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The Witcher 2: Assassins of Kings

Senti una lama alla gola? È tornato Geralt!

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di The Witcher 2: Assassins of Kings !

Quando abbiamo chiesto a Tomasz Gop, senior producer di CD Projekt, se si aspettavano il successo di The Witcher, la sua risposta è stata: "Ce lo aspettavamo, come chiunque creda in un progetto e lo porta avanti".

È con questo spirito che abbiamo messo le mani sull'atteso seguito di un gioco che qualche tempo fa aveva colto tutti un po' di sorpresa e portato alla ribalta un personaggio controverso, ma non per questo meno affascinante, come Geralt di Rivia.

Prima che ci apprestassimo a giocare una piccola sezione di The Witcher 2: Assassins of Kings, il buon Tomasz ha per così dire messo le mani avanti invitandoci a sorvolare sulle varie imprecisioni e gli eventuali problemi che avremmo incontrato. Il gioco è attualmente in fase pre beta e dunque in via di ottimizzazione con la caccia al bug apertissima.

Quella che abbiamo potuto giocare ci è stata presentata come una side quest, una delle tante che faranno parte del gioco completo, e l'accento era posto sui combattimenti, sull'ambientazione e sulla struttura stessa che contraddistingue il modo in cui le imprese vengono affrontate.

Eroe? Antieroe? Geralt è un po' entrambe le cose e porta con sé lo spessore di un vero personaggio letterario.

L'aspetto sul quale gli autori si sono maggiormente dilungati durante la descrizione della loro creatura è la non linearità: scelte e percorsi multipli caratterizzano ogni quest e possono portare a sviluppi e diramazioni differenti in base a come si decide di affrontarle.

Abbiamo in parte potuto constatare queste affermazioni giocando ma il primo impatto è stato naturalmente assorbito dalla grafica, davvero maestosa, usata per dipingere Geralt, i numerosi NPC e l'intero ambiente, in questo caso la città di Vergen e i suoi dintorni.

Una pietrosa roccaforte montana battuta dal vento gelido. Non da sentire i brividi di freddo, ma quasi. Molto suggestiva. Ci si muove con comandi familiari basati sulla combinazione WASD e il mouse, che gestisce anche i due tipi di attacco leggero e pesante.

Un'altra manciata di tasti in posizione tattica consente di avere sotto la punta delle dita il lancio di incantesimi, la parata e l'utile Quick Slot dove memorizzare un oggetto di uso veloce, normalmente assegnato alle bombe o alle trappole, per servirsene nei combattimenti.

Gli ambienti sono vivi di suoni e luci. Chi si aspetta un livello di dettaglio maniacale non sarà deluso.

A completare l'elenco dei controlli ci sono i tasti di accesso alla mappa, all'inventario e al giornale dove vengono memorizzati i dati sulle quest in corso. Fin qui niente di particolarmente esaltante, ma del resto non c'era motivo di stravolgere un'impostazione ormai collaudata da anni e anni di videogiochi. Funziona tutto per il meglio e dopo i classici cinque minuti di ambientamento si pensa a giocare senza che i controlli si mettano di traverso.

Una volta accettata la quest da un elfo tatuato che racconta di strani omicidi, un paio di indicatori compaiono sulla mini mappa in alto a destra a segnalare la direzione. Non tutto sembra ancora in ordine, poiché riusciamo a perderci in pochi metri quadri. Tomasz ci mette sulla retta via scusandosi per il sistema non ancora ben funzionante, e del resto eravamo stati avvisati.

Occorre arrivare in riva a un lago verdeggiante e alla prima occasione di menare le mani per accorgersi di come i combattimenti siano stati in cima alla lista degli aspetti da perfezionare. La pressione del tasto CTRL permette di accedere all'istante alla ruota delle armi e degli incantesimi da usare.

Questo non mette in pausa l'azione ma la rallenta di molto regalando il tempo sufficiente per compiere una scelta ponderata. Che l'accento sia stato spostato su un tipo di azione più immediata appare subito evidente. Colpi, fendenti, palle di fuoco e parate si succedono senza intoppi, ma attenzione: The Witcher 2 non è un gioco d'azione puro. Tutto dipende da come si sceglie di giocare.

Fuggiamo dalla prigione con Geralt.

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Mike Ortolani

Contributor

Dopo un passato di musicista, incontra il buon Silvestri che lo coinvolge con Eurogamer. Mike ne è entusiasta, ma nel suo animo è ancora abbastanza sicuro di essere un musicista.

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