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Duke Nukem Forever

Lo scorrere del tempo e il carisma...

Il fatto che Duke Nukem Forever sia in via di sviluppo da 13 anni non è certo un mistero, e sebbene molti di voi in questo periodo avranno sicuramente pensato "ma quanto ci mettono?!", una considerazione è più che doverosa.

Tenendo duro per un così lungo periodo, nonostante tutto e tutti, i nove ex membri di 3D Realms che hanno continuato a lavorare in gran segreto a quello che possiamo definire come uno degli FPS più attesi della storia dei videogiochi, hanno dimostrato non solo un grande carattere e un'estrema forza di volontà, ma anche grande rispetto e riconoscenza per noi videogiocatori. E lo stesso può essere chiaramente detto per Randy Pitchford, presidente di Gearbox Software.

La cosa più assurda di questa "infernale realizzazione", per citare le parole dello stesso Pitchford, è tuttavia un'altra, e cioè che l'età del gioco è divenuta la sua arma migliore, il suo elemento di maggior richiamo, e al tempo stesso anche la sua più evidente debolezza.

Gearbox riuscirà a soddisfare le aspettative dei fan? Le premesse ci sono, non ci resta che sperare.

Ad oggi, da un punto di vista puramente tecnico, il gioco mostra infatti la sua età in maniera purtroppo evidente: modelli poligonali tendenzialmente squadrati, un sistema di illuminazione poco convincente, e una qualità delle texture spesso inadeguata agli standard a cui tutti i prodotti successivi ad Half-Life 2 ci hanno abituato. E nonostante il processo di svecchiamento tecnico con cui il team ha cercato di sopperire a tali limiti sia impossibile da ignorare, il titolo mostra purtroppo anche un frame-rate davvero inconsistente.

Insomma, in poche parole sembra un prodotto fuori dal tempo, più vicino al passato di quanto non lo sia al presente, in cui tutto, compresi i richiami socio-culturali, sembrano faticare nel trovare una propria dimensione nella contemporaneità.

I suoi nemici, ad esempio, fanno cose che i loro "colleghi" moderni hanno abbandonato già da anni: le truppe d'assalto schivano i colpi volando a destra e a sinistra o teletrasportandosi con frustrante imprevedibilità, e l'unica novità che contraddistingue i celebri maiali nella loro più classica forma, è la loro capacità di lanciarsi verso il Duca con la precisione di un cecchino.

Ma andiamo oltre, approfondendo ciò che Gearbox ha svelato sino ad oggi sotto il profilo della storia e del gameplay.

La trama di Forever ha inizio proprio nel casinò del Duca, il Lady-Killer, mentre il celebre personaggio è impegnato a giocare al suo personalissimo videogame sulla sua immensa televisione.

Ed è proprio qui che Duke ha vissuto gli anni successivi all'epica avventura che lo ha visto respingere una pericolosa invasione aliena... ma gli alieni sono tornati, anche se questa volta sembrano avere buone intenzioni.

Il condizionale è d'obbligo quando si parla di invasioni da altri mondi, e in questo senso gli eventi di Forever non fanno alcuna eccezione: di lì a poco il desiderio di intavolare una trattativa col governo americano si rivelerà un semplice pretesto per tornare sulla Terra in cerca di vendetta. Vendetta contro il Duca.