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Call of Juarez: The Cartel

E ora, qualcosa di completamente diverso!

Per questo motivo, all'inizio del gioco dovrete scegliere chi impersonare e rimanere nei suoi panni fino alla fine dell'avventura. Fossi in voi però, non starei troppo a riflettere su quale scegliere, non sembrano esserci differenze di gameplay sostanziali tra i tre.

Parlando ancora dei personaggi, i designer hanno attinto a piene mani dal calderone dei cliché sui poliziotti che operano al di sopra della legge, facilmente riconoscibili da chiunque sia entrato in un cinema negli ultimi 20 anni. Salutate quindi Eddie Guerra, agente coraggioso, amante dei vestiti di lusso e del gioco d'azzardo, dotato di sottili baffi e parlantina fluente, (fondamentalmente, il cazzone del gruppo).

C'è poi il tosto Ben McCall, discendente diretto di un certo Reverendo Ray che i fan della serie dovrebbero conoscere, figlio di un pastore e reduce del Vietnam mosso solo dalla vendetta. Come il suo prozio Ray, a Ben piace citare la Bibbia mentre amministra la giustizia e, anche se non ho idea di quale edizione abbia letto, devo dire che ha sempre la frase giusta. Accumulare una pila di corpi sentenziando "Il suo nome è Morte e ha una pallottola col tuo fo***to nome inciso sopra" o "La mia spada divorerà la carne e si bagnerà del sangue di quei figli di put***a", fa sicuramente il suo effetto".

Non fosse per il fucile da cecchino, potrebbe quasi sembrare il Far West!

Poteva poi mancare la femmina tosta e sfacciata? Assolutamente no ed ecco Kim Evans, agente dell'FBI con taglio alla moda, un maschiaccio tormentato da un'infanzia dolorosa e legata in qualche modo al mondo della malavita.

Questo improbabile trio dovrà mettere temporaneamente da parte le antipatie personali per salvare gli Stati Uniti da un attentato che potrebbe vedere coinvolto il Cartello e una talpa infiltrata nelle forze di polizia. Ovviamente le indagini si svolgeranno alla loro maniera, sfondando porte, distruggendo macchine e urlandosi dietro tutto il tempo. Il tutto è condito dalle immancabili situazioni adulte (ovvero tette, culi e violenza), per rendere l'insieme più "verosimile" e in linea con le fonti di ispirazione.

La scia di distruzione porterà ben presto i nostri eroi dai bassifondi della Città degli Angeli fino a un'ambientazione decisamente più Western, anche se in cima agli altipiani non faranno più capolino i pellerossa ma i cecchini. Quindi scordatevi quanto visto già visto in Call of Juarez, qui il sistema di combattimento è stato totalmente modificato, anche perché affrontarsi in duello all'alba ha poco senso quando impugni una Uzi. È rimasto solo il concentration mode, anche se adesso è una caratteristica dedicata alla modalità cooperativa e di cui beneficiano entrambi i giocatori.

Per un pugno di Traveller's Cheques.

L'approccio moderno scontenterà probabilmente i puristi della serie (se ce ne sono), o magari toglierà al brand quel tocco che lo differenziava dal resto, ma Ubisoft pensa che sia stata un'ottima idea. Stando alle parole del produttore Samuel Jacque: "Volevamo offrire qualcosa di nuovo ai giocatori e garantire maggiore varietà. La classica ambientazione da selvaggio West ci limitava molto, mentre questo nuovo approcciò garantirà una ventata d'aria fresca".

Questa convinzione non è crollata neppure di fronte all'inevitabile paragone con il mondo di Red Dead: "Non credo siano lo stesso tipo di gioco. Read Dead Redemption è un titolo favoloso ma è un free roaming, il nostro è più un action-shooter, una sorta di corsa sull'ottovolante con alti e bassi. L'obiettivo principale è interessare il giocatore e non reagire alla concorrenza".

Beh devo dire che interessante lo è sul serio, lo ammetto. Ma chissà come sarà recepito da tutti gli ispano americani che vivono negli Stati Uniti...

Call Of Juarez: The Cartel verrà rilasciato per PC, PS3 e Xbox 360 quest'estate.

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Call of Juarez The Cartel

PS3, Xbox 360, PC

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Lorenzo Fantoni

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Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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