare modi originali di sfruttare il Wiimote.

Prendete ad esempio il gioco Ok, il Verso è Giusto (non sono ammessi commenti sul titolo). Forse lo avete già visto nelle pubblicità televisive: lo scopo è quello di afferrare il più velocemente possibile il Wiimote che "emette" il verso dell'animale visualizzato sullo schermo. Naturalmente i controller vanno posizionati di fronte ai giocatori, in modo però che nessuno di questi sia favorito. Divertente, non c'è che dire, ma evitate di sfidare persone troppo maldestre o che gesticolano in modo vistoso: il rischio di una gomitata in bocca è molto alto.

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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