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Star Wars: Il Potere della Forza II

Che la Forza sia con noi…

Il fatto che lo stesso protagonista, pur assistendo a costanti massacri di innocenti e trovandosi nel bel mezzo di una guerra, decida di ignorare le richieste di aiuto per paura di trascorrere altro tempo lontano la sua amata non fa che rendere il tutto ancor più banale, surreale e, almeno per il sottoscritto, frustrante. Al quadro generale non giova poi la scarsa lunghezza dell'avventura, 5-6 ore al massimo, sebbene siano presenti due finali legati alla scelta che compirete al termine dell'ultimo scontro.

Se la struttura narrativa fosse l'unico problema di questo titolo, comunque, nessuno se ne curerebbe più di tanto... tuttavia le cose non stanno esattamente così, e duole dirlo, oltre alla storyline anche il gameplay evidenzia qualche difetto di troppo.

Joypad alla mano, la prima cosa che salta agli occhi è la maggior spettacolarità dei combattimenti, dovuta in gran parte alle immense potenzialità del protagonista, superiori a quelle dello Starkiller originale. Il nostro eroe, ora munito di due spade laser, è infatti più feroce e potente che mai, ma questa sua nuova condizione si traduce purtroppo in una graduale e costante perdita di stimoli lungo tutto l'arco dell'avventura.

Attivando la Furia della Forza, Starkiller diventerà temporaneamente inarrestabile.

Durante ogni combattimento si ha infatti la chiara percezione di essere davvero troppo forti per chiunque e purtroppo col passare delle ore le cose non migliorano affatto... neanche al momento di affrontare il boss finale!

Il gameplay è sì più spettacolare e frenetico di quello del suo predecessore, ma anche altrettanto inconsistente; sebbene l'introduzione di alcune nuove abilità, come ad esempio il Trucco Mentale o la Furia della Forza, contribuisca a esaltare l'intensità di ogni battaglia, l'avventura si rivela una mera sequela di combattimenti fini a se stessi, durante i quali è anche difficile percepire in maniera significativa i miglioramenti applicati al proprio alter ego.

Il Potere della Forza 2 propone infatti un sistema di progressione molto più semplice del suo predecessore, che riduce notevolmente la profondità del processo di potenziamento. Dimenticatevi le lunghe liste di combo e mosse sbloccabili del primo capitolo della serie, poiché qui l'evoluzione del personaggio si riduce a una serie di semplici categorie, come ad esempio Trucco Mentale o Lancio della Spada, con tre livelli di approfondimento.

Il gioco presenta un discreto numero di extra suddivisi tra filmati, concept art e un database sull'universo di gioco.

I potenziamenti sbloccabili, legati ancora una volta a i punti esperienza ottenuti in combattimento, hanno quindi un impatto minore rispetto al passato, risultando in un certo poco utili ai fini del completamento dell'avventura.

Al di là dei difetti citati poc'anzi, il gameplay evidenzia anche frequenti QTE e delle bellissime combo realizzabili alternando i poteri della Forza all'uso delle spade laser.

I numerosissimi combattimenti sono inoltre intramezzati da semplici fasi platform, qualche banale enigma e sequenze in cui Starkiller è costretto a fuggire rapidamente dagli attacchi di una qualche navicella. Il tutto senza contare le rare ma pregevoli boss battle in cui il nostro si trova di fronte a nemici così potenti da richiedere l'utilizzo di strategie ben diverse da quelle necessarie per fare a pezzi l'infinito numero di soldati imperiali presenti in ogni scenario.

I poteri della Forza.